Per continuare la storia di questo telescopio sono andato a rileggere le mail scambiate. Come ho detto a fine agosto Marco aveva lo specchio nuovo. Funzionava perfettamente in visuale, ma quando si andava a inserite l'oculare o la barlow, queste introducevano aberrazione sferica.
Avevamo fatto un test di Roddier a fine agosto, ma ancora non sapevo quel fosse la potenzialità del metodo e, d'altra parte, erano stati fatti diversi giri complicati (che poi spiegherò) per acquisire e importare e elaborare le immagini, motivo per cui nemmeno sapevo se lo avessi fatto giusto.
Ma non c'era nemmeno bisogno del test di Roddier, tanto la aberrazione sferica era ovvia allo star test con la barlow, e assente senza. Al tempo abbiamo fatto la considerazione che potrebbe essere che in altri casi la aberrazione sferica sia minore, magari meno evidente, ma sufficiente a degradare le prestazioni senza che uno riesca a capire quale sia la causa (posto che non pensi che la causa è il fatto generico che il telescopio "è costato troppo poco"). Almeno in questo caso la fortuna è stata che il difetto era talmente evidente che non c'era dubbio su chi fosse il colpevole.
Con un po' di apprensione Marco ha cercato e acquistato una powermate nativa a 5x. C'era però il timore che anche questa (essendo 5x tanti) potesse essere causa di aberrazioni sferiche (il che avrebbe voluto dire che un Newton nativo F/4 necessita di un un aggiuntivo ottico speciale). Per fortuna, quando la barlow è arrivata, ha mostrato di non introdurre aberrazioni.
Mi pare che Marco abbia anche messo online un primo fotogramma singolo scattato con la nuova arrivata verso la metà di settembre. Però poco dopo ha avuto un problema con rumore nella camera di cui ha rendicontato con un altro thread (se Marco li vuole linkare).
Verso la fine di settembre abbiamo iniziato a fare il test di Roddier in maniera sistematica (ancora non sapevo che cosa potesse produrre, se lo avessi saputo avremmo potuto mettere a punto prima la tecnica).
Dico mettere a punto perché, sebbene il test sia semplice, occorre fare alcuni passaggi nella giusta sequenza.
I primi errori si fanno in acquisizione: per esempio troppo sfuocato o troppo poco, guadagni cambiati fra intra ed extra, impostazione di gamma diversa da 1, salvataggio del file in png. In più, Marco era là a riprendere e io qua a elaborare, e ogni errore voleva dire un va e vieni di messaggi e spesso passare alla notte successiva.
Il 25 settembre ricevo i primi due png seri. Purtroppo sono png e Roddier vuole i FITS (e nemmeno di tutti i tipi). C'è un lavoro di pre processing per preparare le immagini per Roddier. Pensavo di farlo in Mathematica: aprire il png e salvare in FITS con una intestazione minimale (Roddier non accetta tutti i tipi di header). Sembrava funzionare. Le immagini venivano importate in Mathematica ma le funzioni di Roddier che determinano la soglia, allineano le immagini e le riscalano non funzionavano. Ho poi scoperto che il motivo era che Mathematica scriveva un file FITS con livelli riscalati nell'intervallo 0-1 (cioè con i decimali) mentre Roddier, pur accettando FITS a 32 bit, non funziona bene se i livelli sono nell'intervallo 0-1 (tipicamente vuole livelli come 0-65000). La funzione di sogliatura non andava.
Così ho aggirato il problema scrivevo qualche riga di codice in Mathematica, che allineava, sogliava e riscalava le immagini in Mathematica. E ne venne fuori il primo test di Roddier. Ecco che cosa scrivevo dell'esito a Marco:
Cita:
Ho provato a rifare i calcoli. Se non ho sbagliato (ma non saprei dove):
Lo specchio è (...) astigmatico (nella direzione a 45°, lo vedi anche nelle foto). L'astigmatismo vale lambda/x,x. Poi è scollimato per lambda/y,y. Senza questi due lo specchio sarebbe intorno a lambda/zz rms e circa 0,9 di strehl (potrebbe anche essere 0.93).
In sostanza le aberrazioni escluso collimazione e astigmatismo sembrano OK. Si tratta di ricontrollare l'astigmatismo. La direzione a 45° (...). Coincide con gli assi del secondario? La sferica da sola sarebbe lambda/10!!
PS a me risulta che la distanza fra le due foto fosse di 2,3 mm di corsa del fuocheggiatore. Ti risulta? Potresti rifare il test sfuocando meno? Oppure lo facciamo con la barlow.
Io non è che credessi molto a quei numeri (e ancora non so se fossero giusti dato che ero passato via png e molteplici manipolazioni non ortodosse, motivo per cui lasciamo x,x e y,y e zz). Comunque l'astigmatismo si poteva notare allo star test. Restava da capire quanto fosse davvero (dopotutto in visuale il telescopio andava bene ad alti ingrandimenti) e chi fosse la causa. La scollimazione era evidentemente dovuta a imperizia (allora) di Marco (poi gli ho spiegato il trucco dello sweet spot, ma questa è altra storia).
L'astigmatismo però mi preoccupava. Il mio giudizio sullo star test è che probabilmente non fosse dffraction limited o fosse al limite (ma avrei dovuto fare uno star test in fuoco, che non si poteva riprendere bene, che avrei dovuto essere là di persona per farlo).
L'attenzione si è però subito rivolta agli appoggi laterali. Senza stare là ad aspettare di sapere quanto fosse l'astigmatismo è stato deciso via ai feltrini (che mai mi sono piaciuti), che sono stati sostituiti con dei tasselli di teflon. Quelli antiscivolo per le sedie.
Li potete vedere nelle due foto.
http://i45.tinypic.com/35ce694.jpg http://i45.tinypic.com/6zvkic.jpgLa cella mi è sembrata ben fatta per quanto riguarda gli appoggi posteriori (cosa che poi, quando sono stato da Marco, ho potuto verificare direttamente). Più discutibili gli appoggi laterali. Comunque i bottoncini di teflon sono stati incollati alla canonica altezza del centro di massa dello specchio, sperando che l'attrito del teflon fosse sufficientemente basso (già allora avevo detto a Marco che invece il mio specchio ha le rotelle).
L'esito è stato subito evidente. La situazione era migliorata al semplice star test, ma non ancora risolta. Ma questa è la continuazione della storia nel mese di Ottobre, che lascio per un prossimo post.