Marcopie ha scritto:
(...)
P.s.: cmq.mi sembra strano che il cannocchiale sia stato inventato e poi dimenticato, non tanto per la sua valenza scientifica quanto per quella militare...
L'importanza militare non è garanzia di conservazione di una tecnica.
Anche se l'esercito bizantino aveva incorporato delle innovazioni di epoca tardo-imperiale, in primis l'arco composito unno (anzi, aveva incorporato gli unni tout court, che divennero la cavalleria leggera bizantina), e aveva portato delle innovazioni in alcuni settori (ad esempio, il "fuoco greco" è bizantino, non anteriore), c'è poco da fare: riguardo alle macchine da guerra, non disponeva di molte conoscenze che l'esercito di cui pure era l'erede invece aveva.
Vorrei inoltre sottolineare come gli abitanti della Roma medievale (e, in generale, dell'Europa medievale) fossero permanentemente sconcertati dall'esistenza di quelle strutture edilizie (ponti, acquedotti, grandi mura, edifici come il Pantheon, ...) di cui non sapevano spiegare l'esistenza, visto che nessuno sapeva all'epoca costruirle. La difficoltà era tale che alcuni non avevano dubbi: erano certamente opera del diavolo (quanti "ponti del diavolo", impossibili nell'anno mille, ma pur esistenti perché costruiti dai romani!)
Si può effettivamente disimparare, soprattutto se le conoscenze sono limitare a poche persone, come generalmente avveniva all'epoca. Personalmente, non so proprio com'è andata; certo, è possibile che sia stato un caso di "perdita di conoscenza".