fabio_bocci ha scritto:
Il dualismo onda/particella è però qualcosa di reale e non descrittivo. Un elettrone si può comportare come una particella oppure come un'onda, ma mai in una miscela delle due cose. E' una cosa strana con la quale gli stessi fisici hanno fatto fatica a convincersi ed a convivere.
Questo e' quel che pensavo anche io. Poi ho letto di un tipo che ha dato un modello sgangherato, certo, ma in cui offriva i due effetti tramite una singola "sostanza" (una onda).
Da quel momento non sono piu' poi tanto sicuro....
Praticamente sto tipo qui diceva che quando la.. "cosa" sembra particella, in realta' li' si trova il fronte d'onda "normale alla superficie d'impatto" ed ecco che si ottiene un effetto particella, ma onda rimane. Prendi quanto ho detto e dimentica

Mabuni1982 ha scritto:
io credo che ormai questa parola abbia un significato troppo largo e snaturato. Allora dovremmo tornare alle origini? qual'è la primitiva definizione? quando è apparsa per la prima volta, se c'è stata una prima volta, sotto che accezione è stata usata?
Concordo appieno sull'allargamento della parola. Pero' non so se all'origine era il.. momento migliore per la definizione ottimale

. Anzi francamente penso che, come consigliato, minimo c'e' da considerare il pensiero di Feyerabend.