Salve Marco,
ovviamente dell'esperienza di certe persone ci si può e ci si deve fidare, a dover ri-sperimentare e ri-verificare sempre tutto non si camperebbe più...
Quello che intendevo dire è che non ho trovato un test comparativo che evidenzi oggettivamente come una certa distanza sia migliore di un'altra. Mi piaceva dunque capire come ciascuno è arrivato ai valori dichiarati, sottolineando che questa è più una mia curiosità, che non una reale esigenza. Non so se tu condividi queste curiosità, se così non fosse scusami anticipatamente per il tedio che segue (per inciso: se l'odio per le formule fosse diffuso in tutti i partecipanti del Forum basta dirlo... mica sono sadico…).
Analizzando in dettaglio l'approccio metodologico di chi ha tentato di determinare 'sta benedetta distanza, troviamo che tutti hanno cercato di dare un senso pratico alla classica formula:
R = 1 - D/F
dove R = rapporto di riduzione
D = distanza tra la lente e il piano focale
F = lunghezza focale del riduttore
Nel fare questo, hanno assunto che il rapporto di riduzione ottimale R sia quello dichiarato dal costruttore, ovvero F/6.3 e, misurato più o meno empiricamente F, hanno ricavato D.
A mio avviso questo non è l'approccio migliore, perchè il rapporto di riduzione è anch'esso una variabile dipendente, e per una prova davvero esaustiva bisognerebbe analizzare i risultati in funzione della coppia distanza/rapporto risultante.
Ovviamente, una volta che è stato assunto F/6.3 come punto fermo, l'unica cosa che rimane da fare per risolvere la formula è determinare la lunghezza focale F del riduttore.
Anche qui però troviamo metodologie e valori discordanti.
Thiery Legault ha determinato una lunghezza focale del riduttore pari a 230 mm. L'ha fatto misurando la distanza tra il riduttore e l'immagine focalizzata di un punto posto all'infinito. Da questa ha ottenuto un valore D = 85 mm.
Bada bene che Thiery Legault, molto onestamente, si limita a dire che "It is only at this distance that this reducer gives its nominal reduction factor of 0.63x", ma questo per noi era nei presupposti.
Se vai all'indirizzo del Woodlands Observatory:
http://www.woodlandsobservatory.com/ccd ... ipment.htm
trovi che lì hanno rilevato una lunghezza focale del riduttore pari a 298 mm. In questo caso la lunghezza è stata calcolata a partire dall'analisi delle immagini riprese. Ovviamente, in perfetto accordo con la formula, ne è risultata una distanza ottimale del CCD maggiore (110 mm).
Evitando di tirare il discorso all'infinito, il senso del mio precedente post era questo: in mancanza di altri elementi, se mi fido quando il costruttore dichiara un valore di riduzione ottimale pari a F/6.3, allo stesso modo dovrei fidarmi quando dichiara una distanza ottimale di lavoro pari a 4".
Nella settimana tra natale e capodanno avrò (finalmente) un po’ di tempo libero. Devo acquistare una CCD e ho in programma un certo numero di prove sul campo, se ci scappa il tempo metterò in lista anche queste sul riduttore e ti faccio sapere cosa esce fuori.
Saluti,
Franco