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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: mercoledì 28 novembre 2012, 19:53 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sembra che le "notizie storiche" siano riferite al rinvenimento di molecole organiche:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... f407.shtml

Ma se molecole del genere sono state comunque identificate anche in altri corpi celesti tipo le comete, perchè definire la scoperta storica?


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 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: mercoledì 28 novembre 2012, 20:39 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Bè ci sono vari tipi di molecole organiche, alcune possono risultare una prova abbastanza certa della presenza di vita! :wink:

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
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Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 9:48 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
pare che sia arrivata una smentita dalla Nasa.
se proprio devo dirla tutta io sono piuttosto pessimista - non ho moltissimi elementi, non sono un tecnico e mi rendo conto che esplorare una manciata di km quadrati di un pianeta è ancora pochissimo e si può ancora pensare che si tratti di un pianeta in cui la vita potrebbe esserci stata in un tempo remoto senza produrre le radicali trasformazioni che ha prodotto sulla Terra e che quindi rilevarne tracce sia incommensurabilmente più difficile, ma tutto mi porta a pensare che lì non ci sia mai stato nulla...

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dovrete espellere anche me


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 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 13:48 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho fatto le tue stesse considerazioni.
Se si volesse usare la logica, alla luce di quello che appare nelle foto di Marte, si dovrebbe pensare che o la vita è troppo scarsa per produrre delle modifiche al paesaggio, oppure non c'è per niente.
Comunque la speranza è sempre l'ultima a morire.
Magari Marte potrebbe essere sufficiente per ospitare qualche forma di vita terrestre.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 16:38 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
io mi riferivo addirittura a vita passata. credo che se ci fosse qualcosa di anche minimo probabilmente avrebbe lasciato qualche traccia. a meno di non pensare a microorganismi annidati molto sotto la superficie o a qualcosa di così alieno da non produrre nulla di riconoscibile per noi con i mezzi attuali a disposizione.
oppure qualcosa di così inattivo da innescarsi solo sotto determinate condizioni ( qualcosa di paragonabile a spore batteriche o virus...)

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 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 23:20 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Dopo aver scritto il precedente messaggio mi sono chiesto se la migliore notizia che ci potesse dare Curiosity sia proprio quella di aver trovato la vita, anche passata, come hai detto tu, oppure se scoprisse che Marte in fondo non è un ambiente ostile per l'uomo e che quindi possa essere una nuova frontiera per l'umanità.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le pietre di Marte
MessaggioInviato: venerdì 21 dicembre 2012, 10:20 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Piccolo OT:
GTBL ha scritto:
Sfortunatamente, in navigazione nell'occidente si usa, in gran parte, l'altro. Le quote, in aeronautica, sono in piedi (le distanze in miglia nautiche, non in satute miles). In nevigazione aerea non sono previsti cambiamenti (I Paesi che usavano il SI, come quelli dell'Est, si stanno adeguando).


Qualche tempo fa sono stato ad una conferenza sui temi di sicurezza in campo aeronautico, a quanto pare si manterrà il sistema imperiale (piedi, miglia, nodi, etc...) per motivi di sicurezza.

Attualmente il sistema imperiale è il più usato per motivi storici (le regole in navigazione marittima le ha dettate l'Impero Britannico, in navigazione aerea gli USA e sempre la Gran Bretagna), mentre il traffico aereo delle nazioni che usavano il sistema metrico anche per gli strumenti di bordo è molto minore (paesi dell'ex blocco sovietico). Inoltre questi ultimi già sono abituati a fare le conversioni per interagire con il controllo del traffico aereo del resto del mondo.

Il problema è che se si volesse rivoluzionare tutto, si creerebbe un periodo di passaggio dal sistema imperiale al sistema metrico in cui inevitabilmente ci sarebbero alcuni incidenti. E come dicevo prima, il personale dei paesi dell'Est è già addestrato a fare le conversioni da metrico a imperiale, mentre il personale occidentale no.
Trattandosi di un campo in cui un incidente comporta inevitabilmente parecchi morti e grosse perdite economiche, tutti gli enti che gestiscono le normative preferiscono evitare di mettersi in una situazione possibilmente pericolosa.

Fine OT

Il problema rimane per la parte industriale: ci sono ormai prodotti assemblati con pezzi provenienti da varie nazioni, alcune che utilizzano il sistema metrico e altre le unità imperiali, quindi le procedure vanno unificate di conseguenza volta per volta.
Per non parlare dei progetti spaziali, appunto.

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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