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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Utilizzare al meglio lo Star Analyser
MessaggioInviato: domenica 17 febbraio 2013, 23:45 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Salve a tutti:
Dopo un lungo periodo di inattività ieri sera ho provato una cosa che avevo in mente da tempo: quella di riprendere spettri stellari con lo Star Analyser utilizzando tutta la superficie del reticolo, anziché una piccola parte.
Il sistema , tutto sommato e con strumenti adatti, è di una estrema semplicità: si tratta di
1- calcolare il punto del cono ottico dello strumento (nel mio caso un rifrattore 80/560) corrispondente al diametro libero del reticolo e la sua distanza dall’obiettivo, in funzione di un campo illuminato pari alla diagonale del sensore della camera di ripresa (.si può usare la nota formula di calcolo dei diaframmi).
2- fare una prolunga che “entri” nella messa a fuoco dello strumento , al termine della quale si trovi lo SA e che collochi lo stesso nel punto calcolato.
Con tale sistema aumenta la dispersione e, quel che più conta, il potere risolutivo dello strumento, che per l’ordine 1 è pari a 2600 (26 x 100 x1).
Nello spettro di Sirio che ho allegato, ottenuto con questo sistema e col rifrattore di cui sopra, sono osservabili ben sette righe della serie di Balmer dell’Idrogeno, dell’ultima della quale, non avendo trovato alcun riscontro, ne ho calcolato approssimativamente la lunghezza d’onda.La dispersione con una camera con pixel da 6.8 micron è stata di 5,9 A/pixel e quindi di tutto rispetto.
Il punto negativo è che non è più visibile l’ordine 1 della stella, e quindi occorre mettere a fuoco direttamente sulle righe dello spettro, mentre per individuare lo stesso per le stelle deboli è opportuno un flip mirror, che semplifica il centraggio sul sensore..


Allegati:
Sirius spc _80_560.jpg
Sirius spc _80_560.jpg [ 230.87 KiB | Osservato 1237 volte ]

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 11:17 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Addendum:
La tecnica spiegata al link (fondo pagina):

http://www.lightfrominfinity.org/Spettr ... facile.htm

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 17:59 
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Fulvio
Markuzio da Caserta
mi piace e voglio provare la piena risoluzione del mio SA, ma mi devi far capire in parole povere come posso trovare la distanza perfetta, ciò capito poco...ci metto tutta la mia buona volontà..ma agg capì....
ho un Newton da 12" con Atik 314 L
grazie 1000000000000
Markuzio


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MessaggioInviato: mercoledì 20 febbraio 2013, 21:03 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Markuzio da Caserta
mi piace e voglio provare la piena risoluzione del mio SA, ma mi devi far capire in parole povere come posso trovare la distanza perfetta, ciò capito poco...ci metto tutta la mia buona volontà..ma agg capì....
ho un Newton da 12" con Atik 314 L

Ciao
Calcola con la formula che si trova sul link, per un CPL di ca 12 mm (la diagonale del Sony ICX 285 AL della Atik 314 L è di 11 mm) la distanza dal primario nella quale il cono ottico generato dallo specchio è di ca 26 mm.
Nell'ipotesi che il tuo newton sia un F5, ed abbia 1500 mm di focale, tale punto si trova a 1420 mm dallo specchio, ovvero a 80 mm dal punto di fuoco.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: giovedì 21 febbraio 2013, 8:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 21:12
Messaggi: 45
grazie 100000 Fulvio
faccio delle prove e te le mando mi dici così come va,
grazie mille per la tua disponibilità
Marko


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