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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 13 maggio 2012, 22:47 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Probabilmente se ne sarà parlato in questa sezione, oppure è argomento
talmente semplice da essere scontato a tutti gli amanti del bricolage quindi, a
parte la mia distrazione, oggi non posso fare a meno di condividere la
soddisfazione di aver eliminato del tutto le batterie a pasticca che
alimentano gli stick dei reticoli illuminati insiti nei cercatori: soddisfazione
per me davvero appagante!

Primo perché innumerevoli volte mi è capitato di dimenticare accesi questi
benedetti reticoli che proprio all’occorrenza sono quasi sempre risultati del
tutto scarichi e, manco farlo apposta, senza avere mai le pile di scorta a
portata di mano!

Secondo perché stanco di essere alla perenne ricerca di quelle minuscole
batterie, non sempre facilmente disponibili.

Per cui vista la giornata festiva e il meteo che non prometteva nulla di
buono, mi sono armato di un piccolo trapano; di saldatore; stagno; 3m di filo
elettrico bipolare e due bananine giusto per dare inizio ai lavori.

In se per se è stato tutto davvero molto semplice anche per uno come me che
raramente mette mano ai... ferri: il tempo richiesto per la modifica infatti,
e a dir tanto, è stato circa mezz'ora.

Come prima cosa ho forato l'alluminio dello stik, facendo attenzione a dove
praticare il foro con un particolare occhio di riguardo alla filettatura dei
due corpi che compongono lo stick .

Passato il filo elettrico bipolare nel buco appena praticato ho prima fatto un
nodo di contenimento per evitare probabili strappi al filo - molto facili durante
le osservazioni o sessioni fotografiche - salvaguardando le saldature e quindi
il distacco dei due estremi, compromettendo la necessità del reticolo.

Dopodiché sono passato alle due saldature, non prima di aver individuato sia il
polo positivo e negativo dell'alimentazione del reticolo. Per capirlo è sufficiente
notare come vengono alloggiate le batterie nello stick.

All'altra estremità del filo elettrico ho saldato due bananime adatte al mio
trasformatore (normalmente questi reticoli richiedono un'alimentazione pari
a 3volt). Tenerne quindi conto quando si andrà ad alimentare con corrente
proveniente dal proprio trasformatore .

Siffatta modifica ha il pregio di essere intercambiabile con tutti gli altri stick
dei cercatori, almeno tra quelli che normalmente uso, compresi i Takahashi.
Basta svitarlo per passare da un cercatore all'altro.

La filettatura di questi stik credo sia universale.

Non ultimo, da oggi, circoleranno 4 coppie in meno di batterie a pasticca che
non andranno più, finalmente, a inquinare!

Allegato:
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_DP84987.jpg [ 177.87 KiB | Osservato 1883 volte ]


Cari saluti,

Danilo Pivato

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Ultima modifica di Danilo Pivato il lunedì 14 maggio 2012, 6:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 14 maggio 2012, 6:37 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Un Danilo autocostruttore! È una realizzazione bellissima. Io è un po' che ci pensavo visto che l'illuminatore dimenticato acceso è un classico. Solo a me piacerebbe poter inserire le banane direttamente nelle scatole di distribuzione del mio setup che forniscono 12V. Chi mi sa dire se è possibile farlo ponendo una resistenza in serie al circuito (e da quanti Ohm magari)?


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MessaggioInviato: lunedì 14 maggio 2012, 7:03 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ooh Ivaldo, sapessi quanto mi fa piacere constatare di aver anticipato una modifica
tanto semplice, quanto sentita anche da altri colleghi! :D

Visto ci sono già passato, ti avverto soltanto di porre attenzione alle saldature da effettuare
all'interno dello stick. Data la necessità di avvitare le due parti che compongono lo stick
del reticolo per chiuderlo, è importante che queste tengano piuttosto bene! Con il movimento
dell'avvitatura c'è rischio si stacchino.

Simpatico il fatto di poter contare anche sull'interrruttore posto posteriormente allo stick
per regolare la luminosità e per ridurre al massimo i consumi, quando non occorre acceso.
Inoltre e se poi si dovesse lasciarlo acceso ... beh che lo dico a fare? :lol: :twisted:

Sulle resistenze passo la mano a chi è più competente. :lol:
Buon lavoro!

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: lunedì 14 maggio 2012, 14:40 
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Iscritto il: domenica 2 gennaio 2011, 10:33
Messaggi: 447
Località: München
Bella realizzazione! Andrea console aveva fatto qualcosa di simile, ma alimentato a pile stilo

http://andreaconsole.altervista.org/spiegatoperimmagini/slideshow.php?num=6&imma=0


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MessaggioInviato: lunedì 14 maggio 2012, 14:53 
In effetti un Danilo Pivato autocostruttore non capita di vederlo tutti i giorni.
Ottima l'idea, io però avrei usato dei cavi più sottili e flessibili.(tipo quelli dei lampadari)
Per quanto riguarda la resistenza (mi riferisco alla richiesta di Ivaldo) puoi
provare dai 270 ohm a salire, poi dipende dalla luminosità che si vuole ottenere,
potresti sempre usare un potenziometro o un trimmer.
Saluti


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MessaggioInviato: lunedì 14 maggio 2012, 17:50 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Grazie f(sants)!
Che ognuno contribuisca come meglio crede! :D

Turi, grazie anche a te! Ora che ci ho preso gusto chissà che non mi vediate un po' più spesso anche in questa
parte del forum: senza strafare, però...! :lol:
Per quanto riguarda invece i cavi, hai perfettamente ragione e sottoscrivo la necessità di sceglierne con diametro sottile!
E' più facile fare le saldature e si ha più spazio all'interno dell'illuminatore. Io ho recuperato quanto avevo in casa.
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: lunedì 14 maggio 2012, 21:43 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
turi lo vecchio ha scritto:
Per quanto riguarda la resistenza (mi riferisco alla richiesta di Ivaldo) puoi
provare dai 270 ohm a salire, poi dipende dalla luminosità che si vuole ottenere,
potresti sempre usare un potenziometro o un trimmer.
Questi illuminatori di solito hanno già un potenziometro che fa anche da interruttore. Quindi potrei mettere come tu suggerisci una reststenza da 270 Ohm in serie a questo potenziometro ed alimentare a 12V anziché con gli originali 3V, giusto?


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MessaggioInviato: martedì 15 maggio 2012, 19:35 
Si Ivaldo,
potrebbe essere non necessario mettere la resistenza,
ma se la metti male non fà di certo.


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MessaggioInviato: martedì 15 maggio 2012, 20:42 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
turi lo vecchio ha scritto:
Si Ivaldo,
potrebbe essere non necessario mettere la resistenza,
ma se la metti male non fà di certo.

No scusami non ho capito. Mi stai dicendo che potrei alimentare il piccolo led direttamente con 12V anziché con 3V? Non fa "pufff"?


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MessaggioInviato: martedì 15 maggio 2012, 23:28 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
un led rosso ha una caduta di tensione di 1.8V
un led di quella taglia sopporta circa 10mA = 0.01A

(12-1,8)/0.01=1020 ohm è la resistenza MINIMA da adoperare per non fare puff

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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