Ford Prefect ha scritto:
Parlando di cose serie

sulla newsletter della UAI facevano notare che essendo il bolide esploso ad almeno 30 km di altezza, se non di più, è realistico che la nube di polveri si espanda e ricada anche sull'Europa occidentale.
Qualcuno suggeriva di attrezzarsi per raccogliere micrometeoriti derivati dall'evento.
Che ne pensate?
Sicuramente dovrebbero attivarsi gli astrofili più lontani dalle città e in zone alte: mi sono divertito a vedere al microscopio la polvere che si deposita sui tetti a Roma Nord e c'è di tutto, probabilmente ANCHE micrometeoriti ma valli a riconoscere in mezzo al resto.
Qualcuno (
Roberto Gorelli in particolare) ha suggerimenti su come fare e come attivarsi, e che probabilità ci sono di raccogliere qualcosa di utile o anche solo interessante?
Come ho scritto nella citata mail-list, basta porre strisce di adesivo da pacchi con la parte adesiva verso l'alto per qualche giorno, ricordate che tra alcuni giorni arriverà aria gelida sull'Italia proprio dalla Russia, si dice spesso di non fare bagnare le strisce dalla pioggia, ossia ritirarle prima della prima pioggia, ma in effetti parlando con uno specialista è venuto fuori che questo non ha importanza, dunque:
stendere strisce (50 cm) in un luogo aperto (tipo panni stesi), appoggiate a un supporto che le tenga ferme (per esempio assi di legno, puntine) e lasciarle per qualche giorno (7-10 giorni) all'aria aperta, ritirarle, e immergerle in un recipiente con solvente specifico per la colla dell'adesivo (la parte più difficile, occorre chiedere alla ditta produttrice il nome del solvente o almeno il tipo di colla usata poi trovare il relativo solvente) lasciare a bagno per alcuni giorni nel recipiente dopo averlo coperto quindi estrarre il nastro di plastica (scollato) avendo cura di staccare con un pennello qualsiasi particella ancora attaccata, quindi fare passare il solvente per un filtro di carta tipo laboratorio posto sopra un'altro recipiente dove raccogliere il solvente (da smaltire correttamente), lasciare asciugare il filtro (lontano da bambini piccoli, donne incinte, persone sensibili al solvente e animali) per qualche ora/giorno (coperto per non raccogliere polvere casalinga), quindi rovesciare il contenuto in un recipiente di vetro, li ci saranno molte polveri antropiche, polveri vulcaniche e le polveri meteoriche, per sapere se sono meteoriche occorrono analisi distruttive, ma anche la sola osservazione al microscopio può dare una ragionevole probabilità di poter individuare quelle meteoriche, nel caso di cadute di grosse meteoriti tendono a formarsi sferule, spesso cave, di aspetto vetroso o metallico, oppure minuscoli frammenti di rocce, o polveri ricoverte di croste vetrose, ci sono una grande varietà di forme, forse non potrete separare tutte le antropiche dalle meteoriche ma almeno avrete in un vasetto di vetro o in una bustina di plastica a chiusura polveri meteoriche da mostrare agli amici o da fare esaminare in futuro a qualche laboratorio che ve li richiedesse.
Altra alternativa è di usare brutalmente catinelle di plastica (ben pulite da polveri) per raccogliere la neve che dovrebbe cascare per 4 giorni in Nord Italia o la pioggia a catinelle nel Centro-Sud d'Italia, precipitazioni che arriveranno nei prossimi giorni dalla zona d'impatto, e poi con calma, dopo aver ritirato la/le catinella/e filtrarla coi filtri di carta da lavoratorio, chi non li ha al limite può usare vari strati dei rotoli di carta da cucina.
Come hanno già detto l'uso di calamite è inutile nel senso che le polveri meteoriche possono essere magnetiche o anche no come pure le polveri antropiche e quelle vulcaniche (stamattina l'Etna ha eruttato) quindi l'uso di una
calamita serve al limite solo per raccogliere, perdendo le altre, una parte delle polveri meteoriche ASSIEME alle polveri magnetiche antropiche e vulcaniche
Poi vediamo chi ne ha raccolte di più.
Ciao.
Roberto Gorelli