metis ha scritto:
Visto che qui sparate tutti statistiche a favore dello spegnimento, ebbene eccone una, fatta dall'ASAPS, dunque non il primo soggetto venuto, che invece sul fronte della sicurezza stradale, che ribalta le vostre opinioni:
http://www.repubblica.it/motori/sicurez ... -44255511/Proprio non ci siamo. Come sempre, non appena si parla di illuminazione pubblica si scatenano i soloni e le letture dei dati diventrano a dir poco fantasiose ...
Non faccio riferimento a Metis, ma alle dichiarazioni stralunate dell'Asaps.
La maggior parte degli incidenti avviene infatti in area urbana, come tale fortemente illuminata e l'indice di gravità non è maggiorato dalla minore visibilità, come affermano loro (li sfido a dichiare una cosa del genere dove a terra si raggiungono anche le 6 candele al metro quadrato), ma dalla velocità media dei veicoli più elevata rispetto alle ore diurne, quando i flussi di traffico sono più intensi.
E' ampiamente dimostrato che la velocità del veicolo è direttamente proporzionale al senso di sicurezza del guidatore e che la stessa è più elevata in strade molto illuminate.
Insomma, ne sentiremo di tutti i colori, ma se ribadiamo il concetto che si tratta usare meno energia e illuminare meglio, allora forse cominceranno a capire anche quanti vivono nella paura.
Cito un caso emblematico: a Udine lo scorso anno hanno deciso di avviare un piano di riduzione dei consumi per illuminazione pubblica, spegnendo impianti inutili e riducendo quelli sovradimensionati.
Risultato: risparmio annuo di 650 mila euro sulla sola bolletta energetica. Ovviamente non mancarono quelli che si strapparono le vesti paventando chissà quali disastri per la sicurezza che, naturalmente, non si sono verificati.
Sbaglia chi afferma che certi interventi non si possono effettuare subito: moltissimi Comuni stanno agendo in tal senso, senza tirare fuori un euro.
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Alex
"Abbassiamo le luci, riaccendiamo il cielo stellato"
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