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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 14:33 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
sei sicuro, meglio un'odna anomala che uno sconvoglimento dell'atmosfera e la distruzione totale di una qualche zona abitata!!
dall'onda anomali hai scampo, dall'onda durto no!!
non so quale delle due opzioni fraebbe più morti (l'onda forse farebbe più danni!!)

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Davide Ghiso
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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 15:28 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mi sembra che si stia facendo l'errore di pensare che l'impatto con un asteroide sia come quello di un grosso sasso che cade, basta non esserci sotto. Non è così, perchè l'asteroide ha una sua velocità orbitale, che si accresce durante la caduta, quindi non cade alla velocità di fuga terrestre ma ad una velocità molto maggiore e trasferisce un'energia molto maggiore. Questa energia è quella che farebbe il principale danno, trasformandosi in calore.

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 16:48 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
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Località: via stella Anzio
fabio_bocci ha scritto:
Mi sembra che si stia facendo l'errore di pensare che l'impatto con un asteroide sia come quello di un grosso sasso che cade, basta non esserci sotto. Non è così, perchè l'asteroide ha una sua velocità orbitale, che si accresce durante la caduta, quindi non cade alla velocità di fuga terrestre ma ad una velocità molto maggiore e trasferisce un'energia molto maggiore. Questa energia è quella che farebbe il principale danno, trasformandosi in calore.

normalmente sti sassi si muovono tra i 15k e 50k km/h
da wiki
Effetti di un possibile impatto [modifica]

Poiché oggi è noto che le probabilità di un impatto con Apophis sono molto basse, i possibili effetti di un tale evento sono pressoché irrilevanti. Tuttavia, dopo i rapporti iniziali, a titolo meramente speculativo, si è calcolato cosa sarebbe potuto accadere se Apophis (allora noto solo come 2004 MN4) il 13 aprile 2029 si fosse trovato effettivamente in rotta di collisione con il nostro pianeta.

La NASA inizialmente stimò l'energia che Apophis avrebbe liberato se avesse colpito il nostro pianeta come equivalente a 1480 megatoni di TNT (114 000 volte l'energia liberata da Little Boy, la bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti su Hiroshima, in Giappone). Una successiva stima più precisa indicò 870 megatoni (circa 65 500 volte la bomba di Hiroshima). Per fare un confronto, nell'impatto che ha generato il cratere di Barringer o quello che ha causato l'evento di Tunguska si stima sia stata liberata un'energia pari a circa 10-20 megatoni, l'eruzione del vulcano Krakatoa nel 1883 ha approssimativamente generato l'equivalente di 200 megaton, mentre la Bomba Zar, il più potente ordigno nucleare fatto esplodere, ha liberato un'energia pari a 57 megatoni. Gli effetti esatti di ogni singolo impatto possono variare a seconda della composizione dell'asteroide, del luogo e dell'angolo di impatto. In ogni caso, i danni causati sarebbero stati particolarmente ingenti su un'area dell'ordine delle migliaia di chilometri quadrati mentre risultava improbabile l'eventualità di effetti globali duraturi, quali ad esempio un "inverno da impatto".

In base all'ora prevista di impatto (13,89 aprile, ovvero circa le 21:20 UTC del 13 aprile) ed al fatto che l'asteroide si sarebbe avvicinato alla Terra dall'esterno della sua orbita, la collisione con Apophis avrebbe probabilmente riguardato l'emisfero orientale (fusi orari da +3 UTC a +10 UTC).

Ogni potenziale impatto sarebbe avvenuto alla velocità di 12,59 km/s (pari a 45324 km/h).

Possibilità di deflessione [modifica]

Anche se si dovesse concretizzare la remota possibilità che Apophis sia effettivamente in rotta di collisione con il nostro pianeta, le possibilità di deflettere l'asteroide dalla sua rotta sono molte. L'ESA ha stimato che una missione di modeste dimensioni potrebbe essere mandata ad impattare l'asteroide causando una modifica della sua orbita sufficiente ad evitare l'impatto[10]. I ricercatori dell'Advanced Concepts Team hanno determinato una serie molto ampia di finestre di lancio dove la missione sarebbe effettivamente efficace. La missione ESA denominata Don Quijote[11] è in questo senso pionieristica in quanto si promette di dimostrare che è possibile deflettere alcune classi di asteroidi utilizzando la tecnica dell'impatto cinetico, secondo molti la più adatta anche per il caso (ipotetico) di Apophis.

Il "trattore gravitazionale" [modifica]

Le ultime ricerche evidenziano che gli asteroidi possono essere formati da materiale incoerente, e nel caso dell'utilizzo di una bomba nel tentativo di neutralizzarli potrebbero invece essere trasformati in uno sciame che colpirebbe ugualmente la Terra. Per aggirare questo rischio il ricercatore Ed Lu ha sviluppato il progetto di un "trattore gravitazionale", descritto nei particolari in un articolo sulla rivista Nature, consistente in una astronave teleguidata che entrerebbe nel campo gravitazionale di Apophis legandovisi, e tramite dei getti propulsori potrebbe deviare la rotta dell'asteroide. Ed Lu ha precisato che la durata della missione di salvataggio sarebbe di circa 12 giorni, per un costo complessivo di circa 300 milioni di dollari.
http://it.wikipedia.org/wiki/99942_Apop ... le_impatto

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 17:55 
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Sei sicuro sui 12 giorni???? mi sembra un pò poco!! :|
non parliamo un pò del costo del progetto che mi sembra non ottimistico, ma del tutto utopisticamente ottimistico!! (parlo del trattore gravitazionale!)

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 19:28 
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ho copiaincollato da wiki, la stima non è mia, con quei soldi vado su e lo sposto a spinta :D

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 22:20 
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con quei soldi secondo me non ci comepri manco il razzo per andare su!! :mrgreen:

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 23:21 
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http://newsspazio.blogspot.it/2011/05/g ... sioni.html

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MessaggioInviato: domenica 11 novembre 2012, 9:17 
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GHISO983 ha scritto:
Sei sicuro sui 12 giorni???? mi sembra un pò poco!! :|

Ho idea che i 12 giorni non siano la durata della ipotetica missione, ma la durata della piccola "propulsione" da applicare all'asteroide (in questo caso Apophis) per "defletterlo" quanto basta.

In realtà si parla di "deflessione", ma sarebbe più corretto parlare di "rallentamento" o "accelerazione". Infatti l'efficacia maggiore si ha creando una spinta addizionale tangenziale, ovvero nella esatta direzione del moto, oppure nella direzione opposta (ancor più efficace se lo si fa quando l'asteroide raggiunge il perielio). In questo modo si provoca un lieve allargamento (o una lieve contrazione) dell'orbita, che determina un allungamento (o, rispettivamente accorciamento) del periodo di rivoluzione. L'effetto è allora cumulativo: più orbite passano, più l'asteroide arriverà in ritardo (o, rispettivamente, in anticipo) all'appuntamento di impatto con la Terra ...

Il caso di Apophis poi è particolare, perché è l'incontro ravvicinato del 2029 che ne determina l'eventuale (ormai praticamente escluso) impatto nel 2036. Supponendo che si prevedesse il passaggio nell'esatto "buco della serratura" che determinerebbe poi l'impatto nel 2036, la spinta necessaria a scongiurare l'impatto (purché esercitata alcuni anni prima del 2029) non sarebbe quella necessaria a far mancare l'appuntamento con l'intero diametro della Terra, ma quella sufficiente a far mancare l'appuntamento del 2029 con il "buco della serratura", largo appena pochi km ...


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MessaggioInviato: domenica 11 novembre 2012, 10:37 
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Iscritto il: mercoledì 5 marzo 2008, 13:47
Messaggi: 16893
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Comunque ho sentito che a Gennaio/Febbraio, un sassolino di 45 metri passerà ad appena 22mila km dalla terra...
Anche ci avesse colpito una cosa simile, credo avrebbe causato sconvolgimenti incredibili, a livello locale...

Siamo veramente fragili ed esposti a queste cose!
Se sto sasso, decidesse all'ultimo di colpirci, io non credo avremmo, allo stato attuale, grosse armi per difenderci, se non quella di un'evacuazione di massa, dell'eventuale zona colpita!

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Tanta voglia e passione di ammirare l'universo che ci circonda!

Kosmos - Tre vite, la passione per il cielo, è il mio primo romanzo nel quale ho unito la divulgazione dell'astronomia alla narrativa contemporanea. Lo potete trovare in tutte le librerie e nei negozi online! Grazie per il supporto.


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MessaggioInviato: domenica 11 novembre 2012, 11:15 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
Danziger ha scritto:
Comunque ho sentito che a Gennaio/Febbraio, un sassolino di 45 metri passerà ad appena 22mila km dalla terra...

Si chiama 2012 DA14, e passerà alla minima distanza il 15 Febbraio 2013 alle 19:25 circa.
Non è del tutto escluso che ci possa colpire il 15 Febbraio 2026 (fino a nuove osservazioni possibili dal prossimo febbraio la probabilità stimata è 1/25000). Però, fino a 40-50 m di diametro, potrebbe esplodere in atmosfera senza fare troppi danni. Se fosse più grosso (è possibile anche che sia di 70-80 m) potrebbe fare qualcosa tipo Tunguska ...
In ogni caso la fascia di possibile impatto nel 2026 è quasi tutta disabitata: passa per l'Atlantico meridionale fino a 10° a N dell'Equatore, l'Antartide e il Pacifico meridionale, ma comprende la Nuova Zelanda come territorio abitato ...
Visto, pur nell'incertezza, quante cose si possono dire ?... :wink:
Comunque nella seconda metà di febbraio prossimo si saprà esattamente dove andrà a passare nel 2026 ...


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