Nespolo, 17/10/2012
Partito da casa ormai rassegnato ad una nottata in solitudine, ma con tanta curiosità di provare il nuovo ES 6,7mm 82°, sono arrivato "in situ" circa all'ora del tramonto, col cielo che mostrava velature diffuse ed abbondanti contrails.
Nottata sicuramente buona, con SQM salito dai 20,9 al termine del CA ai 21,09 di mezzanotte, dopodiché si è assestato su un valore superiore (21,05) credo a causa della nebbia leggera sulla piana di Carsoli, che anziché bloccare la luce dei lampioni ha provveduto a diffonderla verso l'alto.

Sono rimasto in compagnia di gatti selvatici e cinghiali che grufolavano nell'ombra fin verso le 22, ora alla quale è arrivato Angelo (astrocurioso).
In inizio serata seeing eccellente, guastatosi dopo la mezzanotte in concomitanza con l'arrivo di un venticello leggero ma insistente. All'una abbiamo chiuso tutto per il seeing ormai scadente ed il freddo. Umidità elevata durante tutta la serata, con un picco intorno alle 23.00 circa, che ha contribuito ad abbassare la temperatura percepita. La mia tenuta da sci ha retto discretamente, ma un gilet di lana in più ed un paio di guanti mi avrebbe fatto comodo.
Scopo della serata testare il 6,3mm ES ed un riesumato 32mm Meade SW con il filtro OIII da 2". Il 32mm si è guadagnato un posto nella valigetta degli oculari (finché non lo sostituirò con un 82° che sbanani meno) anche solo per la visione della Nord America, impressionante lo stacco tra zone chiare e scure. Il 24mm mostra gli stessi dettagli, ma con meno contrasto.
Il 6,7mm è stato testato immediatamente su M57, quindi su una varietà di nebulose planetarie nel Cigno (7027, 7048, 7026, 7008, 6826, 6884), con e senza filtro OIII, e confrontato sia con l'8,8mm Meade UWA che col 4,7mm ES. L'esito di quest'analisi è che l'ingrandimento ottimale dipende dal tipo di oggetto osservato e dalle condizioni del cielo, i 225x del nuovo oculare si sono rivelati "ottimali" su diversi degli oggetti osservati, consentendo di spremere a fondo il dettaglio senza inficiare troppo la godibilità delle immagini stellari e mantenendo una buona "brillanza" degli oggetti.
Grazie al buon seeing ha potuto dare buona prova di sé anche sul globulare M15, risolto in migliaia di microscopici puntolini, e sorprendentemente ha offerto un'ottima resa sulle tre galassiette compagne di NGC7331 (7335, 7337, 7340), che temevo sarebbero state annientate dall'ingrandimento. Al quintetto di Stephan ho rinunciato, se ne riparla sabato.
Un'occhiata a Giove ha rivelato un seeing localizzato non entusiasmante (era appena sopra una cresta montana), ma si vedeva nettamente l'ombra di Io in transito proprio in mezzo alla SEB. Purtroppo, dopo l'entrata in transito del satellite stesso, il seeing era degradato al punto da non renderlo distinguibile dagli altri dettagli planetari.
Altri oggetti della serata: la galassiona NGC6946 (C12) in Cefeo, la protoplanetaria Campbell's Hydrogen Star (PK 64+5,1) nel Cigno, individuata con certezza ma troppo piccola per il mio 12" (comunque una percezione di "rossore" intorno alla stella centrale l'ho avuta) e l'eternamente sfuggente Cocoon nebula (IC5146) che nemmeno stavolta ha voluto palesarsi con certezza.
Alla prossima.