ciao danilo,
non so se ho ben capito il "tuo" problema

in ogni caso provo a darti una risposta.
quando i nostri amici fotografi effettuano una calibrazione su una stella di tipo G2V il loro scopo è, in buona sostanza, rendere i colori della foto quanto piu' "fedeli" possibile (in pratica si cerca di rendere i colori della foto molto simili a quelli che vedrebbe il nostro occhio se avesse la possibilità di osservare direttamente l'oggetto ad una distanza tale da riuscire a ditinguerne i coloti).
Per fare cio' si sceglie un riferimento, si puo' sceglierne, ovviamente, uno qualsiasi tra tantissimi, una delle scelte piu' comuni è quella di usare una stella simile a quella di cui i nostri occhi possono vedere il color... ovviamente il nostro sole che, guardacaso è una stella di classe spettrale G (sottoclasse 2) ed è una nana (una stella di sequenza principale), in breve una stella di classe G2V.
Tutte le stella di questa classe spettrale hanno caratteristiche comuni ben note che vanno dalla temperatura superficiale (intorno ai 6000K), alla massa (intorno ad una massa solare), al colore (sostanzialmente bianco).
E quello che interessa a chi deve calibrare i colori della foto è proprio sapere che queste stelle sono praticamente bianche!
Perchè complicarsi la vita?
