1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 11:11 
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contedracula ha scritto:
davidem27 ha scritto:
:shock: :shock: :shock: :shock:


Cos'è un libro :?:


QUOTO soprattutto il quarto punto! :wink:

Ciao


E' veroooooooo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Raf

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
"L'agitazione atmosferica è il limite alla
risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 11:25 
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PietroMasuri ha scritto:
A mio avviso la perfezione non può essere definita in modo decontestualizzato, parlando di meccanica e di ottica come due cose scollegate e, soprattutto, scollegando il discorso dalle esigenze dell'astrofilo.

In una famosa discussione scritta da Galileo (mi pare nel Dialogo sopra i massimi sistemi) sulla perfezione della forma sferica (senza macchie o altre "imperfezioni" viste col cannocchiale ),
il pisano obietta:
- PERFETTA PER COSA? ...e chiarisce che :
- le forme squadrate sono perfette per costruire case;
- quelle tonde sono perfette per rotolare.

Ovvero uno strumento lo si giudica in base alle funzioni richieste e queste le definisce direttamente l'acquirente (se ne è capace).

Perfetto è ciò che è completo, senza che gli manchi niente per le funzioni che deve svolgere.

Il tubo lo vuoi collimare una sola volta durante la nottata e non vuoi che fletta?
Bene, se il tuo telescopio fa questo è perfetto.
Se devi collimarlo nuovamente, non per problemi termici, ma solo perchè è in una posizione diversa, il tuo telescopio è imperfetto.

A te invece piace collimare più volte in un'ora e magari ti ci diverti pure? Il telescopio tenuto sul lamierino stavolta è perfetto.

Vuoi che l'ottica funzioni bene a 50x per pollice e il tuo specchio lo fa? Perfetto.
Ti va bene 35x e lo fa? Perfetto così.

Sotto- o sovra-ingegnerizzato sono termini relativi.
La Yamaha di Lorenzo per i miei scopi è sovraingegnerizzata, per lui no.

Va poi detto che la crescita del diametro (con cui crescerebbe la risoluzione) implica una crescita della struttura meccanica e della sua robustezza, a cui si può rinunciare solo rinunciando a ottime prestazioni nelle più varie condizioni.

Se non voglio cambiare macchina e ci devo trasportare il tele ma oltre 30 cm non ho spazio, posso pure cercare la perfezione ottica.
Se mi piace un rifrattore 66 mm tascabile, me lo cerco perfetto.

Tutto PERFETTO :mrgreen: Quoto al 100% !!!!!

PietroMasuri ha scritto:
Quindi un'immagine da 10 e lode (per il diametro del tele) può essere ottenuta sempre e solo da ottiche perfette;
a particolari condizioni, con qualche grattacapo o con rottura dei ...., la meccanica può essere mediocre;
con maggiore tranquillità per godersi le riprese, la meccanica dev'essere perfetta.
Per questa ragione probabilmente esistono Takahashi, Northek, Marcon, Officina Stellare...e per questa ragione non escludo che in futuro, cercando migliori funzionalità, mi rivolga a loro.

Sono d'accordo in parte su tutta l'affermazione. Per ottenere un'immagine da 10 e lode non occorre la perfezione assoluta. Perchè questa è limitata dalla diffrazione. D'accordo sulle particolari condizioni. Diciamo che 10 e lode in assoluto...allora si hai ragione. Ma una bellissima immagine spesso proviene da ottica ottima si, ma non penso perfetta.
Sul discorso marche di telescopi, a mio avviso occorre anche qui capire le funzioni richieste, come ben hai scritto tu sopra. Per le riprese in generale, anche quelle deep, direi che è importante valutare anche i risultati.
La cavia, come è successo con me, per la Chameleon l'ho fatta volentieri. E sono contento di aver visto giusto. Ma in quel caso la spesa era davvero limitata (320 euro al cambio in tutto circa) e soprattutto i suoi valori meccanici/elettronici sulla carta erano difficilmente contestabili.
Raf

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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 12:53 
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Iscritto il: martedì 8 giugno 2010, 13:06
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
xenomorfo ha scritto:
Hai dimenticato di dire che il telescopio B ha anche la varicella.
Ne ero consapevole, non l'ho dimenticato, ma non volevo calcare la mano :mrgreen: Vernice che salta dal tubo, dentro e fuori...e lenti sporcate dalle pustole di varicella distaccatesi :!:

xenomorfo ha scritto:
Prevedere la deformazione di corpi sollecitati è un problema che è stato risolto da un paio di secoli (forse più) e progettare un oggetto che sia "ottimizzato" per le deformazioni è un problema molto frequente e risolto.
xenomorfo ha scritto:
Mai avuto un telescopio che sia "imperfetto" in questo senso (*). Una volta collimato resta collimato e perché questo succeda è sufficiente che sia fatto secondo alcune regole. E' una questione di sapere come deve essere fatto più che di costo.
Pienamente d'accordo...ma in giro ci sono telescopi diversi dai tuoi. Astroimager come Alessandro Bianconi collimano con la stella più vicina al pianeta...e ripetono la collimazione se il tele verrà puntato in altre direzioni...Lui infatti era un po' seccato per la faccenda. Altri fanno come lui. Dunque vari telescopi sono più imperfetti dei tuoi. Con un diametro importante, specie se tenuto in montatura equatoriale, credo ci sia anche un problema di LEGITTIMO costo per fare le cose per bene.

RETTIFICO: Alessandro mi informa per sms che lui controlla soltanto, ma non ha bisogno di modificare, la collimazione, rimanendo perfetta da 4 mesi. Evidentemente ho malcompreso un nostro vecchio dialogo, proprio relativo a ciò che avrebbe voluto migliorare per avere un tele senza compromessi, e me ne scuso. Rimane il fatto che tale stabilità di collimazione non è di certo la regola.

CONTRORETTIFICA: io avevo capito che il suo tele non teneva la collimazione e avevo capito bene.
Riferimento: viewtopic.php?f=16&t=68796&start=100
Parole di Ale:
<<... Il fatto di avere un C14 il cui spostamento di 30-40° comporta una leggera inclinazione dello specchio e quindi variazione della collimazione mi fa pensare che l'ottica di cui dispongo non è caratterizzata da una costruzione meccanica degna di nota. >>
Ma evidentemente non risulta più come allora e per correttezza ho riportato il suo attuale punto di vista.
:D AGGIORNAMENTO:DA QUANDO USA IL BLOCCO DELLO SPECCHIO non ha più problemi di collimazione.

xenomorfo ha scritto:
In conclusione il quadro che fai per il telescopio "B" presuppone che chi fa il telescopio B non sappia come calcolare le deformazioni del tubo o come progettare le celle.
No, presuppone solo che qualcuno venda strumenti non buoni, con una buona campagna pubblicitaria, magari anche onestamente (chiarendo limiti e compromessi). Comunque la mia era una semplice ipotesi, non irrealistica, per chiarire il concetto di perfezione in relazione all'immagine ottenuta...Il senso generale del discorso, al di là dell'esempio particolare, è questo: il fatto che due telescopi diversissimi ottengano due immagini eccellenti non implica che entrambi siano ugualmente buoni ma che:
-le ottiche siano parimenti eccellenti;
-le meccaniche di entrambi in quelle singole occasioni abbiano performato bene;
-le due meccaniche potrebbero però essere diversissime (come nell'esempio): una può essere realizzata con materiali, progettazione e realizzazione migliori, rendendo il telescopio più performante nella generalità delle condizioni e con meno seccature per l'utilizzatore, oltre che costituire un prodotto più durevole e robusto anche in caso di sollecitazioni termiche, climatiche e meccaniche più gravose.
Perciò, quanto conta l'immagine per valutare un tele per l'Hires? Molto per valutare l'ottica, ma solo un po' per la meccanica. Senza la qualità di quest'ultima, aumentano i fastidi e diminuisce il tempo passato ad osservare (bene) e a riprendere.
Ciao,
Pietro


Ultima modifica di PietroMasuri il lunedì 4 giugno 2012, 19:42, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 17:44 
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In sostanza vuoi dire che un telescopio, se non costa almeno 10.000 euro per forza o non tiene la collimazione o ha il tubo che flette o ha entrambi i difetti?

E mi potresti chiarire che cosa intendi per meccaniche che "hanno performato bene in quella occasione"? Fammi capire: in quali condizioni e perché na meccanica scadente "performa" bene e in quali altre occasioni no?
Comunque sia, a maggior ragione le meccaniche che invece "performano" bene su base regolare dovrebbero essere avvantaggiate nel produrre immagini migliori.
Mi sembra che stiamo ragionando su congetture: una volta si dice che le immagini sono buone perché c'è la elaborazione. Faccio notare che pari elaborazione potrebbe essere applicata anche ad altre immagini grezze che se fossero migliori produrrebbero un risultato ancora migliore. Messa da parte questa obiezione ne arriva un'altra secondo la quale il telescopio funzionerebbe solo occasionalmente. Allora ti chiedo: sei sicuro che quei telescopi - di cui ormai hai fatto il nome - funzionano male eccetto "in quelle occasioni"?


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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 18:04 
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PietroMasuri ha scritto:

No, presuppone solo che qualcuno venda strumenti non buoni, con una buona campagna pubblicitaria, magari anche onestamente (chiarendo limiti e compromessi). Comunque la mia era una semplice ipotesi, non irrealistica, per chiarire il concetto di perfezione in relazione all'immagine ottenuta...Il senso generale del discorso, al di là dell'esempio particolare, è questo: il fatto che due telescopi diversissimi ottengano due immagini eccellenti non implica che entrambi siano ugualmente buoni ma che:
-le ottiche siano parimenti eccellenti;
-le meccaniche di entrambi in quelle singole occasioni abbiano performato bene;
-le due meccaniche potrebbero però essere diversissime (come nell'esempio): una può essere realizzata con materiali, progettazione e realizzazione migliori, rendendo il telescopio più performante nella generalità delle condizioni e con meno seccature per l'utilizzatore, oltre che costituire un prodotto più durevole e robusto anche in caso di sollecitazioni termiche, climatiche e meccaniche più gravose.
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Ciao,
Pietro


Hai dimenticato il fattore X o come lo chiamano in TV l' X-Factor LA SERIE RIUSCITA ! :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Oggi va tanto di moda al punto che ne era infettato anche una persona che tanto decantava il sul LX200 14" dicendomi di non comprane uno io perchè non avrei ottenuto gli stessi risultati il suo era " ben riuscito "

Ma sti telescopi so Panettoni???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
C'è quello " cresciuto " e quello abortito! ahahahah

Ciao

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41°03'50" N 14°20'40" E
Observatory SetUp
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TMB 152 F/15 - C14HD Edge - Takahashi FS128
Intes Micro MN78- Vixen FL102S
Bino FUJINON 25X150 MT-SX
AstroPhysics AP1600 GTOCP3


Carl Zeiss Jena SET-Pentax SMC Ortho
TMB SuperMONO SET Zeiss ZAO ABBE II doppio SET
Barlow Zeiss ABBE - TeleVue BigBarlow
TMB 1.8X- AP Barcon 2.7X -BINO Mark V

Stazione Meteo Davis Vantage Pro 2 US ver.
Osservatorio Astronomico Caserta Conte Dracula

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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 20:29 
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PietroMasuri ha scritto:
Pienamente d'accordo...ma in giro ci sono telescopi diversi dai tuoi. Astroimager come Alessandro Bianconi collimano con la stella più vicina al pianeta...e ripetono la collimazione se il tele verrà puntato in altre direzioni...Lui infatti era un po' seccato per la faccenda. Altri fanno come lui. Dunque vari telescopi sono più imperfetti dei tuoi. Con un diametro importante, specie se tenuto in montatura equatoriale, credo ci sia anche un problema di LEGITTIMO costo per fare le cose per bene.

RETTIFICO: Alessandro mi informa per sms che lui controlla soltanto, ma non ha bisogno di modificare, la collimazione, rimanendo perfetta da 4 mesi. Evidentemente ho malcompreso un nostro vecchio dialogo, proprio relativo a ciò che avrebbe voluto migliorare per avere un tele senza compromessi, e me ne scuso. Rimane il fatto che tale stabilità di collimazione non è di certo la regola.

CONTRORETTIFICA: io avevo capito che il suo tele non teneva la collimazione e avevo capito bene.
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Parole di Ale:
<<... Il fatto di avere un C14 il cui spostamento di 30-40° comporta una leggera inclinazione dello specchio e quindi variazione della collimazione mi fa pensare che l'ottica di cui dispongo non è caratterizzata da una costruzione meccanica degna di nota. >>
Ma evidentemente non risulta più come allora e per correttezza ho riportato il suo attuale punto di vista.
:D AGGIORNAMENTO:DA QUANDO USA IL BLOCCO DELLO SPECCHIO non ha più problemi di collimazione.



Comunque settimana scorsa eravamo a cena io e Ale a Roma e si discuteva proprio di questo argomento poichè sapete bene le mie perplessità sulla meccanica Celestron e nello specifico della collimazione, io nutrivo seri dubbi sulla validità del teflon usato nelle Knobs di Bob mentre Alessandro mi raccontava che i vecchi problemi di MICRO perdita della collimazione sono stati risolti tenendo sempre chiuse le manopole del blocco del primario e che questa soluzione oramai la applica da 3/4 mesi.

Questa prova non l'ho fatta perchè il mio C14HD e riposto nella sua bella sacca di Nylon :mrgreen: ma da come Ale descriveva il risultato credo sia una soluzione valida.

Ciao

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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 20:43 
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PietroMasuri ha scritto:

Pienamente d'accordo...ma in giro ci sono telescopi diversi dai tuoi. Astroimager come Alessandro Bianconi collimano con la stella più vicina al pianeta...e ripetono la collimazione se il tele verrà puntato in altre direzioni...Lui infatti era un po' seccato per la faccenda. Altri fanno come lui. Dunque vari telescopi sono più imperfetti dei tuoi. Con un diametro importante, specie se tenuto in montatura equatoriale, credo ci sia anche un problema di LEGITTIMO costo per fare le cose per bene.

RETTIFICO: Alessandro mi informa per sms che lui controlla soltanto, ma non ha bisogno di modificare, la collimazione, rimanendo perfetta da 4 mesi. Evidentemente ho malcompreso un nostro vecchio dialogo, proprio relativo a ciò che avrebbe voluto migliorare per avere un tele senza compromessi, e me ne scuso. Rimane il fatto che tale stabilità di collimazione non è di certo la regola.

CONTRORETTIFICA: io avevo capito che il suo tele non teneva la collimazione e avevo capito bene.
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<<... Il fatto di avere un C14 il cui spostamento di 30-40° comporta una leggera inclinazione dello specchio e quindi variazione della collimazione mi fa pensare che l'ottica di cui dispongo non è caratterizzata da una costruzione meccanica degna di nota. >>
Ma evidentemente non risulta più come allora e per correttezza ho riportato il suo attuale punto di vista.

Pietro ti stavo rispondendo prima quando non c'erano le rettifiche...lo faccio comunque.
Anch'io collimo su una stella vicina a ciò che devo riprendere maggiormente...o almeno facevo così. Infatti ho notato che la collimazione rimane perfetta per tutta la sessione...non solo. Nelle due ultime, per farti un esempio, sessioni non ho toccato le vitine :shock: :shock: :shock: E credimi che sono stupito più di te che stai leggendo. La strada che faccio per salire lassù è la peggiore che voi possiate immaginare e già sapete infatti i problemi meccanici che ho anche avuto all'auto per arrivare a destinazione. Tanto è che le Bob's Knobbs fanno un lavoro eccezionale. ovviamente insieme ai flop stoppers...anzi più questi che le vitine :wink:
A riprova di ciò che dico, la sera che ho ripreso i Marte che ho pubblicato, è la medesima dei Saturno con evidente grande spostamento nella ripresa. Non ho ovviamente toccato nulla e come puoi verificare dalle immagini direi che la collimazione fosse perfetta!

PietroMasuri ha scritto:
Perciò, quanto conta l'immagine per valutare un tele per l'Hires? Molto per valutare l'ottica, ma solo un po' per la meccanica. Senza la qualità di quest'ultima, aumentano i fastidi e diminuisce il tempo passato ad osservare (bene) e a riprendere.
Ciao,
Pietro

Su questo concordo assolutamente...anche perchè, per transitività, non occorre che la meccanica sia di qualità. Al limite, come hai ben scritto, ci sono grattacapi in più. Tuttavia con pochi accorgimenti spesso si risolvono anche quelli.
Vorrei tuttavia Pietro, esprimerti una volta per tutte un concetto fondamentale. Penso che il C14 non sia assolutamente perfetto! Penso che esistano ottiche assolutamente migliori per non parlare di meccanica.
Tuttavia è innegabile che proprio da questo particolare telescopio provengano quelle che sono fra le migliori immagini planetarie ed anche lunari in tutto il globo. Ovviamente ci sono anche Meade, e tantissime altre marche anche più blasonate nel senso di gran fama.

Ora butto una provocazione che però a questo punto sembra anche piuttosto scontata.
1) Fra i migliori risultati in definizione, contrasto, risoluzione..ci sono immagini provenienti da semplici telescopi commerciali. Anzi direi che è un buon 90%.
2) Non è sempre e solo uno...ma sono diversi i possessori di tali telescopi che spesso neanche si conoscono fra loro. Ma solo su Facebook :D
3) Qualcuno utilizza registax, altri Iris ed altri ancora Avistack ed Autostakkert. Quindi software di processing anche diversi.
4) Non mi risulta che fra questi astro-imagers ci siano grafici professionisti. Anzi tutt'altro!
5) Direi che l'onestà sia di casa sennò dovremmo accusare tutti di falso ecc...
Ora il dubbio mi assale.....e sempre di più....
Ottime immagini equivalgono ad ottima (io dico anche semplicemente buona) ottica.
Ma allora...mi dite che razza di ottica hanno gli strumenti artigianali o super costosi? Non è che per caso oltre all'ottica, il sistema globale in se non funzioni a dovere???? Come cavolo è possibile una così tanta differenza? Addirittura ci sarebbero telescopi specifici per l'hi-res che manco producono nulla ( e questa forse è la cosa peggiore visti anche i costi di acquisto...ma contenti loro).
Cosa sta succedendo ragazzi????
Forse l'unica spiegazione logica (sennò davvero sarebbe ridicolo acquistare del rame al prezzo dell'oro) è che davvero la perfezione non occorra nel nostro particolare settore. Non occorre, come ha scritto Pietro, la perfezione meccanica...io aggiungo che basta sia necessaria per quello specifico momento o comunque sessione di ripresa. Non occorre quella ottica perchè tanto non verrebbe assolutamente sfruttata.
Occorre forse più umiltà nel saper riconoscere queste cose. Poi ognuno si può comprare ciò che crede ragazzi.
Ma da un 14" ci sarà sempre una determinata risoluzione sia che lo specchio sia alluminato d'oro, che lavorato con i diamanti o semplicemente nella buona media. E così per gli altri diametri...
Direi comunque che l'immagine qualifichi l'ottica e meno la meccanica...su questo sono assolutamente d'accordo con Pietro. Tuttavia penso ci sia anche un insieme nel suo complesso. E cioè che tutto il tele alla fine funzioni a dovere...non solo singole parti o esclusivamente l'ottica. Sennò dovrebbero esistere solo immagini stratosferiche di Zambuto e company...ed invece non è così! Di nuovo riassale il concetto overengineering...forse solo nel nostro settore. Chissà...
Raf

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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 21:04 
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xenomorfo ha scritto:
In sostanza vuoi dire che un telescopio, se non costa almeno 10.000 euro per forza o non tiene la collimazione o ha il tubo che flette o ha entrambi i difetti?

Non necessariamente! In sostanza voglio dire che la qualità si paga. Perchè un Obsession costa più di un GSO di pari diametro? Pensi sia solo fumo?
xenomorfo ha scritto:
E mi potresti chiarire che cosa intendi per meccaniche che "hanno performato bene in quella occasione"? Fammi capire: in quali condizioni e perché na meccanica scadente "performa" bene e in quali altre occasioni no?
Ad esempio, se hai Saturno a 60°, un pessimo sostegno laterale di una cella potrebbe andar bene lo stesso; ma col Saturno di quest'anno (sui 40-42°) potrebbe generare astigmatismo. Altro esempio: un tubo che flette sulla montatura o uno specchio che naviga nella cella potrebbero richiedere più collimazioni (es. al passaggio da Marte a Saturno) durante la stessa nottata (si può fare, ma non rientra tra le mie aspirazioni). A volte il buon seeing è questione di 4-5 minuti nell'arco di ore: capita che in quel momento, al passaggio al meridiano o a causa dell'errore periodico dell'inseguimento, il pianeta fugga dall'inquadratura (anche questo si può risolvere, ma a volte tocca buttare una ripresa).
Togli ruota portafiltri + CCD per mettere o cambiare barlow e il pianeta non è più nel campo causa flessioni del sistema culatta-fuocheggiatore (si può sistemare ma non è una situazione piacevole e si perde tempo). Vento leggero: mosso nei fotogrammi da 1/15 s, causa montatura scadente(e nessun software risuscita il fotogramma mosso).
Imprecisione dopo un tot di anni nell'inseguimento: a causa di ruote dentate di metalli non durevoli...
Voglio dire: una meccanica buona performa bene più regolarmente e con meno grattacapi; quella mediocre richiede molte più attenzioni e a volte invalida la ripresa: diverse fra queste cose le ho sperimentate di persona. (La mia miglior occasione per riprendere Giove con ottimo seeing è andata persa! Ho combinato io una sciocchezza, ma non vi ho potuto porre rimedio sul campo per questioni meccaniche. Naturalmente potrei essere io l' incapace, tuttavia sono pronto a scollimare il mio 180mm e a scommettere 180 euro che non si riesce a collimarlo in 10 minuti...magari nemmeno in 180 :mrgreen: )
xenomorfo ha scritto:
Comunque sia, a maggior ragione le meccaniche che invece "performano" bene su base regolare dovrebbero essere avvantaggiate nel produrre immagini migliori.
Hanno il potenziale per produrre un maggior numero di immagini migliori. Ovviamente se venissero usate regolarmente fianco a fianco con meccaniche mediocri.
xenomorfo ha scritto:
Mi sembra che stiamo ragionando su congetture
A me sembrano affermazioni basate su esperienze e su logica.
xenomorfo ha scritto:
una volta si dice che le immagini sono buone perché c'è la elaborazione.
Mai usata (io) un'argomentazione del genere; si suppone che si parli di un'elaborazione onesta e quanto meno di buon livello metodologico: se il tele fornisce dati scarsi c'è poco da fare.
xenomorfo ha scritto:
sei sicuro che quei telescopi - di cui ormai hai fatto il nome - funzionano male eccetto "in quelle occasioni"?
Per il tele di Alessandro non sono più sicuro, in ragione del suo aggiornamento che toglie forza alle mie affermazioni e alle sue di mesi fa.
Il mio 180 riesco ormai a farlo performare bene quasi sempre, ma con qualche noia.
Altri, a leggere nei forum, hanno espresso più lamentele con altri tele.
Qualcuno non si lamenta della meccanica ma fa regolarmente peggio di me con diametri maggiori.
Qualcuno ha prodotto eccellenti immagini in una sola notte dell'opposizione...
Diversi segnalano il problema della collimazione da rifare....
Non posso generalizzare e spiegare tutto alla voce "problemi di meccanica o di ottica".
Ma sono certo che un'ottima meccanica costa più di una scarsa e fa permormare l'ottica con maggiore regolarità, più a lungo nel tempo e con meno problemi.
Riguardo i C14 hanno forse la maggior diffusione tra i grossi diametri nell'Hi res; qualcuno li sfrutta bene, altri no...ma può darsi ci siano difformità nel livello qualitativo...questa è una congettura ma ipotizzo che alcuni esemplari possano essere eguagliati se non superati con un'ottica premium da 12,5" infilata in un secchio con 8 tubi, con sotto una tavola basculante... con una spesa minore!
Vuoi scommetterci? :wink: :wink: :wink: Io non ci scommetto :wink: Ma un pensierino ce lo faccio...

Con disponibilità economica e una postazione fissa, sarebbe un reato concepire il possesso di un 40 o 60cm in una meccanica premium su montatura equatoriale classica?
Saluti


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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 22:11 
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PietroMasuri ha scritto:
Ad esempio, se hai Saturno a 60°, un pessimo sostegno laterale di una cella potrebbe andar bene lo stesso; ma col Saturno di quest'anno (sui 40-42°) potrebbe generare astigmatismo. Altro esempio: un tubo che flette sulla montatura o uno specchio che naviga nella cella potrebbero richiedere più collimazioni (es. al passaggio da Marte a Saturno) durante la stessa nottata (si può fare, ma non rientra tra le mie aspirazioni).


Già. Lo vieni dire a me?
http://autocostruttori.blogspot.it/2009 ... ttile.html
http://autocostruttori.blogspot.it/2007 ... thick.html
http://autocostruttori.blogspot.it/2007 ... ining.html
http://autocostruttori.blogspot.it/2007 ... it-be.html
http://autocostruttori.blogspot.it/2007 ... oints.html
http://autocostruttori.blogspot.it/2007 ... avity.html
http://autocostruttori.blogspot.it/2007 ... oints.html
http://lnx.costruzioniottichezen.com/jo ... 0Celle.pdf
http://lnx.costruzioniottichezen.com/jo ... le%202.pdf

Come puoi vedere la questione non è per funzionare bene deve costare. La questione è che per funzionare bene serve "know-how". La stessa cella, allo stesso costo può essere pessima o ottima a seconda se chi l'ha disegnata sapeva cosa fare (ma a dire il vero non è che si veda tanto in giro l'uso degli elementi finiti, eppure è lo stato dell'arte).
Quindi eliminiamo per prima cosa il sillogismo costa "solo" 3000 euro allora perde la collimazione e se voi che tenga la collimazione deve essere costoso. Per i tubi che "flettono" valgono considerazioni analoghe (poi se vuoi, elementi finiti alla mano ti mostro come a parità di costo, alcuni dettagli possono fare la differenza fra flettere e non flettere).

Prima di capire che la mia strada era l'APERTURA, io ho avuto due SC da 8" (uno per marca per non fare torto a nessuno). Nessuno dei due perdeva la collimazione. C'era un po' mirror flop quando si invertiva la direzione di fucheggiartura, che ho valutato in pochi minuti d'arco in proporzione a qunto si spostav l'immagine rispetto alla larghezza del campo. Il mirro flop è fisiologico in strumenti che abbiano il primario mobile, ma può essere eliminato bloccando il primario. D'altra parte non vorrei che il mirror flop fosse confuso con la perdita di collimazione perchè non è esattamente la stessa cosa: con il mirror flop si sposta lo sweet spot nel campo inquadrato e se questo spostamento è più piccolo del campo corretto non succede nulla in termini di correzione ottica. Lo schema SC con superfici sferiche su primario e secondario è abbastanza tollerate (come si può facilmente verificare con ATMOS) e quindi il mirror flop, se contenuto, equivale solo a un cambiamento della direzione in cui punta il telescopio. La perdita di collimazione è quando la figura di diffrazione passa da questa http://legault.perso.sfr.fr/airy_collim3_a.gif a questa: http://legault.perso.sfr.fr/airy_collim3_b.gif . Questo non succedeva in nessuno dei due. Nemmeno il GSO 8" da 376 euro e l'orion XT 10" da 600 euro perdevano la collimazione.

A margine di tutto questo vorrei anche aggiungere che a parole si può dire che A flette, B deforma, C fa il caffè ecc ecc. Però non dimentichiamo che alla fine contano i numeri. Io i miei calcoli con gli elementi finiti a supporto delle mie tesi li ho pubblicati. Aspetto di vedere altrettanti calcoli che dimostrano che ho sbagliato e che quelle soluzioni non sono sufficienti.


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MessaggioInviato: lunedì 4 giugno 2012, 23:50 
Forse intendevi dire mirror shift, che è lo spostamento laterale dello specchio durante la fuocheggiatura; il mirror flop è la "caduta" dello specchio primario sul suo supporto al passaggio ad alte latitudini o allo zenith. :wink:


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