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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 1 ottobre 2012, 22:30 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Le ultime parole di Davide sono importanti Christian.
Visuale vuol dire continua ricerca dei più piccoli dettagli e sfumature ad occhio nudo!
Io possedevo l'MN 78 Gold, forse il primo esemplare di Intes Micro realmente testato qui da noi. Quello che, per intenderci, è stato oggetto di molti articoli fra i quali quelli di Dal Lago che lo possedeva, Camaiti, poi è finito a me...insomma lunga storia.
Ti scrivo perchè vorrei dirti che cambiai il vecchio tele non appena misi gli occhi dentro l'MN. Ed il vecchio tele era proprio un C9 1/4 di 235mm di apertura. Una sera li avevo lì, esattamente in parallelo di fronte a me. L'MN su una G11 ed il C91/4 su una GPDX e la cosa imbarazzante era che avevo da un lato colui al quale dovevo vendere lo SC. Non sapevo come fare perchè ogni oggetto ed anche Saturno...bhè erano quasi imparagonabili. Ora io mi rendo conto che il Celestron poteva non essere riuscito bene...ma cavolo...quell'MN 78 Gold era qualcosa di eccezionale. Puntiformità delle stelle incredibile, immerse nel nero pece più assoluto. Devo essere sincero nel dire che la vista di Saturno nel 2003 fu davvero memorabile...sarà anche l'ottimo seeing di media che c'era. Ma ancora ricordo il pianeta immobile ed assolutamente inciso...sembrava surreale...non riesco a descrivere bene le sensazioni. Poi ci passai dentro una Vesta ed ovviamente le immagini "parlavano" da sole. Tuttavia lentamente iniziai a non farmi bastare quei dannatissimi 5fps su Saturno ed iniziai la ricerca di qualcosa che stesse al passo. Soprattutto nell'hi-res...così passai ad un diametro decisamente superiore ed il gap, "stranamente", fu davvero tanto...fotograficamente parlando, ma non solo credimi.
Questa storia perchè te l'ho raccontata?
Perchè se da un lato il diametro non vinceva sulla qualità dello strumento, dall'altro invece il salto è stato enorme. La qualità del Mewlon250 e la sua apertura non mi ha fatto rimpiangere quei Saturno ed anzi nel 2003 con il DK feci diverse immagini che non erano minimamente paragonabili alla minor risoluzione e soprattutto luminosità dell'MN. Come infatti anche tu avrai notato, il menisco indubbiamente fa il suo lavoro da perfetto rasoio in ogni situazione. Però toglie diversa luce che può sempre essere utile anche nelle osservazioni visuali.
Sono convinto che tu cerchi lo strumento forse definitivo...quello strumento da tenere come gioiello sotto il cuscino. Sono altretanto convinto che il Ceravolo 216 sia davvero fantastico e forse ti darà anche di più rispetto al più piccolo 7".
Tuttavia il gap non è molto Christian. Un pollice scarso è poca cosa per dire WOW!
Tornando alla prima riga...Davide ha ragione. Anche se forse il tele che cerchi è davvero diverso.
Ma l'apertura ed una buona (anche se non eccellente - vedi test Ceravolo) lavorazione ottica nel visuale sono quasi tutto...almeno se vuoi vedere davvero e non fermarti agli ammassi globulari e poco più.
Con un bel dob di buona o ottima fattura ed un buon diametro...mi sa che ti succede come a Scott Squires che osservava Giove con il suo vecchio AP 7" F/9 Starfire. Era entusiasta anche se con il Mewlon250 ebbe impressioni addirittura migliori e li aveva in parallelo. Ma quando salì su uno sgabello e mise gli occhi su Giove attraverso un Obsession da 18"...mi scrisse che rischiò di cadere letteralmente per terra!
Raf

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(Galileo Galilei)
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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2012, 18:58 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 0:18
Messaggi: 789
Località: roma
Grazie del contributo Raf,

bhè da astrofilo più che navigato, iniziai negli anni 80 con i classici acromatici e l'immortale 114/900 fare visuale per me non è una novità, anzi ti dirò non uso mai il goto se non devo fotografare oggetti troppo elusivi o particolari, insomma conosco bene la materia e gli strumenti ottici.

Per carità chiunque può avere delle impressioni e fare tesoro di quelle, alcune condivise altre meno, personalmente il Mewlon 250 non mi ha affatto colpito ma questo è un altro discorso...magari era un esemplare farlocco...

devo sottolineare che da poco sono felice possessore del suddetto Intes MN78Q e prima d'ora gli unici strumenti capaci di avvicinarsi alla perfezione degli apo di medio/gran diametro sono stati uno strepitoso VMC260L ed un C11 che acquistai una decina di anni fa da Herb York (ottica mai più rivista in un C11) cmq anche queste sono chiacchere, ah, dimenticavo...sono anche solito osservare in mega dobson durante i nostri raduni, alcuni di qualità discutibile ma apertura mostruosa uno in particolare però, L'obsession da 25" di Franco S. è al top sia in termini di apertura che di prestazioni ottiche, senza dilungarmi troppo abbiamo effettuato insieme delle osservazioni memorabili sia hires che deep con quello specchio dannato!

tornando a noi, dell'MN78 non posso che tessere lodi, di recente è stato confrontato con un meraviglioso TEC160 e a detta di tutti l'MN era superiore...povero Fabio ho pensato ogni volta che gli sottopongo qualche mio strumento torna a casa con le ossa rotte ;-)

Il Ceravolo penso sia qualitativamente superiore all' MN78, e i 3cm e rotti in più di apertura suppongo che non possano che giovare nell'insieme, anche se il fattore F6 potrebbe rendere il vantaggio meno evidente chissà...più ostruzione, leggero meno contrasto...

Sai che c'è alla fine, mi tengo stretto l'Intes e me lo godo a fondo, è una sicurezza quel tubo...

la curiosità però rimane verso i mitici Specchi di Peter Ceravolo...magari un giorno...del resto non ne ho mai posseduto uno e rimane nella mia personale "all time dream list"

Ciao a tutti e buona cena.

Christian

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MessaggioInviato: martedì 2 ottobre 2012, 21:09 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2887
Località: LV426/Acheron
L'Obsession 25 di Franco S. ha il sistema di raffreddamento classico (una ventola che soffia sul fondo dello specchio). Poi Franco usa un ventilatore di grandi dimensioni prima dell'inizio delle osservazioni.
Se avete preso una situazione in cui era abbastanza in temperatura avrete probabilmente visto la centrale di M57 a 700x e/o forse Giove a circa quell'ingrandimento. Però la prossima volta chiedigli di usare metà ingrandimento (300-400x) e un filtro neutro, vedrai che assomiglia di più a un apo come lo intendi tu (e di quelli grandi).

In ogi caso (se non ha cambiato) Franco non ha questo sistema di estrazione dello strato limite ( www.cloudynights.com/ubbthreads/sho...80/Main/3303867
www.cloudynights.com/ubbthreads/sho...ll/fpart/1/vc/1 ), che fa spesso la differenza.

Uno dei motivi per cui l'intes ti sembra un apo è che ha un sistema simile: l'aria fresca entra da una serie di fori attorno al menisco, ripulisce tutto il tubo, estrae lo strato limite sullo specchio ed esce dietro. Risultato: un apocoromatico.

Se il mak newton da 7" supera un apo da 160 mm l'unica spiegazione possibile è che anche l'apo non sia proprio in condizioni perfette (a 160 mm anche questi cominciano a soffrire diversi problemi termici).
UN Mak da 7" con ostruzione tipo 15% equivale a una apertura perfetta di 150 mm. Quindi vuol dire che anche il 160 qualche cosa stava lasciando.

PS i mitici specchi Ceravolo saranno probabilmente stati fatti senza rugosità, senza aberrazioni di ordine elevato, senza bordo ribattuto, con correzione sferica intorno a lambda/8 e non astigmatici. Va tranquillo che non sono gli unici. Potrei fare l'ovvio nome di Zambuto, ma ti assicuro che non è il solo. C'è però anche il caso di ottiche con blasone che poi si scopre essere non meritato.


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MessaggioInviato: lunedì 8 ottobre 2012, 9:20 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 0:18
Messaggi: 789
Località: roma
Chissà...

probabilmente il TEC non era al top delle sue potenzialità o forse anche lui non è tra i migliori pezzi usciti dalle mani di Petrunin, a sentire chi li vende, uno a caso per tutti M.Ludes ogni rifrattore ha una storia a se ed è diverso dall'altro...devo dire che nella mia vasta ma piccola esperienza in confronto alla sua non posso che confermare.

Edit sul Dobson di Franco S., la stella centrale di M57 è sempre visibile in diretta anche in mancanza di serate di eccezionale trasparenza, importante è che almeno il seeing sia decente.

Giove Idem, in una serata dall'ottimo seeing ricordo di aver vissuto un'esperienza "nuova" nell'osservare il gigante gassoso, era tremendamente diverso da come ero abituato ad osservarlo ed a percepirne i dettagli, tutto immediato a colpo d'occhio comprese varie ed infinite sfumature di colori dal marrone al verdastro, il tutto sui 600x, in altre serate dal pessimo seeing era una palla informe senza dettaglio, pazzesco davvero...ma questo si sa...

di recente Franco usa un sistema poco ortodosso e convenzionale per raffreddare gli specchi, farà sorridere ma funziona e porta le curve di temperatura esterna e dello specchio ad incontrarsi in tempi brevissimi, ha montato dei termometri per verificare l'efficienza del sistema e sembra funzioni, tant'è che non fa in tempo a montare, collimare e il tutto è subito operativo al 90% del suo potenziale.

segreto? no... usa del ghiaccio da borse termiche, posizionato interamente sotto il primario, ci fa il viaggio da casa ed arriva in loco con lo specchio bello pronto. ci ha fatto ridere la orima volta che lo abbiamo visto...immagina le battutine, ma poi abbiamo costatato l'efficenza del tutto...

Scappo.

Ciao

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