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MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 13:49 
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Le armi nucleare ad alto potenziale attualmente esistenti sono armi all'idrogeno o bombe termonucleari. Come fonte di energia primaria viene sfruttata la fusione e non la fissione, e come noto la prima almeno nelle armi non produce contaminazione radioattiva rilevante.
La radioattivita' di queste armi proviene dalla bomba a fissione che viene impiegata come innesco, i neutroni cosi' prodotti interagiscono con il litio di cui e' composto l'involucro producendo trizio, deuterio e trizio compressi dai raggi X generati dall'esplosione dell'innesco possono cosi' avviare il processo di fusione e l'esplosione primaria.
Le armi all'idrogeno sono armi abbastanza "pulite" che generano comunque una quantita' di energia virtualmente senza limite.
Le bombe usate nella seconda guerra mondiale avevano circa 3kt di potenza, le armi ad idrogeno impiegate nei test sono arrivate anche a 56Mt.
E poi tra un meteorite il cui impatto potrebbe virtualmente cancellare la nostra razza e un'arma nucleare voto per la seconda.

Infine mi spiegavano che in realta' prevedere le possibilita' di impatto di un asteroide non e' una cosa cosi' banale, in quanto lo stesso potrebbe subire significativi cambiamenti di orbita rispetto a quella attualmente osservata man mano che si avvicina al sistema solare risentendo cosi' dell'interazione di tutti i corpi che lo compongono, insomma non e' rilevante solo il Sole ma anche la Luna, e tutti questi corpi introducono un interazione che rende il conto dell'orbita approssimato, per cui come al solito abbiamo probabilitá di impatto, non certezza. Piu' si avvicinera' e piu' i conti potranno essere raffinati. Di conseguenza potrebbe accadere che non avremo tutto il preavviso necessario per fare qualcosa a lunghissimo termine.

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Our problems are manmade; therefore they can be solved by man. And man can be as big as be wants.
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Man's reason and spirit have often solved the seemingly unsolvable, and we believe they can do it again.

John F.Kennedy

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MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 13:57 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
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lorenzo non è vero quello che dici però stiamo andando ot!
ti contatto in privato!!

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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 14:18 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
LorenzoM ha scritto:
L

Infine mi spiegavano che in realta' prevedere le possibilita' di impatto di un asteroide non e' una cosa cosi' banale, in quanto lo stesso potrebbe subire significativi cambiamenti di orbita rispetto a quella attualmente osservata man mano che si avvicina al sistema solare risentendo cosi' dell'interazione di tutti i corpi che lo compongono, insomma non e' rilevante solo il Sole ma anche la Luna, e tutti questi corpi introducono un interazione che rende il conto dell'orbita approssimato, per cui come al solito abbiamo probabilitá di impatto, non certezza. Piu' si avvicinera' e piu' i conti potranno essere raffinati. Di conseguenza potrebbe accadere che non avremo tutto il preavviso necessario per fare qualcosa a lunghissimo termine.

Vero ma cmq una rotta approssimata è pur sempre un qualcosa, non devi vederla come una curva lineare, ma come una curva con un errore che cresce man mano che si allontana dal punto in cui inizi il calcolo, di conseguenzatu hai una traiettoria che compresa dell'errore assume la forma di una specie di tromba piegata l'ungo l'asse della traiettoria prevista, quindi una volta individuato il satellite, gli spedisci le sonde le armi ecc ecc...
dopodichè mentre ste cose si avvicinano approssimi la sua traiettoria, e quando le sonde o le armi arrivano, direzioni la spinta in modo che questa tromba non coincida con la posizione della terra ;-)
insomma puoi sempre e comunque calcolare la direzione ottimale in cui spostare l'asteroide per deviarlo in modo da minimizzare o annullare la probabilità di impatto!! :wink:

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Davide Ghiso
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MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 17:41 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
LorenzoM ha scritto:
Infine mi spiegavano che in realta' prevedere le possibilita' di impatto di un asteroide non e' una cosa cosi' banale ...

Dipende ...
Dipende in primo luogo dal numero di osservazioni effettuate e dalla lunghezza dell'arco orbitale lungo il quale l'asteroide è stato osservato, che determinano l'incertezza sui suoi elementi orbitali, in secondo luogo da quanto lontano nel tempo è il possibile impatto, e in terzo luogo (e qui c'è il problema più grosso) dal fatto che prima del possibile impatto l'asteroide abbia oppure no incontri ravvicinati con la Terra o con un altro pianeta.

In assenza di incontri "intermedi", qualora si disponga di un ampio arco di buone osservazioni, estese ad almeno una intera orbita dell'asteroide, la previsione di un futuro impatto può essere fatta con buona accuratezza anche con un anticipo di tre o quattro decenni. Se tuttavia vi sono avvicinamenti "intermedi" ad un pianeta, questi agiscono come una leva che amplifica enormemente l'errore sulla traiettoria futura, tanto di più quanto più ravvicinato è l'incontro, e in genere diventa impossibile una previsione accurata, ma è solo possibile una stima probabilistica.

Naturalmente una cosa è avere la certezza di un impatto, altra cosa (molto più facile) è avere la certezza di un "non impatto".
Per chiarire, i metodi di calcolo a disposizione consentono di prevedere dove sarà l'asteroide alla fatidica ora X, fornendo una posizione "nominale" e una "nuvola di incertezza" più o meno ampia attrorno alla posizione nominale. Se all'ora X la Terra è abbondantemente al di fuori di questa nuvola di incertezza, siamo del tutto tranquilli, se all'esatto contrario la nuvola di incertezza è abbondantemente "dentro" la Terra, allora siamo sicuri dell'impatto, se - terza possibilità - la Terra si trova all'interno di una ampia nuvola di incertezza, allora non siamo sicuri di niente ma possiamo solo avere una stima di probabilità.


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MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 18:13 
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Iscritto il: lunedì 27 marzo 2006, 9:29
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Mizarino ha scritto:
Se all'ora X la Terra è abbondantemente al di fuori di questa nuvola di incertezza, siamo del tutto tranquilli, se all'esatto contrario la nuvola di incertezza è abbondantemente "dentro" la Terra, allora siamo sicuri dell'impatto, se - terza possibilità - la Terra si trova all'interno di una ampia nuvola di incertezza, allora non siamo sicuri di niente ma possiamo solo avere una stima di probabilità.

terribile sapere che il nostro pianeta ha solo una certa probabilità di essere distrutto :D :mrgreen:
beh almeno quando ce lo vedremo in testa sapremo che ci prenderà sicuramente :wink:

in ogni caso mi consola sapere che lo spazio è grande, non siamo un bersaglio facile :mrgreen:

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MessaggioInviato: venerdì 9 novembre 2012, 19:20 
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Secondo me ad ora l'unica tecnologia sfruttabile sarebbe lo scudo antimissile, dovrebbero comunque apportare delle significative modifiche e potrebbe essere utile solo con asteroidi relativamente piccoli con un diametro non superiore al km sperando di ridurlo in pezzi più piccoli e lasciare fare il resto alla nostra atmosfera. Per la paura radiazioni è come dire meno lampioni più crimini, è più una soggezzione, basta considerare che è da 4,5 miliardi di anni che il sole ci bombarda di radiazioni ( per dirne una...) o i vari raggi gamma prodotti dai GRB ecc...Abbiamo un bel campo magnetico e una bella atmosfera che ci protegge; e poi se proprio dobbiamo far saltare un asteroide non lo faremmo certo a due passi da noi...Tutto questo è IMHO! Non sono un esperto in materia e nemmeno un docente di fisica...

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 10:05 
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zamp_77 ha scritto:
Secondo me ad ora l'unica tecnologia sfruttabile sarebbe lo scudo antimissile, dovrebbero comunque apportare delle significative modifiche e potrebbe essere utile solo con asteroidi relativamente piccoli con un diametro non superiore al km sperando di ridurlo in pezzi più piccoli

http://www.youtube.com/watch?v=-yVHraeExkc

:D

Donato.


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 10:24 
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Dubito che lo scudo antimissile, progettato per intercettare missili enormemente più lenti di un asteroide possa fare qualcosa.

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 11:27 
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zamp_77 ha scritto:
Secondo me ad ora l'unica tecnologia sfruttabile sarebbe lo scudo antimissile, dovrebbero comunque apportare delle significative modifiche e potrebbe essere utile solo con asteroidi relativamente piccoli con un diametro non superiore al km sperando di ridurlo in pezzi più piccoli e lasciare fare il resto alla nostra atmosfera. Per la paura radiazioni è come dire meno lampioni più crimini, è più una soggezzione, basta considerare che è da 4,5 miliardi di anni che il sole ci bombarda di radiazioni ( per dirne una...) o i vari raggi gamma prodotti dai GRB ecc...Abbiamo un bel campo magnetico e una bella atmosfera che ci protegge; e poi se proprio dobbiamo far saltare un asteroide non lo faremmo certo a due passi da noi...Tutto questo è IMHO! Non sono un esperto in materia e nemmeno un docente di fisica...

non è così, alla nasa penso abbiano fatto delle simulazioni di esplosioni ed hanno visto che non è così banale disintegrare un asteroide, pur se piccolo....
non solo spezzandolo da un cosino che ha oltre il 70% di porbabilità di cadere in mare, a un sacco di pezzi abbastanza grossi tali che è molto probabile che qualcuno alla fine cada sulla terraferma (facendo quindi danni)......
i piccoli è molto meglio spostarli se possibile!!
Poi il problema radiazioni è sempre una quatione di scale, un satellite grosso tot fa danni di un certo tipo, se si potesse sparare una bomba atomica ed evitare quei danni (non è possibile ma mettiamo lo sia per assurdo) i pezzi che cadono sulla terra farebbero un altro tot di danni (ovviamente molto minori dell'asteroide intero se no cosa ce lo abbiamo spedita a fare la bomba?) questi danni sono comunque molto superiori dei danni da radiazioni!!
il discorso però non regge in quanti gli studi nasa affermano che sparare l'atomica non spezza un asteroide, e se nel caso si spezzasse, la probabilità che questo asteroide possa creare danni, e la quantità di danni è maggiore un solo asteroide ha una grossa possibilità di cadere in mare (senza far danni) una serie di asteroidi più piccoli cadranno in parte in mare ed in parte in terraferma!!

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GHISO983 ha scritto:
il discorso però non regge in quanti gli studi nasa affermano che sparare l'atomica non spezza un asteroide, e se nel caso si spezzasse, la probabilità che questo asteroide possa creare danni, e la quantità di danni è maggiore un solo asteroide ha una grossa possibilità di cadere in mare (senza far danni) una serie di asteroidi più piccoli cadranno in parte in mare ed in parte in terraferma!!
E' il contrario, l'eventuale asteroide è meglio che cada sulla terraferma, considerato che in mare creerebbe un'onda anomala che farebbe danni ben maggiori e su un'area ben piu vasta; basta vedere l'area interessata dai danni di un forte terremoto di faglia di subduzione sulla terraferma rispetto ad uno originato in mare.

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