1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 5 giugno 2012, 16:55 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23668
buongiorno a tutti,
questa lunga discussione ha certamente avuto qualche spunto di interesse anche se, come accennato anche da chris, non porta nessun elemento di novità in quanto esprime concetti già molte volte detti e ridetti.

tuttavia, oreste, non c'è nessun animo da placare in quanto, almeno fino al tuo intervento, gli animi erano rimasti molto tranquilli e non si era evidenziato nessun tono oltre le righe (ci fosse sfuggito ti prego di mostrarcelo), se ritieni che questa discussione non sia degna di un forum di astrofili ce ne faremo una ragione.
Ci teniamo, tuttavia, a ricordarti che accettando il regolamento hai accettato anche le modalità di "critica" e/o "suggerimenti" alla moderazione che, come ben saprai, sono gli MP e il pulsante di segnalazione "comunica allo staff!".

Premesso questo chiedo a tutti di tornare in topic e di evitare riferimenti ad aziende che fanno il loro lavoro e che certamente saranno ben liete di prendere in considerazione i consigli di chiunque se fatti sui canali giusti, che non sono certo ne' questo forum ne', tantomeno, questa discussione.

Tutto lo staff è a disposizione in MP per quasiasi chiarimento.

Ci tengo a ribadire che non sarà tollerato nessun altro OT.

lo staff di astrofili.org

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MessaggioInviato: martedì 5 giugno 2012, 18:56 
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Iscritto il: martedì 8 giugno 2010, 13:06
Messaggi: 1048
Località: Dorgali (Nu)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
@Xeno:
<<...Come puoi vedere la questione non è per funzionare bene deve costare. La questione è che per funzionare bene serve "know-how". La stessa cella, allo stesso costo può essere pessima o ottima a seconda se chi l'ha disegnata sapeva cosa fare (ma a dire il vero non è che si veda tanto in giro l'uso degli elementi finiti, eppure è lo stato dell'arte). ...>>

Tale competenza ingegneristica e di know- how ha un costo per l'azienda e quindi per il consumatore?
La progettazione potrebbe essere una ragione per far salire i costi.
Costando di più non per forza funziona meglio, ma non possiamo neppure affermare che un prodotto di costo più elevato della media sia un prodotto inutilmente sofisticato.

A parità di intelligenze e di onestà, un prodotto capace di andare incontro a maggiori esigenze richiede più lavoro, più qualità nella lavorazione e costa di più. Tu sceglieresti il Lightbridge o l'Obsession più costoso?
Prendiamo Lockwood: ha le competenze per farti uno specchio veloce più performante in alta risoluzione o più in stile "raccoglitore di luce per dettagli più estesi"... Lo dichiara e si aspetta che il cliente gli chiarisca ciò che vuole: i prezzi sono diversi.
Prezzi inutilmente più alti? Sì, ma solo per chi non fosse interessato all'alta risoluzione.
Torniamo al discorso delle esigenze del cliente e della chiarezza nell'offerta e nella domanda.

@xeno:
<<... a parole si può dire che A flette, B deforma, C fa il caffè...>>

Fatti, non parole, osservati da vari astrofili, riferendosi ai propri strumenti, causando:
- fastidi;
- talvolta danneggiamento della ripresa (anche per scollimazione).
- minor durata nel tempo.

Che tutti abbiano scarsa capacità di osservazione o sovrastimino gli effetti reali di certe pecche meccaniche?
Io ho avuto il tele scollimato e l'immagine inadeguata (quando ho tempo la posso tirar fuori). Vero che, per certe lieve scollimazioni, data la sfericità della figura ottica, non mi preoccupo troppo...ma mi è capitato di avere un fuoco irraggiungibile (Intes Micro 715).

Tu, all'opposto, per uscire dalle parole, puoi fare qualche nome di prodotto inutilmente costoso e sofisticato perchè mal progettato?

Riguardo all'analisi tramite elementi finiti, non ho le competenze per discuterne nè conosco i software che fanno calcoli attinenti ad essa.
Molto rudemente, comprendo qualitativamente che più dita metti sotto una fetta molle di torta e meno si deforma...se le dita sono flottanti i pesi si distribuiscono meglio, troppe dita aggiungono solo batteri a una fetta già sostenuta bene; lateralmente è bene mettere le dita sul piano del baricentro...se metti bene la mano puoi pure avvolgere la torta a mo' di cinghia, se no meglio due dita a 45°...fin qua ci arrivo (grazie alla torte :mrgreen: ) La mia perplessità è questa: se l'analisi mi dicesse che sotto bastano tre appoggi, ma per la conformazione delle mie dita fosse più semplice piazzarne 4...starei davvero sovraingegnerizzando o invece si tratterebbe di puro senso pratico?

Fuor di metafora, l'applicazione letterale di certi concetti, ai materiali (barre in leghe diverse, piattine varie, truss...) e alle macchine utensili effettivamente disponibili sul mercato, non necessariamente implica un risparmio rispetto a soluzioni diverse, magari superiori per qualità e non più pesanti rispetto a quelle teorizzate...

Xeno, mi spieghi chi è che sistemerebbe 40 cm newtoniani f/5 in equatoriale senza patemi d'animo e a basso costo? Tu?
Io mi fido della tua onestà e ascolterei la proposta...riservandomi di tirarti* giù dalla tua scaletta di 3 m per l'eventuale rimborso :wink:
*Con buone maniere naturalmente...
Cordialmente,
Pietro


Ultima modifica di PietroMasuri il martedì 5 giugno 2012, 21:44, modificato 4 volte in totale.

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MessaggioInviato: martedì 5 giugno 2012, 19:56 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Renato C ha scritto:
Per restare in tema con il titolo del thread non resta che tagliare la testa al toro.
Date queste tre immagini, Giove, Saturno, Luna, indicare, sulla base della loro qualità, diametro, tipo e sopratutto qualità del telescopio usato per le riprese.
http://img502.imageshack.us/img502/4334/giove2.jpg
http://img407.imageshack.us/img407/6422/saturnou.jpg
http://img26.imageshack.us/img26/9177/copernico.jpg

(dopo nel caso fornirò io i dati) :wink:


Renato.
Quella di postare immagini per verificare un'approssimativa qualità del telescopio, mi sembra un'ottima idea.
Ovviamente, come scritto diverse volte, quando si ottiene un'eccellente immagine tanti fattori devono collimare (scusatemi il gioco di parole) ed il seeing è senza dubbio uno dei più importanti. Ma, come detto, è ovvio che quando siamo di fronte ad una bellissima immagine...tutto sia andato piuttosto bene.
Direi che senza dubbio quelle immagini siano fantastiche! Soprattutto quelle dei pianeti.
Quella di Giove era la più bella in risoluzione che io avessi mai visto. Conoscendo bene l'astroimager so che quell'ottica era davvero buona nonostante non sia di grande diametro.
Non so, Renato, perchè tu abbia proposto (pensavi davvero che quelle immagini non le riconoscevo?) quello che era il miglior Giove del 2005 di Damian Peach fatto con il suo mitico C9 1/4. Lo stesso per il Saturno del 13 di Gennaio del 2005 eseguito però da Barbados!
Quella di Copernico davvero non posso aver idea a chi appartenga.
Volevo infatti dirti, Renato, che da un'immagine, a meno che sia incredibilmente risolta, è difficilissimo capire il diametro...figurati una configurazione.
Sarebbe interessante proporre immagini dando almeno il diametro di riferimento.
Quel Copernico infatti, così come lo proponi, non ha nulla di grandioso a meno che sia stato ripreso con un 10cm di diametro.
E' quindi importante valutare un'immagine che sia davvero ottimamente riuscita così da escludere almeno fattori tipo seeing, trasparenza, ecc.
Una volta conosciuto anche il diametro...allora possiamo giudicare almeno anche la compatibile qualità dello strumento.
Raf

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
"L'agitazione atmosferica è il limite alla
risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
aspettiamo l'onda giusta" (Raf)


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MessaggioInviato: martedì 5 giugno 2012, 20:18 
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Iscritto il: venerdì 4 dicembre 2009, 22:36
Messaggi: 2781
Località: Rovigo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao,
dico la mia restando sul titolo del topic ,premetto che non mi interessa stare dalla parte di tizio o di caio o pro o contro quella azienda piuttosto di quell'altra non me ne può fregare di meno....
quello che scriverò è banalmente ciò che ho capito (magari poco o niente) in questi anni.
alla domanda: si possono fare immagini hires con un tele di legno con una buona ottica?la risposta è si bestemmiando
alla domanda: si possono fare immagini hires con un tele di massmarcket? la risposta è si bestemmindo un pochino
alla domanda: si possono fare immagini hires con una meccanica/ottica pressochè perfetta? la risposta è si senza bestemmiare
come vedete la risposta è affermativa in tutti i 3 casi ,la differenza sta nella rosicatura del fegato.
il mio precedente 40 con il tubo in lamiera in acciaio fletteva alla grande ma le immagini che ho fatto giudicatele voi,certo bastavano 20° di cielo e la collimazione andava a farsi benedire.
venendo al c14 che ho avuto credo basti e avanzi x fare hires ad alti livelli ,se io l'ho venduto è solo perchè avevo dei seri problemi di appannamento della lastra abitando in piena pianura padana ,quando andava bene(molto raramente)dovevo spannarla almeno 2 volte x sessione,il passaggio ad un 16'' a stato solo perchè ''visto che c'ero.....'' ed anche perchè budget me lo permetteva.
sul discorso diffraction limited ,parliamone......
ho capito ,e questo davvero, che i test sono fortemente interpretabili,pertanto il 1/4 lambda che viene garantito non da garanzie sul ''come'' venga testato, tradotto, in quale zona della specchiio sia stato letto tale valore.
lasciando la libertà a tutti di spendere i propri soldi a piacimento resta scontata (mi chiedo perchè l'abbia scritto :roll: ) non vedo la necessità/beneficio di investire cifre a 4 zeri x un tele di aperture da 14/16'' ,o inferiori, votati alle riprese hires .
tenendo fede alle mie precedenti teorie valuto i fatti e non le opinioni , quando vedrò dei pianeti ripresi con questi tele ultrahitech da 10/12/14/16'' che risolveranno meglio di tele commerciali di pari diametro sarò io il primo a fare un passo indietro ,sino ad allora mi baso su dati oggettivi.
sempre su dati oggettivi......guardatevi le immagini di Gasparri di Marte di quest'ultima opposizione,conosciamo la storia del suo C14 ed io l'ho pure smontato e credetemi quando vi dico che è pressochè assurdo che un simile tubo abbia prodotto tali immagini .
questo deve far meditare....
adesso ci sarà che mi dirà: ma allora perchè tu hai preso un tubo in carbonio che hai rinforzato e adottato tutti gli accorgimenti x avere un ottima meccanica? risposta:semplice,voglio bestemmiare poco :mrgreen:
ciao
Marco

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http://www.marcoguidihires.com

Dobson 20'' f/4 Autocostruito con ottiche Zen motorizzato ServoCAT/Argonavis GOTO
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APOD 26/11/2014 http://apod.nasa.gov/apod/ap141126.html


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MessaggioInviato: martedì 5 giugno 2012, 20:28 
Ciao Raf, certo sapevo che avreste, tu e gli altri, riconosciuto le immagini. Da esperti astrofotografi conoscete a menadito i lavori gli uni degli altri. Le prime due immagini, Giove e Saturno, sono infatti, come hai detto, di Damian Peach. La terza è invece di
http://astroaries.blogspot.it/2011/11/c ... arlow.html
Non ho scelto le immagini migliori, anche se quelle di Damian lo sono, ma solo le prime che mi sono capitate fra le mani nella prima pagina di una semplicissima ricerca su google. Tutte e tre le immagini sono state riprese, come giustamente hai detto, con un C9 1/4. Siccome il C14 è al centro di questa e di altre discussioni ed è ritenuto da qualcuno un telescopio di mediocre qualità, incapace di sfoderare immagini all'altezza di telescopi ben più sofisticati e di maggiore qualità, mi è sembrato anche banale, ma significativo, ricordare che con telescopi ancora più piccoli e più "mediocri" come un umile C 9,25 o un C11 si possano ottenere immagini strabilianti, e a costi decisamente ridotti.
Purtroppo non ho ancora trovato immagini riprese da questi sofisticati telescopi di cui si parla (di qualsiasi marca siano) in modo da poterle confrontare con quelle dei C9, C11, C14 e corrispondenti SC Meade.


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MessaggioInviato: martedì 5 giugno 2012, 20:58 
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Ciao Renato...
E' stato facile perchè spesso alcune immagini di Damian erano da prendere come riferimento ed in alcuni casi lo sono ancora! Il Giove infatti lo era! Poi ricordavo anche i Saturno da Barbados...spettacolari.
I C9 1/4 sono tele a mio avviso ben riusciti. Ricordo i Marte di Gasparri....ma non solo! Ci sono in giro anche riprese lunari che pensavo fossero effettuate con almeno12" di diametro...23cm da sfruttare egregiamente per le riprese hi-res. All'estero c'è un ragazzo che ottiene immagini mozzafiato. Ecco approposito. Sarebbe interessante fare dei seri confronti fra ottime immagini di un C 9 1/4 e telescopi nati esclusivamente per l'hi-res di diametro simile. Magari cercando si trova qualcosa.
Per quanto riguarda gli altri telescopi.....quali telescopi :mrgreen: ?
Qualcosa dei Mewlon Takahashi la puoi trovare senz'altro sia da 210 che 250 di diametro.
Anche gli AP sono stati ben sfruttati. Le migliori immagini provengono da Alan Friedman ( http://avertedimagination.com/best_1.htm) tuttavia lui possiede un 10" e quindi un pò più grande dei 23,5cm dello SC.
Ma se guardi in giro ne trovi tante davvero.

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MessaggioInviato: mercoledì 6 giugno 2012, 15:30 
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Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
xchris ha scritto:
Questa discussione è stata già presentata più volte sotto forma diversa e ha uno scopo ben preciso


Da un po' di tempo a questa parte sono state presentate tutta una serie di argomentazioni "contro", in particolare, un telescopio (il C14) dal quale (mi pare) sono invece uscite al momento le migliori immagini in circolazione. Si è detto che il risultato sarebbe dovuto alla elaborazione, si è parlato di tubi che flettono, celle inadeguate, fori passanti non perfettamente allineati manopole di plastica scadente, ecc. ecc.

Visti i risultati mi sembra che queste critiche siano ingenerose. Esprimere il pensiero che, proprio visti i risultati, probabilmente proprio quel telescopio ha centrato il giusto livello di ingegnerizzazione, potrà anche non piacere a qualcuno, però rientra nel diritto di esprimere la propria opinione (non a caso ho citato la costituzione).

Tutto ciò che qua è stato detto è impeccabile (eventualmente cerca altrove).

x Pietro. Avere sufficiente know-how certo che costa, ma essere allo stato dell'arte è anche dovuto (che cosa penseresti se qualcuno si mettesse a costruire auto senza usare metodi allineati con lo stato attuale dell'arte perché costano?). Oltre a questo, in realtà, non è nemmeno vero che usare metodi avanzati costa: spesso e volentieri un migliore progetto comporta un sistema ottimizzato e di costo inferiore. Ora sono in viaggio, ma ti farò vedere come sia possibile calcolare le deformazioni del tubo ottico in breve tempo. Affermare aprioristicamente che un telescopio che costa 3000 euro non può non flettere, cedere, deformarsi ecc ecc (questo è il messaggio che è passato) è fare di tutta l'erba un fascio. Se flette e si deforma magari è perché non è stato progettato con metodi allo stato dell'arte, non perché costa poco.
Tornado al punto, siamo da un po' di tempo bombardati dal messaggio "dimenticate le immagini che vedete perché il C14 è una schifezza". Mi sembra francamente esagerato e trovo ancora più inaccettabile quando il fatto stesso di opporsi a questa idea viene considerato "un attacco".


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MessaggioInviato: mercoledì 6 giugno 2012, 15:34 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Raf da NON astroimager mi permetto di dire anche la mia.

La faccio breve perchè sono col cell. e scrivere tanto risulta troppo lento.

Il mio quesito a fronte del titolo e' :

Quanto è importante l'immagine per valutare lo strumento MA quanto l'autore può alterare questo fattore?

Ripeto NON sono un astrofotografo ma l'occhio in quel pertugio lo metto da un pò di anni ( in realtà preferirei meno :mrgreen: ) ed evitando di intavolare tristi e sterili zuffe tra i sostenitori, premetto il termine GIUDIZIO PERSONALE così stiamo tranquilli :mrgreen:

Tutto questo per dire velocemente che anche il buon Damiano ( la perseca ) PEACH esaspera le sue immagini facendo esaltare particolari che nella realtà NON sono così perciò la definirei un pò una Outseider Art :wink: e NON elaborazione astronomica :roll:

Se l'elemento comparativo diventa un'immagine elaborata, cosa che leggo spesso fare, a discapito dell'immagine in visione diretta dobbiamo ( o devete ) mantenere la coerenza di valutare lo strumento con una scala immaginaria di qualità e NON riferita alle prestazioni che da nella realtà.

Non credete che la delusione proveniente dall'osservare in un telescopio è frutto proprio di questa " pesante " elaborazione delle immagine che sfiorano l'inesistente e che poi nella realtà visuale non vedremo mai?

Sapete quante persone astroimager ( o surrogati :mrgreen: ) hanno messo l'occhio nel telescopio e mi dicevano, tutto qui?
Non credete che tutte queste immagini stanno creando una 4a dimensione che NON esiste nella realtà?

Ovviamente tutto e discutibile e tutto è opinabile per favore però non mi rispondete con formule e formulette perchè non sono ne un matematico ne un ingegnere e come dice il grande Luciano De Crescenzo " spiegate la filosofia con parole povere..."

Ciao

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TMB 1.8X- AP Barcon 2.7X -BINO Mark V

Stazione Meteo Davis Vantage Pro 2 US ver.
Osservatorio Astronomico Caserta Conte Dracula

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MessaggioInviato: mercoledì 6 giugno 2012, 19:42 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Conte!
Hai fatto una giusta riflessione e soprattutto giustamente suffragata dall'umile incipit che non sei un astroimager. Proprio per questo cercherò di essere il più preciso possibile.
Innanzi tutto, come forse avrai letto (l'ho puntualizzato moltissime volte), ho parlato di "onestà". E' ovvio che è IMPOSSIBILE valutare un telescopio da un'immagine contraffatta o falsa che sia. Che senso avrebbe? Un pò come se nel visuale (e qui entriamo nel tuo campo) un astrofila bugiardo incomincia a descrivere cose che in realtà non vede: la cassini stampata con la percezione del minimo di Encke...quando si percepiva lievemente solo la primaria divisione. Quindi, come vedi, il problema è sempre lo stesso. Ci vuole onestà ed umiltà in ogni cosa...non solo nell'astronomia.

Fatto questo preambolo ti dirò una cosa fondamentale: nessuna immagine, e dico nessuna, sia essa di deep sky o hi-res...può essere paragonata all'esperienza diretta visiva dentro un oculare. Può essere che in eccezionali serate e con grandi diametri davvero tu possa vedere gli oggetti come poi li vedi pubblicati in internet. Qui sia tu, Mauro e gli altri visualisti potete darmi conforto. Sono poche quelle serate con un 25" che si può ammirare Giove (per esempio) simile a come viene restituito in un'immagine. E questo per ovvi motivi legati ai frames, sensibilità, ecc. Ed è per questo vero motivo che i grandi dobson stanno entrando sempre di più nel mercato...mercato già molto presente in America. Perchè è SOLO con dei grandi diametri che si può avvicinarsi a ciò che si vede nelle immagini. Pensa per esempio ad M51 o qualsiasi altro oggetto di Deep sky. Chi è quel pazzo fra di noi (tutti) che può affermare con la massima certezza che all'oculare del suo telescopio ha visto la galassia come in una delle immagini di Robert Gendler (per fare un esempio perchè ci sono decine di astroimagers di deep sky eccezionali)? Ancora...chi ha visto la testa di cavallo come in un'immagine dello stesso autore di prima?
Quello che è successo ai tuoi amici è quello che succede sempre ai neofiti. a coloro che si aspettano di vedere attraverso un oculare una visione come qualsiasi (e non solo fantastica) immagine planetaria, lunare, solare o deep che sia. Anzi nel deep è ancora peggio data la bassa luminosità degli oggetti da riprendere.
Quindi, Conte, non si tratta di metodologia, di bravura o altro.
Tuttavia all'inizio del thread avevo ben spiegato che la valutazione dev'essere sempre effettuata partendo da alcuni elementi base ed uno di questi era proprio l'"onestà" elaborativa...anche perchè in caso contrario sarebbe molto difficile valutare certe difformità meccaniche o ottiche che siano.
Formulette non le ho fatte...spero di essere stato semplice e preciso Conte :D
Raf

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MessaggioInviato: giovedì 7 giugno 2012, 19:27 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
Quante domande! Ci sarebbe molto da dire sulla differenza fra la struttura Obsession e quella GSO, o sul perché in visuale non si vedono gli stessi dettagli che in foto, o ancora sulla proporzione che esiste fra una immagine grezza e una elaborata (non si inventano dettagli se non ci sono già).
___
Come anticipato per il momento mi limito a fare alcune considerazioni sulla discussa questione dei tubi che flettono (torcono si deformano si spappolano e chi più ne ha più ne metta!).

Passando dalle parole ai numeri ecco un esempio. Un tubo di alluminio "tipo C14", diametro 380 mm e spessore 1 mm (si badi bene 1 mm di spessore del tubo!). Fondo del tubo fatto con una piastra piatta di alluminio sempre di spessore 1 mm. Al centro un fuocheggiatore rigido che ho prolungato di 30 cm. Alla fine de fuocheggiatore c'è un carico di 2 kg (insomma 2 kg applicati a 30 cm di distanza).

Mumble mumble... ecco il responso degli elementi finiti. Flessione alla estremità del fuocheggiatore pari a 10 mm.
http://i46.tinypic.com/2isy1js.jpg
Ah: Ecco il tubo che flette! Già il tubo flette ma perché? E' lo spessore del tubo che è insufficiente, è il materiale o che altro?

Ma se si osserva bene, si potrà vedere che la zona che si deforma non è il tubo, ma la parete di fondo. Era quasi ovvio, ma una semplice analisi con gli elementi finiti (ci ho messo mezzora per tutte quelle presentate qua) ci dà un'idea molto precisa del perché, e quindi anche che cosa fare per intervenire.
Per prima cosa si deve osservare che, poiché il tubo cilindrico non si deforma, è alquanto inutile intervenire su quello. Certo che nel dubbio si potrebbe anche aumentare lo spessore del tubo cilindrico tanto male non fa... e invece fa male perché aumenta il peso del telescopio senza ridurre le deformazioni (sarebbe il classico esempio di over engineering). E' chiaro che si deve rinforzare la parte che si deforma di più ed è altrettanto chiaro che con un quadro come quello che emerge dalla analisi precedente si ha un'ottima guida sul che cosa fare.

Ok. Raddoppiamo lo spessore della culatta e passiamo a 2 mm, sempre di alluminio (qualcuno si prenda la briga di conteggiare il peso).
http://i46.tinypic.com/34jc182.jpg
Ora la deformazione massima scende a 1.35 mm. Però... solo un mm extra di spessore e la deformazione 10 volte minore! (8 volte per la precisione come ben sanno gli studenti ai primi anni di corsi di calcolo strutturale).

Ma andiamo avanti. 1.35 mm è buono o cattivo? Già... qua si apre un altro problema: quale è il valore di deformazione accettabile? Beh... si tratta di tradurre questo in uno spostamento sul piano focale, verificare il degrado ottico dell'immagine (magari con ATMOS) ed eventualmente se l'immagine esce dalla parte sensibile del sensore. Facciamo che abbiamo fatto questa valutazione e che 1.35 siano ancora troppi.

Bon... aumentiamo lo spessore del fondo a 5 mm (certo che cominciano a essere un bel po'... a quanto peso siamo?... beh ancora marginale rispetto allo specchio). Con 5 mm di culatta la deformazione diventa 0.13 mm!
http://i50.tinypic.com/2a6vvuv.jpg

Forse c'è da essere soddisfatti, ma mettiamo che lo spessore fosse 10 mm (è un bel po' però). ecco che la flessione del tubo scende ancora a 32 micro metri!
http://i47.tinypic.com/10yjbrm.jpg

Ora, se decidessimo di fermarci qua dovremmo scegliere fra lo spessore 5 mm con 0.13 mm di flessione o lo spessore 10 mm con 0.032 mm di spessore. A una prima lettura il secondo "è meglio del primo". Ma attenzione, anche qua non è detto perchè il secondo pesa il doppio del primo. Quindi la soluzione con il giusto livello di ingenerizzazione non è detto che sia la seconda. Andrebbero fatte delle valutazioni sull'effetto delle due flessioni (con ATMOS e compagnia bella).

Ma noi non ci accontentiamo e pensa che ti ripensa ecco che si accende la lampadina: una geometria della culatta che sia rigida come quella di 10 mm di spessore ma che pesi come quella di 5 mm. Come fare? Beh... ci sono tanti metodi. Eccone uno: La culatta ha due nervature di 20x10 mm ed è spessa solo 3 mm. Deformazione finale 43 micro metri e volume di allumino circa lo stesso di quella da 5 mm. Abbiamo ottenuto entrambi i vantaggi.
http://i49.tinypic.com/33vdhnb.jpg

Ora andrebbero fatte delle considerazioni tecnologiche: fare una culatta con nervature potrebbe essere più complesso e costoso nel caso fosse, per esempio, ottenuta in piccoli lotti lavorata a macchina utensile (il costo orario di una macchina che scava la culatta lasciando le nervature non è trascurabile, e poi andrebbe aggiunto il costo di una finitura successiva per elimianre le tracce dell'utensile).
Però, nel caso in cui la produzione sia in lotti molto numerosi la culatta può essere prodotta per fusione. In questo caso la geometri più complessa costa come quella piatta. Ecco allora che vengono fuori i famosi effetti di scala dell'industria che consento di ridurre i costi anche nella fase di manifattura).

Si potrebbe fare la culatta in un altro materiale, per esempio Titanio? Certo, ma se 43 micrometri di deformazione sono sufficienti, quella in Titanio potrebbe essere molto più costosa (ovviamente ci potrebbe stare che qualcuno sia felice di averla in Titanio, ma non funzionerebbe meglio).

Come è fatta la culatta di un C14? Ho trovato questo sito dove si può vedere il tubo smontato. Ha 6 razze. Voi vedere che chi ha progettato il C14 ha fatto un qualche ragionamento di questo tipo? Tra l'altro si può vedere che anche lo specchio primario ha razze e segue la stessa filosofia. Fare uno specchio che non abbia spessore uniforme richiede uno stampo per lo sbozzo, ma è l'unico modo per ottenere uno specchio che sia rigido e leggero allo stesso tempo. E infatti il C14 pesa solo 22 kg. che siano venuti fuori per caso o che fosse uno dei requisiti del progetto?

http://www.tamanti.it/Tips/C14MOD.htm


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