Provato ieri sera sulla Luna, è stata un'osservazione abbastanza fugace ma molto utile per capire come va il nuovo telescopio. la cosa che più mi ha impressionato è stata la montatura "very sturdy", più che adeguata al rifrattore, silenziosissima, precisissima, che vibra per pochi istanti solo se accidentalmente urtata magari con un piede.
Anche la messa a fuoco è veramente celestiale e il pomello demoltiplicato è utilissimo col salire degli ingrandimenti.
L'osservazione mi è servita per testare un po' la grande disponibilità di ingrandimenti e di campi che potevo ottenere con 5 oculari e la barlow 3x; durante le lunghe giornate da influenzata ho steso una tabellina che mi aiutasse un po'.
27mm=29x(88x)
19mm=42x(126x)
16mm=50x(150x)
12mm=66x(200x)
8mm=100x(300x)
Con 27x la luna è piccola e abbagliante; il problema dell'abbagliamento lo risolvo con un filtro verde (MEADE NR. 56). L'immagine migliora passando al 19mm: i dettagli crescono, l'abbagliamento rimane (rimetto il filtro!

). Provo tutti gli oculari ma è chiaro fin da subito che anche con l'8mm sono ben lontana dal limite del telescopio. Monto la barlow e il 16mm in modo da ottenere 150x, il massimo che avevo con il Konus Vega e l'Or6. L'immagine è più luminosa anche se ha perso il vizio di abbagliarmi

e il dettaglio mi sembra ben superiore rispetto al newton. Passo al 12mm e mi sembra finalmente di aver raggiunto un buon compromesso e inizio l'osservazione, muovendomi da nord a sud.
Plato: ho contato 3 microcrateri al suo interno e intuito un quarto
Vallis alpes: visione molto suggestiva ma non ho osservato il crepaccio al suo interno
Rima Bradley: osservata
Rimae Ariadeus e Hyginus: osservate: percepibile lo stacco fra i dirupi
Rimae Triesnecher: osservate
Ptolomaeus: osservati alcuni microcrateri al suo interno e avvertita l'impressione di fondo ondulato
Arzachel: osservata rima al suo interno
Birt: osservata rima e domo spezzato
Rupes Recta: apprezzabile l'irregolarità
Deslandres: osservata la fila di microcrateri al suo interno
Tycho: apprezzabile la terrazzatura del bastione illuminato
Maginus: apprezzabili le decine di piccoli crateri al suo interno
Tutto sommato mi sembra di avere effettuato un grande balzo in avanti rispetto al newton, dando ragione a coloro che mi hanno incoraggiata a farlo, a dispetto del solo millimetro in più di apertura.
Alla prossima osservazione mi piacerebbe che il seeing mi permettesse di provare i 300x, e poi chiaramente osservare Giove, che ieri non ho fatto.