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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 29 settembre 2012, 17:02 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 0:18
Messaggi: 789
Località: roma
Ciao amici,

dopo tanti anni passati a fotografare mi sta tornando una voglia matta di visualismo di altissima qualità...
Negli anni mi sono portato dietro il mito dei telescopi prodotti dall'illustre artigiano Peter Ceravolo, l'uomo a cui Roland Christen affida le sue preziose ottiche per test e collaudi, insomma uno in gamba...

a quanto pare una delle sue creazioni del passato il fatidico Hd 216 MN sembra dai vari pareri di chi lo ha usato uno o il miglior telescopio che si possa desiderare quanto a nitidezza ed incisione...sempre stato al di sopra delle aspettative e di eccellenti apo da 8".

Da quello che ne so io leggendo in rete ne sono stati prodotti solo 16 esemplari, probabilmente il topic susciterà la curiosità di qualcuno che inizierà a navigare online come me per trovare maggiorni informazioni...e ve lo suggerisco perchè vale la pena sapere almeno della loro esistenza...

La domanda però è rivolta maggiormente a chi avesse avuto l'opportunità di averne uno tra le mani e giocarci un pò, magari in qualche star party d'oltreoceano, del resto non credo che in Italia ci siano fortunatissimi possessori di ceravolo Hd 216 o anche del "piccolo" hd 145.

se avete qualche info che mi sfugge sarei grato se la condivideste...

saluti a tutti and "dream on"...

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MessaggioInviato: sabato 29 settembre 2012, 18:57 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2887
Località: LV426/Acheron
Peter Ceravolo è famoso anche per il suo test pubblicato su Sky & Telescope circa 20 anni fa (marzo 1992). Alcuni telescopi erano stati costruiti da Peter con correzione pari a lambda/1, lambda/2, lambda/4 e lambda/10, (SA) accuratamente verificata con interferometri Zygo.

Scopo del test era verificare fino a che punto fosse possibile distinguere le diverse qualità ottiche - in test cieco (cioè senza che i tester (a Stellarfane) sapessero quale telescopio stavano usando). I telescopi furono anche testati da due esperti in altro momento.
Il risultato è stato che i due migliori (lambda/10 e lambda/4) potevano essere distinti solo attraverso metodi indiretti, come l'esame fuori fuoco dello star test. A fuoco solo poco più del 50% dei tester identificò correttamente il migliore (contro il 50% se fosse stato casuale) e molto probabilmente la piccola percentuale sopra il 50 era ancora per via indiretta.

La conclusione è stata che a differenza fra una qualità ottica sufficiente e una eccellente era minima e poteva essere dedotta solo da persone esperte in ottime condizioni di seeing.

Per la cronaca i due esperti furono concordi nel ritenere che i riflettori del test, da 6" (sia quello da 1/4 sia quello da 1/10), fornivano prestazioni del tutto paragonabili a rifrattori appena appena più piccoli.

Cita:
Both gave detail on Mars that approached a 5 1/2" Astro-physics refractor.

"Frankly, I am surprised by the results. . . On those rare nights of
exceptional seeing, maybe the 1/10-wavefront mirror would show its stuff,
but even then I doubt the difference would be noticed by most observers,
except in rigorous side-by-side comparisons on selected test objects"


Stando così le cose 216 mm restano pur sempre 216 mm. Non ti aspettare che possano essere radicalmente diversi da un buon Newton da 8" e/o reggere il 50% in più di ingrandimento.

Va anche osservato che i telescopi in questione erano stati fatti apposta con SOLA aberrazione sferica. Probabilmente i telescopi che funzionano male hanno rugosità e/o coating in condizioni sub ottimali (entrambi responsabili di luce diffusa). Comunque sia il test Ceravolo resta una pietra miliare perché comprova la fondatezza del concetto di "diffraction limted".

Se il tuo scopo è quello di possedere proprio quel telescopio va tranquillo. Se invece vuoi "un telescopio" che superi un 8" APO allora prova a considerare qualche Zambuto (o equivalente) da almeno 16".

PS un 216 mm ostruito non può (per motivi fisici) essere superiore a un 8" non ostruito, a meno che anche l'8" non abbia dei limiti.

PPS a proposito. Hai visto qua? http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... t/all/vc/1


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MessaggioInviato: sabato 29 settembre 2012, 19:55 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 0:18
Messaggi: 789
Località: roma
Grazie del contributo Mauro,

conoscevo bene il test Di Peter C. detto ciò non ho mai avuto modo di possederne uno nè purtroppo buttarci l'occhio con dovizia.
Ho invece osservato in un paio di Zambuto obv. senza parole!

attualmente nel mio parco strumenti c'è un Intes Micro Mn78DX quartz, uno strumento che in pochi conoscono realmente, si apprezza istant! appena si avvicina l'occhio all'oculare, ha sbaragliato in vari confronti apo blasonati (inclusi i miei TEC e AP) e non parlo quindi di piccoli 4" di buona fattura...lo cambierei solo per passare ad un'apertura più importante altrimenti rimane un keeper nel mio set up visuale. Rapporto qualità prezzo imbattibile ed un'ottica INDISCUTIBILE!

Sarei curioso di capire come un Mito come il 216HD possa surclassare l'Mn78 per esempio, ho esperienza da vendere sia teorica che su campo ma alcuni miei "credo" sono letteralmente crollati da quando ho appunto l'MN78...

Secondo te ne varrebbe la pena o il divario col mio attuale MN sarebbe risicata e più dovuta ad una componente psicologica per le aspettative createsi intorno ad un mito come il 216? non sò se ho reso bene cosa intendo dire.

Ciao Christian

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MessaggioInviato: domenica 30 settembre 2012, 9:48 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23681
xenomorfo ha scritto:
Peter Ceravolo è famoso anche per il suo test pubblicato su Sky & Telescope circa 20 anni fa (marzo 1992). Alcuni telescopi erano stati costruiti da Peter con correzione pari a lambda/1, lambda/2, lambda/4 e lambda/10, (SA) accuratamente verificata con interferometri Zygo.
...


leggermente ot:
sai se è possibile, mauro, recuperare in qualche modo questo articolo?

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MessaggioInviato: domenica 30 settembre 2012, 10:27 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1421
Località: Veneto
un riassunto si trova qui:

http://www.tomhole.com/Optical%20Quality%20Article.htm

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Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



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MessaggioInviato: domenica 30 settembre 2012, 11:03 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23681
thanks :D

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MessaggioInviato: domenica 30 settembre 2012, 11:14 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
morales ha scritto:
Grazie del contributo Mauro,

conoscevo bene il test Di Peter C. detto ciò non ho mai avuto modo di possederne uno nè purtroppo buttarci l'occhio con dovizia.
Ho invece osservato in un paio di Zambuto obv. senza parole!

attualmente nel mio parco strumenti c'è un Intes Micro Mn78DX quartz


Dopo aver letto il tuo primo post, stavo proprio per consigliarti questo tele. Se ce l'hai già, direi che puoi già fare del gran visuale. Un 216 può surclassarlo?

mmm

Non lo so, mi spiace. Mi sembra difficile, però, che quel tele possa esser "surclassato", anche se 3cm un po' di differenza la fanno.

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: domenica 30 settembre 2012, 11:57 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2887
Località: LV426/Acheron
morales ha scritto:
Sarei curioso di capire come un Mito come il 216HD possa surclassare l'Mn78 per esempio,


Sai bene come la penso. Stiamo parlando di strumenti che vanno al 99% del loro limite? C'è poco da guadagnare andando al 99,9%. La differenza fra i due a farà solo la diversa apertura. Da 180 a 216 mm potrei permetterti un equivalente aumento di ingrandimenti a parità di nitidezza (o un aumento di incisione a parità di ingrandimento).
Io lo definirei comunque un aumento tutto sommato contenuto (da 180 a 216).
La via di uno Zambuto da almeno 12.5 è certamente più complessa (dove/chi fa la intubazione?). Però (posto che sia fatto con sapienza, il che include un sistema di estrazione dello strato limite, vedi sotto) ha più potenzialità.

C'è poi da dire che gli Intes credo siano gli unici telescopi a usare di serie un sistema di estrazione dello strato limite che funziona con una ventola che aspira l'aria sotto il primario e la espelle, mentre il ricambio d'aria viene attraverso una serie di fori attorno al menisco. In questo modo si "ripulisce" costantemente l'interno del tubo e lo strato limite. E' lo stesso principio(ma una diversa implementazione) che uso io e anche altri astrofili che hanno fatto un retrofitting sui loro telescopi. Questo potrebbe spiegare come mai, l'MN riesce ad anadare più vicino al limite teorico.


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MessaggioInviato: lunedì 1 ottobre 2012, 13:57 
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Forse la mia è una continua ricerca della "perfezione" e di qualcosa di assolutamente unico ed esclusivo...ovviamente con altissime aspettative in termini di prestazioni e qualità, il Ceravolo Hd216 sarebbe uno strumento da tenere a vita ma effettivamente l'altissimo costo nel trovarne uno non giustificherebbe l'ebentuale piccola % di guadagno nei confronti del mio attuale INTES micro.

se mai ne troverò uno ad una cifra non a 9 zeri ve lo farò sapere...

intanto altri contributi di felici e fortunati possessori di tali ottiche sarebbero quantomeno gradite.

edit: Per Xenomorfo,

ho osservato un paio di volte nello starmaster 12.5" ottiche Zambuto di un amico astrofilo, impressioni al top, uno strumento che meriterebbe una montatura equatoriale ed un inseguimento motorizzato per poter saggiare al meglio le prestazioni di tale ottica spingendo con gli X, in modalità dobson (manuale) risulta tutto molto più complesso.

Saluti Christian

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MessaggioInviato: lunedì 1 ottobre 2012, 13:59 
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Messaggi: 27066
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh Christian, basterebbe già una buona tavola equatoriale :)

Benvenuto nel visualismo :D

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