Mio caro
gasturbine,
credo che dobbiamo intenderci, e soprattutto cercare di capirci quando scriviamo: e quando dico capirci, intendo comprenderci l'un l'altro, ma anche comprendere, e ricordare, quello che si è detto (meglio: scritto) in precedenza.
Per parte mia, se ho equivocato quanto tu hai scritto, o se ho tralignato rispetto a mie precedenti affermazioni, sono pronto a riconoscerlo e a scusarmi: fammi solo sapere.
Per parte tua, vorrei proporti di riflettere su questi punti:
1) sulla questione dei postulati in cosmologia: tu hai scritto (post del 26/11 h. 10:51), in merito alla materia oscura, che "
...la sua presenza è stata postulata osservando la velocità di rotazione di materiale galattico...; hai scritto bene, perchè quello è ormai un postulato, anche se nessuno è ancora riuscito a scoprire, cone nessun mezzo, se ci sia e di cosa sia composta questa materia oscura. E io dicevo che non mi pareva elegante che la qualifica di "postulato", tale da dare ormai per scontato che la materia oscura "deve" esserci, fosse stata attribuita proprio da chi di questa materia oscura aveva bisogno; per le teorie alternative, non esiste "postulato" così pacificamente accettato: sai bene che, ammesso che abbiano un fondamento scientifico, la credibità se la debbono guadagnare sul campo. Non era un giudizio di valore, ma solo una constatazione.
2) sul primo stralcio da Wikipedia: beh, mi pare molto sintetico e molto poco approfondito per poterne trarre conclusioni pro o contro; aggiungo che c'è una grossa forzatura proprio nella frase sottolineata, quando si parla di "
...una delle innumerevoli cause del redshift...: non capisco a cosa pensasse chi l'ha scritta, visto che le cause del redshift non sono molte (lasciando perdere altre ipotesi più remote, di solito tre: cosmologica, intrinseca e gravitazionale, cui possiamo aggiungere la ogni tanto rediviva "luce stanca" di Zwicky), e che comunque per l'ipotesi di Arp quella intrinseca (età delle particelle) è di gran lunga la più importante e non "una delle innumerevoli":
3) sul secondo stralcio da Wikipedia, mi sono note tutte queste confutazioni, che tra l'altro non hanno avuto tutte la stessa fortuna, nè sono più considerate, a distanza di anni, determinanti per confutare le evidenze osservative che si sono succedute nel tempo: potresti andare a consultare i recenti lavori di Lopèz-Corredoira e Gutierrez, ma sul punto specifico della NGC 7319 ti suggerisco di leggere la pubblicazione di Arp, Burbidge e Galianni, a fronte della quale il pur pregevole lavoro di Rosino del 1971 e le misurazioni del gruppo francese del 1972, perdono molto del loro significato.
La voce su Wikipedia, che dà il problema dei redshift discordanti risolto una volta per tutte da più di trent'anni sarebbe quindi da rivedere e aggiornare, perchè in questo modo fa solo della parziale (quindi "non buona") informazione.
Sarebbe comunque sempre bene leggere le fonti primarie, e non quelle interpolate e divulgate, sennò ricadiamo nei soliti discorsi, e allora:
http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi- ... etype=.pdf,
per la teoria della massa variabile:
http://www.journals.uchicago.edu/ApJ/jo ... 93.web.pdf
per il lavoro di Arp, Burbidge, Galianni e altri.
Ce ne sono moltissimi altri, che per brevità tralascio ma che potrò indicarti se occorresse.
4) quando ho parlato di
"non personalizzare troppo l'argomento" forse sono stato poco chiaro, ma intendevo dire che i redshift discordanti non vivono "di solo Arp"; per questo non mi è chiaro l'obiettivo della tua risposta.
Quanto al post successivo, che riporta uno stralcio da "Episteme", interessantissima rivista curata dal prof. Bartocci, che ha purtroppo cessato le pubblicazioni (ma resta il sito, con stimolanti, anche se ormai meno frequenti, novità), che dire? Se voleva essere da parte tua una sorta di "indennizzo" verso le teorie alternative, bene, ma personalmente l'avrei accompagnato - visto com'è partigiano verso queste teorie (Alberto Bolognesi è personaggio "a tutto tondo" sotto questo profilo) - con qualche annotazione critica; sennò, specie quando postato da uno che queste teorie contesta, rischia di sembrare una semplice provocazione, o magari un deliberato atto di dileggio.
A presto.