1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Ciao a tutti,
quando si decide di affrontare la costruzione di un osservatorio astronomico remoto amatoriale ci si trova di fronte ad una prima scelta piuttosto importante: cupola o casetta con tetto scorrevole? In effetti a mia conoscenza non vi sono alternative valide a queste due soluzioni. Quali le differenze?

La cupola è generalmente più complessa da realizzare e quindi molto spesso si ricorre a soluzioni già pronte e quindi si deve prevedere un prezzo di partenza più elevato, mentre la casetta può facilmente essere realizzata da se partendo da zero o adattando una casetta prefabbricata da giardino (questa è stata la mia soluzione). La cupola permette di puntare fino all'orizzonte ma in alcuni modelli può essere impossibile riprendere lo zenit. Nella casetta con tetto scorrevola una certa parte di cielo basso sull'orizzonte sarà nascosto dalle pareti della casetta. Siccome stiamo parlando di un osservatorio a controllo remoto è evidente che qualunque sia la scelta l'apertura e la chiusura deve essere motorizzata e pilotabile via software preferibilmente con un interfaccia ASCOM. Nel caso della cupola anche la rotazione della stessa sarà effettuata da un motore sempre controllato dal software in modo che l'apertura si venga a trovare nella stessa posizione dove punta il telescopio.

Come detto io ho optato per la casetta a tetto scorrevole quindi lascerò ad altri parlare della soluzione con cupola. Per quanto mi riguarda ho acquistato una piccola casetta da giardino in legno che ho modificato scondo le mie esigenze. In particolare ho fatto in modo che il tetto scorresse lungo due binari fissati a travi che si allungano sulla parte anteriore della costruzione in una specie di piccola veranda. Su una terza trave, posta al centro, è fissata una cremagliera. Un motore elettrico progettato per aprire e chiudere i cancelli scorrevoli, è posto sotto al tetto e, quando azionato, fa si che il tetto scorra verso la veranda oppure torni a chiudere la casetta. Due interruttori di fine corsa interrompono il movimento del motore quando il tetto è aperto o è chiuso e contemporaneamente informano il software dell'avvenuta apertura o chiusura.

Per comandare via software il tetto mi sono scritto un programma in VisualBasic che gestisce una relaybox connessa via USB al computer dell'osservatorio. Il programma rispetta lo standard ASCOM e quindi può essere utilizzato da tutti i programmi per astronomia che gestiscono l'apertura e la chiusura del tetto dell'osservatorio.

Ciao Ivaldo,
come hai affrontato i seguenti problemi...

- sicurezza da malintenzionati,
- eventuale blocco dello scorrimento del tetto (che lascerebbe la casetta aperta),
- impermeabilizzazione,
- fondamenta (per evitare che quando piove la casetta si inclina),
- controllo della eventuale neve sul tetto (altrimenti quando apri viene giù tutta).


Ciao!

Danilo

Ciao Danilo, ti risponderò in modo sintetico, se desideri dettagli supplementari non hai che da chiedere.

Un po' di sana incoscenza, un buon rapporto coi vicini ed alcune IP camere che riprendono la casetta dall'esterno. Le riprese vengono registrate sia localmente che su un server remoto.

Il tetto può essere chiuso anche manualmente. Ovviamente in questo caso devo essere presente in loco oppure chiamare qualcuno del paese.

Al pari di ogni casetta da giardino quando il tetto è chiuso non può piovere all'interno. Il legno con cui è costruita è trattato con un impregnante.

La casetta è posata su alcune mattonelle da giardino. In quasi un anno dalla sua costruzione la bolla della montatura non si è spostata in modo apprezzabile.

Attraverso le telecamere IP posso vedere la casetta dall'esterno. Se sul tetto c'è tanta neve da costituire un pericolo posso evitare di aprirlo. Pochi centimetri di neve non sono un problema perché tende a cadere sui lati, verso l'esterno.

In realtà secondo la mia attuale esperienza la strumentazione è ragionevolmente al sicuro nell'osservatorio.

Aqawan

Las Cumbres Obs.

Donato.

Interessanti soluzioni Donato, ma non hanno certo la semplicità costruttiva del classico tettuccio scorrevole.

Può essere uno spunto (auto)costruttivo: invece che modificare una casetta prefabbricata puoi modificare un cassonetto della spazzatura!

Donato.

Tu ridi Donato, ma sai che era una delle possibilità che avevo a suo tempo preso in considerazione?

Se l'osservatorio è SOLO in remoto, più piccolo è meglio è, se invece deve essere utilizzato anche in loco deve essere comodo. Un'osservatorio ad hoc piccolo ha sicuramente meno problemi, condensa, meccanica etc.. La casetta, Pro: è molto più facile da remotizzare, si porta subito a temperatura ambiente, non ha problemi di inseguimento poichè una volta aperto ha 360° di apertura libera; contro: è meno cupola ed è più soggetto a vento ed intemperie.

_________________
Stefano

http://www.montesangiovanni.altervista.org/
Skyshed pod_Mountain Instruments MI250 Gemini Level 4_EQ6 con DA2 Astromeccanica
QHY8_QHY9_DMK21 618AU_2x FW QHY 2"_TS Optics Drawer 2" a cassetto
QHY5_Rifr.Konus 80 f5_Rifr. 80 f11_Rifr.Ziel 120 f5_OffAx LbAstro_OffAx TsOAG_Meade SCT 10" f10_GSO 8" f8_Vixen RS200SS_TS Apo 127 f/7_Camera Baker Schmitd 600 f3_Pentax 100 f/4_Optolith APO 100 f7_Canon 200 f/2,8_Lunt 60 B600 Ha_Skymax-180 Maksutov_AAGcloudWatcher_SQM-LU

Il sistema postato mi lascia molto dubbioso per pioggia e vento, mi sa che avrebbe molte infiltrazioni di acqua.

_________________
ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
ES UHC OIII e ND variabile da 2"
Radiant SQML GSO Coma Corr.

Molto interessante, Ivaldo!
Non è che puoi postare anche qualche foto dell'interno?

Grazie.

Luigi

_________________
Strumenti di osservazione:
Telescopi: Celestron 8; Rifrattore 60/900
Montatura: NEQ6 Pro
Binocoli: Nexus II 100 ED 45°; Breaker 12x80; Breaker 11x70; Zephyr 7x50
Camera CCD: SXV-M7 della Starlight Xpress
Camera DSLR: Canon EOS 600D