Sentite ragazzi, io penso che il problema sia che la mano d'opera ha un costo, sopratutto, orario.
In ogni Paese del mondo. A prescindere da a quanto questo costo ammonti.
Le ottiche Hasselblad "vere" (le C, le CM, le CF a fuoco manuale prima dell'arrivo del digitale e degli ettari cubici di plastica) avevano in ogni box di ogni obiettivo, intendo dire singolo pezzo, non modello, il grafico stampato con una stampante ad aghi ad abbastanza alta risoluzione del test MTF effettuato da un tecnico, che metteva in chiaro il nome e cognome e poi firmava (non uno scarabocchio di sigla, una firma abbastanza leggibile) sul singolo esemplare, di cui veniva riportata ovviamente la matricola.
Va da sé che gli obiettivi Hallelblad a prewcindere dal fatto che anche fra loro vi fossero progetti migliori e peggiori (relativamente peggiori l'80/2,8 Planar, il 250/5,6 Sonnar, il 40 Distagon prima versione, non eccelso in rapporto all epretese nemmeno il 120/4 Makro Planar; migliori il 150/4 Sonnar, il 50/4 Distagon; stratosferici il 100/3,5 Planar, il 38/4,5 Biogon e il 250/5,6 Sonnar Superachromat) avevano una costanza qualitativa impressionante. E grazie. Quei controlli qualità, che potevano riportare in linea di montaggio per essere rismontato da capo e riallineato qualunque obiettivo sottospecifiche, li pagava il cliente!
...perché "in sé" non vi era una ragione al mondo per cui dalle 600-700 mila Lire italiane che poteva valere un 80/2,8, si arrivasse a superare i due milioni. Anche il test MTF aveva un costo, no? Lo stipendio del tecnico? La sua raffinata formazione specifica intraziendale? I suoi contributi? L'accantonamento per il suo TFR? Erano nella differenza fra le 6-700.000 che poteva valere confrontato a prodotti analoghi della ccncorrenza, ed il prezzo di vendita finale.
Coi cinesi accade il contrario.
Per me esistono degli standard di realizzazione meccanica e di montaggio degli oggetti, che hanno delle "forbici di tolleranza" molto ampie. Poiché il prezzo è superaggressivo (non guardate quanto pagate voi la roba, provate a immaginare a quanto deve "uscire dalla fabbrica" per arrivare a queste cifre finali, dopo un dealer internazionale, un trasporto oltreoceano, un importatore, un trasporto nazionale verso i vari punti vendita...) non potete pretendere che solo quattro pomodori su dieci diventino pelati Cirio.
Il rapporto prezzo/qualità di 'sta roba è un miracolo, riproduce - per ragioni diverse - quel che accadeva nel mercatino romano di Porta Portese, dove gli ebrei russi facevano tappa verso Israele rivendendo valige di materiale vario (ottico, fotografico, merletti, cristalli, oggetti di artigianato popolare raffinato) che avevano comprato certamente a buonissimo prezzo grazie al gioco con la valuta straniera ricomprata in nero dai turisti, e vendevano alla pari per monetizzare.
Si compravano dei Tento 8x30 stracollimati e di nitidezza mostruosa a 25, 30 mila Lire, stiamo parlando di 12-15 euro. Dei Sonnar Zeiss marcati Jupiter 9, 85/2, anche a
ventimilalire, il prezzo arrotondato di un pacco ordinario a tariffa minima. E così via.
Quanto si lamentano di difetti che spesso - son sicurissimo, non sicuro - sono assolutamente reali (quantunque che lo crediate o no, il mio Mak 180/2700 BD comprato da poco a fine agosto non solo è collimato, ma NON HA image shift

in alcun modo percettibile variando il fuoco... credetemi sulla parola) se hanno qualche annetto sul groppone provino a far mente locale di quando il dollaro si cambiava sulle 650 lire ed i prezzi Auriga per il materiale Celestron si potevano ottenere senza tema d'errore nel seguente modo: si prendeva il prezzo in dollari del listino USA, lo si convertiva in lire cambiando a 1000, non a 650, poi il risultato si raddoppiava tout court...
Un C8 costava come la tredicesima di un direttore, il C14 era alla portata di... notai astrofili

o associazioni abbastananza numerose...
Perciò dato che oggi compri un Baader Platetarium Ed usato anche a meno di 50 euro, il che è un mezzo miracolo, più che lamentarci, mettiamo ciascuno a disposizione dell'altro le "dritte" per suggerirci come selezionare il materiale all'acquisto, o su come modificarlo/migliorarlo per eliminarne i limiti intrinseci e correggerne i difetti di produzione...