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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 20 gennaio 2013, 15:20 
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Iscritto il: venerdì 3 luglio 2009, 11:02
Messaggi: 2026
Tipo di Astrofilo: Fotografo
@Davide
bo immagino che in un laboratorio del vetro sia relativamente facile trovare delle bolle raffreddate su un piano (quindi piano convesse) che suggeriscano una lente. Il vero punto e' nel passare al cannocchiale, che non sia un caideloscopio :D .
O, tecnologicamente, passare dalle "lenti che ingrandiscono e basta" a lenti tanto specializzate da essere commissionate da Galileo a laboratori esterni.

Il grande tributo di Galileo e' secondo me proprio questo. Tutti avevano la tecnologia che ha usato lui, tutti ci potevano provare, ma solo lui ha costruito il primo cannocchiale che funzionasse.
Non mi immagino pero' questo possibile al tempo dei babilonesi, perche' non mi immagino laboratori specializzati nel produrre delle vere lenti. Questo' si' che non lo trovo ovvio.

La vedo cosi': la lente nasce facilmente dal semplice lavorare il vetro. Il successivo balzo ottico, il cannocchiale, ha bisogno di un ambiente dove non solo si lavori il vetro, ma si lavorino proprio le lenti (dopo aver scoperto le varie tecnologie necessarie). Quindi vedo possibile perdere la tecnologia del cannocchiale, vedo meno possibile perdere la tecnologia del cannocchiale "utile". E tale cannocchiale utile e' cominciato con Galileo e non l'abbiamo per ora perso.

_________________
Telescopio e montatura: Meade ACF LXD 75 (SC 8'') - Riduttore: Baader Alan Gee Mark II (attualmente: Feq 1090, f5.4)

CCD Deep: Orion DSCI II (color ICX429AKL 752*582 8.6nm*8.3nm) - Guida: OAG tramite Meade DSI Pro
CCD HiRes: Philips SPC900NC
Filtri: Hutec IDAS LPS-P2

SW di acquisizione ed elaborazione (su Vista32 e XP): MaxIm DL EE, Registax - SW di guida: PhD e ASCOM 5.5 Pulse Guide


Tra piccole iene anche il Sole sorge solo se conviene (Afterhours)


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2013, 13:55 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Fabios ha scritto:
Il grande tributo di Galileo e' secondo me proprio questo. Tutti avevano la tecnologia che ha usato lui, tutti ci potevano provare, ma solo lui ha costruito il primo cannocchiale che funzionasse.


Beh, non proprio. Il cannocchiale lo avevano costruito qualche anno prima a Middleburg, e in pochi anni si diffuse in Europa.

http://brunelleschi.imss.fi.it/esplora/ ... a1_st.html

Galileo lo perfezionò notevolmente, forse perché era anche un bravo artigiano e sperimentatore, e provò a brevettarlo di corsa a Venezia prima che scoprissero che non era così segreto.
Inoltre mentre i prototipi olandesi erano probabilmente frutto di accoppiamenti empirici di lenti, Galileo sfruttò le sue conoscenze di ottica e geometria per costruire strumenti migliori e con cognizione di causa.

E contemporaneamente a Galileo anche Thomas Harriot in Inghilterra puntò un cannocchiale sulla Luna disegnandone una mappa (http://newswatch.nationalgeographic.com ... oon_mappe/) a riprova che era una invenzione ormai diffusa.

Invece, avete mai sentito parlare delle Lenti di Visby? Lenti in cristallo di rocca costruite dai Vichinghi, esposte al Museo Nazionale di Stoccolma?
http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/702478.stm

Pare che fossero anche di ottima fattura. Probabilmente non servivano per costruire cannocchiali, ma di gente che ha giocato con le lenti nei secoli ce ne è stata parecchia.
Questione di tempo prima che qualcuno si accorgesse che mettendo in sequenza le due lenti con le caratteristiche giuste (come hanno fatto gli Olandesi) si potevano "avvicinare" gli oggetti.

_________________
Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: venerdì 25 gennaio 2013, 1:08 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Marcopie ha scritto:
(...)
P.s.: cmq.mi sembra strano che il cannocchiale sia stato inventato e poi dimenticato, non tanto per la sua valenza scientifica quanto per quella militare...

L'importanza militare non è garanzia di conservazione di una tecnica.
Anche se l'esercito bizantino aveva incorporato delle innovazioni di epoca tardo-imperiale, in primis l'arco composito unno (anzi, aveva incorporato gli unni tout court, che divennero la cavalleria leggera bizantina), e aveva portato delle innovazioni in alcuni settori (ad esempio, il "fuoco greco" è bizantino, non anteriore), c'è poco da fare: riguardo alle macchine da guerra, non disponeva di molte conoscenze che l'esercito di cui pure era l'erede invece aveva.

Vorrei inoltre sottolineare come gli abitanti della Roma medievale (e, in generale, dell'Europa medievale) fossero permanentemente sconcertati dall'esistenza di quelle strutture edilizie (ponti, acquedotti, grandi mura, edifici come il Pantheon, ...) di cui non sapevano spiegare l'esistenza, visto che nessuno sapeva all'epoca costruirle. La difficoltà era tale che alcuni non avevano dubbi: erano certamente opera del diavolo (quanti "ponti del diavolo", impossibili nell'anno mille, ma pur esistenti perché costruiti dai romani!)

Si può effettivamente disimparare, soprattutto se le conoscenze sono limitare a poche persone, come generalmente avveniva all'epoca. Personalmente, non so proprio com'è andata; certo, è possibile che sia stato un caso di "perdita di conoscenza".


Ultima modifica di GTBL il venerdì 25 gennaio 2013, 16:48, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 25 gennaio 2013, 7:54 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
nell'alto medioevo si perse perfino l'uso della ruota...

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: venerdì 25 gennaio 2013, 8:43 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
cristiano c. ha scritto:
GHISO983 ha scritto:
C'è vetro e vetro Fabios, il vetro antico non era un granchè trasperente come il vetro moderno! :wink:
Che fosse un vetro di trasparenza tale da permettere le costruzione di una lente a quell'epoca non è proprio così ovvio!

quasta era in cristallo di rocca concavo convessa


Infatti anche secondo me lenti di una certa qualità potevano essere ricavate solo da cristalli (tipo la fluorite dei moderni rifrattori APO), più trasparenti e soprattutto con indice di rifrazione costante (mentre il vetro penso dipenda troppo dalla composizione)

_________________
Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
Zwo ASI 120 MC


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MessaggioInviato: venerdì 25 gennaio 2013, 11:21 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Il ciclo della fondazione di asimov ne parla della perdita di conoscienza tecnica...
E se non erro asimov si era ispirato leggendo la storia dell'impero romano, quando cadde molte conoscenze andarono perdute!
Come afferma il buon GTBL.

_________________
Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
filtri baader 36mm R,G,B,L,H-alpha - magzero mz_5 bn
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Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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