1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 6 giugno 2012, 18:04 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2012, 18:27
Messaggi: 47
Credevo che l'ascesa nella ricerca fosse meno vincolata. A quanto pare è più difficile diventare un professore/ricercatore piuttosto che un notaio o magistrato... Si consideri poi, che dalle mie parti, molti corsi di laurea scientifici stanno per essere soppressi (tra cui, la stessa Astrofisica) :?


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MessaggioInviato: mercoledì 6 giugno 2012, 20:04 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fabio_bocci ha scritto:
DarkNebula ha scritto:
Ma un ricercatore, con contratto a tempo determinato, quante probabilità ha di essere promosso (ed essere assunto, quindi, in maniera definitiva e perenne) se si dimostra valido?

Non è così.
Numero 1) Per diventare "Ricercatore" oppure Professore Associato o Professore Ordinario devi superare e vincere un concorso. Quindi potresti essere bravo quanto vuoi, ma se non ci sono posti a concorso non li puoi vincere e quindi potresti rimanere precario per sempre.

Numero 2) Ci sono dei posti a concorso, come si fa per vincerli?
Facciamo il caso di un concorso a "Ricercatore". Come si fa c'è scritto nel bando, ossia c'è scritto quali sono i requisiti. Naturalmente bisogna avere dei titoli, ossia pubblicazioni su riviste scientifiche del settore, in base a questi titoli viene calcolata una parte del punteggio, un'altra parte viene da una prova orale, dove viene fatta una discussione dei titoli presentati ed infine viene svolta una prova scritta su un argomento a sorte. Va da sè che i titoli uno li deve acquisire nel tempo di precariato o di borsa di studio o quello che vuoi precedentemente al concorso.
Poi naturalmente il concorso lo vince un tuo collega che è figlio di un Professore che è amico dei commissari esaminanti... :mrgreen:

si può fare anche il precario a vita se si ha un capo furbo alle spalle......
ed intanto si accumulano punti......
però a proprio rischio e pericolo, perchè come dici giustamente, non è detto che il concorso lo vinci, anche se sei superpreparatissimo!

Tempo fa ho letto di un medico, considerato migliore al mondo nel suo campo, che ha concorso per una cattedra in italia, (lavorava negli usa!) lo ha perso, è andato in tribunale presentando dati pubblicazioni ecc e dimostrando che meritava di vincerlo, il tribunale ha obbligato l'università a rifare il concorso, che però è stato vinto nuovamente da quello che lo aveva vinto precedentemente.......
E sono di nuovo in tribunale! :roll:

_________________
Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
filtri baader 36mm R,G,B,L,H-alpha - magzero mz_5 bn
Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: giovedì 7 giugno 2012, 15:16 
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Iscritto il: martedì 27 marzo 2007, 10:26
Messaggi: 574
Località: Pero (Mi)
DarkNebula ha scritto:
Salve ragazzi, credo che questa sia la sezione più adatta (o meno inadatta) pero ospitare un topic del genere.
La mia passione, scoperta da parecchi anni, mi ha sempre fatto avere un occhio di riguardo per una laurea in Fisica (con successiva magistrale in Astrofisica) o in Astronomia (in Italia è offerta solo dagli atenei di Bologna e Pisa, se non erro).
Attualmente frequento il I anno di Ingegneria aerospaziale e da parecchio tempo il dubbio di voler cambiare mi tormenta. Quali sbocchi ci sono per queste due alternative? E' veramente così impossibile lavorare in Italia?


E' da tanto che in vari forum leggo domande come la tua e leggo molte risposte di chi ha esperienza diretta.

Secondo me la domanda di base è: "vuoi farti una famiglia? vuoi avere una casa tua ed un indipendenza dai genitori?... tutto ciò vuoi farlo prima dei 40 (se va bene)?... se la risposta è SI, lascia perdere e finisci ingegneria... se la risposta è NO, cosa aspetti ad iscriverti a FISICA??!"

Ovviamente è una posizione mia da prendere con senso critico.

_________________
Cieli Sereni!

Marco Silva

La mia scienza: Pagine di Natura
La mia Via: Raggiungi il vuoto e l'apertura. Coltiva la calma. Assorbi l'armonia. Mentre le diecimila cose sorgono e svaniscono, sorgono e svaniscono, contempla il loro ritorno alla radice.” Lao Tzu


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MessaggioInviato: giovedì 7 giugno 2012, 18:13 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Laurearsi bene in fisica non è poi così duro come dicono.
Io mi sono iscritto ad un'età che non è la oggettivamente la migliore (avevo alle spalle alcuni anni in azienda privata), e mi son lureato in 5 anni e 1 mese a fronte di un tempo medio di laurea di 7 anni e 9 mesi in quell'università.
Se avessi avuto qualche anno in meno avrei probabilmente trovato ancora meno pesante il corso che, sottolineo ancora, non è così pesante come dicono (gli studenti di fisica si dividono in due categorie: quelli che passano gli esami e quelli che si lamentano e dicono che è difficile).
Avevo scelto l'indirizzo "astrofisica e fisica dello spazio", con tesi di astrofisica extragalattica...
... ora mi occupo di geofisica e ingegneria civile (nuovo settore, in cui mi muovo da pochi mesi). L'importante è far ricerca e costruirsi un grosso curriculum, indipendentemente dal settore, adattandosi quando serve a cambiar settore, e non adattandosi a far lavoro di second'ordine anche se all'università (conosco tanta gente che ha fatto il dottorato senza che vi fosse la minima velleità scientifica, spesso a causa dello stesso tutor).
Informazioni aggiuntive:
1) dei primi 10 del mio corso, uno solo (io) non ha mai avuto contratti all'estero, e mi pento di ciò;
2) i due che hanno redditizi contratti a tempo indeterminato lavorano uno in Germania nel settore privato e uno in Brasile all'università;
3) di quelli andati all'estero, pare che un paio siano riusciti a tornare.

Detto ciò, se senti di voler cambiare corso, cambia. Sappi che la strada non è semplice, e la mentalità dev'esser quella di uno pronto ad andar via e/o a cambiare settore (io sono ormai al "secondo cambio").

Curiosità: anni fa ho conosciuto un informatico che si occupava di algoritmi; assunto in un osservatorio come sviluppatore software, dopo un po' ha inziato ad occuparsi di analisi dati e, infine, è divenuto ricercatore astronomo a tutti gli effetti. Va detto che a fronte di uno solo che, tra quanti conosco, è passato dall'informatica all'astrofisica, ne conosco ben più d'uno che è passato dall'astrofisica all'informatica.

La fisica è il "liceo classico" della scienza. Chi è bravo si ricicla, non temere. Ma non fare scelte avventate. Personalmente, se potesi tornare indietro, non farei l'indirizzo astrofisica, ma fisica della materia, ma è solo una considerazione del tutto personale. Inoltre, se potessi tornare indietro, andrei subito definitivamente all'estero.


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MessaggioInviato: giovedì 7 giugno 2012, 19:21 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
C'è poco da aggiungere a quanto ti hanno detto. Lavorare nella ricerca sperando di avere poi un posto fisso in Italia al momento sta diventando sempre più una utopia.
In ogni caso se intendi fare ricerca, in un settore per di più particolare come astrofisica, hai di fronte poche possibilità:
A) precariato in Italia, con poche prospettive di stabilizzazione nel settore "ricerca" per il futuro;
B) possibilità di far carriera nella ricerca, ma all'estero. Per farlo devi essere bravo, molto, e disposto a entrare in un ambiente in cui c'è molta competizione;
C) possibilità di "riciclare" le tue capacità e conoscenze acquisite in altri settori, magari dopo un po' di gavetta post-laurea all'università (dottorato se hai un buon programma di ricerca, oppure contratti di collaborazione a tempo determinato).

Astrofisica è un po' difficile da "riciclare", lo è di più fisica della materia, ancora di più lo è ingegneria. Ingegneria Aerospaziale permette di trovare lavoro virtualmente in qualsiasi settore.
Al momento i miei amici, conoscenti ed ex colleghi che hanno trovato lavoro prima e con condizioni contrattuali migliori hanno fatto tutti chimica, ingegneria chimica e ingegneria dei materiali: per ora sono i settori di cui c'è più domanda in Italia. Sottolineo "per ora", non so come sarà la situazione tra 5 anni.
Una strategia "furba" è aggiornarsi sempre, leggere riviste e mailing list di settore (Globalspec, Techspec, etc...), e cercare di capire quali sono le possibili nicchie che stanno "emergendo", e puntare su una di queste nicchie nuove, anche per imparare qualcosa di rivendibile.

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2012, 6:35 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
io ho fatto il musicista, che è un lavoro precario per definizione, mia moglie è musicista.se fossimo stati lì a pensarci avremmo fatto altro.
ho quasi 42 anni, sono precario e lo sarò a vita ( per la scuola vale lo stesso discorso che ha fatto fabio), se potessi tornare indietro cambierei molte delle cose che ho fatto, ma non la scelta professionale di fondo.

consiglio? nessuno: ognuno sa cosa è meglio per sè stesso. per me è stato meglio così, per un altro sarebbe stato meglio iscriversi ad ingegneria ( a titolo d'esempio) e fare musica a livello semiprofessionale o amatoriale in cambio di sbocchi professionali più promettenti sul piano della sicurezza economica.

ah no, un consiglio ce l'ho: qualunque scelta tu faccia, approfondisci l'inglese e almeno un'altra lingua (non dico l'arabo o il cinese, che sarebbero utilissime, ma sono impervie) e incomincia a ragionare sull'estero.

ps ho due allieve che studiano fisica. sono felici della loro scelta. cosa faranno? non lo so, potrebbero anche morire il giorno dopo la laurea, in quel caso avrebbero speso bene i propri anni coltivando una passione, che fa sempre bene.
l'iter di lavori precari, purtroppo, in italia non è quasi aggirabile (conosco solo laureati in ingegneria che trovano lavoro quasi subito dopo la laurea, il che è un buon motivo per studiare ingegneria ovviamente, ma non può essere l'unico criterio di scelta possibile) qualsiasi sia il percorso di studi scelto. capisco il pessimismo e lo scoramento di Fabio, ma allora cosa avrebbero dovuto fare i giovani alla fine degli anni '30? spararsi in bocca?

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2012, 6:40 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
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GTBL ha scritto:
Va detto che a fronte di uno solo che, tra quanti conosco, è passato dall'informatica all'astrofisica, ne conosco ben più d'uno che è passato dall'astrofisica all'informatica.

La fisica è il "liceo classico" della scienza. Chi è bravo si ricicla, non temere. Ma non fare scelte avventate. Personalmente, se potesi tornare indietro, non farei l'indirizzo astrofisica, ma fisica della materia, ma è solo una considerazione del tutto personale. Inoltre, se potessi tornare indietro, andrei subito definitivamente all'estero.


quoto in toto. ricicli compresi.
conosco anche una laureata in astronomia che adesso fa tutt'altro nel settore privato e non in una posizione fantastica - a che l'è servita la laurea? a conoscere. a me comunque non sembra poco, sarò romantico...

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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2012, 9:46 
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Quoto.
E io conosco una laureata in DAMS che non se ne e' fatta nulla, ma vuoi mettere che cultura si porta appresso.
Pero' ammetto che io invece la ragiono all'opposto: per me l'Astronomia era la passione 1, l'Informatica la passione 3. Ho scelto la prima delle "papabili", approccio opposto rispetto allo scegliere guidati dalle passioni.

Appunto sul passare dall'Astronomia all'Informatica: mmm....
Casomai l'opposto.
E lo dico da informatico astrofilo...

Io dall'estero me ne sono tornato il prima possibile. Non sono sicuro che sia la scelta giusta, quel che so e' che se parti, poi quando torni sei uno zero. Non e' un caso che i "cervelli" non vogliano/possano tornare. Il baronaggio e clientelarismo e' completamente pervasivo da noi.
Decenni di silenzio, ed ecco che gli approfittatori si sono approfittati, terzomondizzandoci.
Mi raccomando, continuiamo col silenzio.

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Telescopio e montatura: Meade ACF LXD 75 (SC 8'') - Riduttore: Baader Alan Gee Mark II (attualmente: Feq 1090, f5.4)

CCD Deep: Orion DSCI II (color ICX429AKL 752*582 8.6nm*8.3nm) - Guida: OAG tramite Meade DSI Pro
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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2012, 13:18 
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Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Si, in effetti sembra che facciamo a gara a scoraggiarlo.

Quoto Fabios e Yourockets:
alla fine conta anche la passione.
Ma deve comunque essere motivata e consapevole delle difficoltà.

Per la questione della fuga e del ritorno dei cervelli: a me fanno ridere tutti i politici che se ne occupano.
Nessuno che abbia mai fatto notare come in Italia, almeno nelle facoltà scientifiche, non ci siano corsi tenuti da docenti stranieri.
E se gli stranieri non vengono ad insegnare in Italia, ci sarà un motivo? Quando in qualsiasi università o ente di ricerca all'estero c'è uno staff più internazionale. Se non c'è modo di "attirare" i cervelli da fuori, per quale motivo dovrebbero ritornare quelli usciti?
Trovassero il problema, e avrebbero fermato la "fuga" di cervelli: per fermarla bisogna arrivare allo "scambio" di cervelli.

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Claudio

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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2012, 13:25 
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ford Prefect ha scritto:
Se non c'è modo di "attirare" i cervelli da fuori, per quale motivo dovrebbero ritornare quelli usciti?


Osservazione interessantissima!

Ah vero sembra che facciamo a gara. D'altra parte un mio caro amico e' entrato di ruolo all'Universita' di Bologna senza alcuna raccomandazione. No non vorrei scoraggiare, io ho agito cosi' perche' sono cosi' ed e' piu' che altro questo il senso del mio consiglio a DarkNebula: se sei passionale, segui la passione, se sei razionale, analizza per bene. Insomma la risposta e' dentro di te.
E pero'... :roll: :mrgreen:

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