1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Alimentazione remota
MessaggioInviato: martedì 8 maggio 2012, 21:50 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti,
vorrei condividere una piccola (e per nulla elegante) realizzazione che andrà a costituire il "primo livello" di alimentazione degli apparati del mio piccolo osservatorio in vista di una futura remotizzazione. Come potete immaginare all'interno della struttura vi sono molti aggeggi grandi e piccoli che richiedono di essere accesi o spenti quando necessario. Fino ad oggi usavo dei relay controllati da un'interfaccia USB per alimentare le varie cose, ma ho deciso di cambiare un po' la filosofia del progetto.

In previsione di un sistema che non preveda intervento umano sul posto ho deciso di dividere gli apparati in due gruppi: quelli che debbono essere necessariamente alimentati durante il funzionamento dell'osservatorio e quelli che vengono accesi solo se e quando necessari. Il primo gruppo comprende:

  1. Il PC dell'osservatorio
  2. La montatura equatoriale
  3. La camera CCD
  4. Fuocheggiatore e rotatore
  5. La videocamera di controllo
  6. L'alimentatore del secondo gruppo

Del secondo gruppo fanno invece parte:

  1. Lo schermo elettroluminescente per i flat field
  2. Le fasce anticondensa
  3. La luce interna dell'osservatorio (necessaria alla videocamera di controllo

La mia idea era quella di poter attivare in remoto le apparecchiature del primo grupo ovviamente senza dover lasciare il PC dell'osservatorio sempre acceso (che difatti è una delle cose "accendibili"). Quelle del secondo gruppo sarenno invece attivabili dal PC dell'osservatorio eventualmente durante processi automatici.

Per alimentare il primo gruppo di apparecchi ho scelto un'interfaccia con 8 relay controllabile direttamente via web da qualunque browser. La mia scelta in particolare è caduta sul modello ZADR85ProXR_WEB-i prodotto da NCD - National Control Devices. Ho inserito questa interfaccia all'interno di una scatola assieme ad un piccolo trasformatore da 12V per alimentarla. All'esterno ho quindi disposto 8 prese elettriche collegate a ciascuno degli 8 relay dell'interfaccia. Posso quindi collegare 8 apparati alle prese a cui viene fornita tensione a 220V man mano che vengono azionati i relativi relay. Il carico massimo applicabile a tutta la scatola è di 10A. Dalla scatola fuoriescono due cavi: uno da collegare alla rete elettrica e l'altro alla rete ethernet in modo che l'interfaccia sia raggiungibile da internet.


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GhezzPower.jpg [ 188.84 KiB | Osservato 2778 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 12:15 
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Iscritto il: mercoledì 3 dicembre 2008, 19:42
Messaggi: 104
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
tema interessante che sto affrontando anche io in questi giorni.. piu' o meno sono giunto alle tue stesse conclusioni (dividere tutta l'attrezzatura in gruppi) ma sto facendo i conti per cercare di farmi bastare i relay della mia scheda (anche per me sono 8) con i vari dispositivi da alimentare.. di sicuro un dispositivo che non controllo come fai tu è il PC. Perchè non lo gestisci in remoto direttamente attraverso una rete LAN? come sicuramente sai è possibile inviare un comando "wake on lan" per accendere un pc spento. In generale sto pensando di accendere e spegnere piu' che i singoli dispositivi le loro comuni fonti di alimentazione (per esempio montatura e focheggiatore elettronico hanno una fonte comune, ccd un'altra ecc) ma sempre come fai tu collegando i relay a monte (cioè alla corrente di rete).
se non esco troppo fuori tema vorrei chiederti come fai a gestire l'accensione dei relay della scheda, cioè se lo fai con il sw della scheda relay o se magari si puo' fare attraverso ccd autopilot. io ho la versione 4 ma è da pochissimo che cerco di imparare ad usarlo.

Fabio

PS sei sicuro che puoi gestire solo 10A con la scheda? di solito ci sono relay da 10A 220VAC ciascuno

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Fabio Geusa

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 13:01 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fracitana ha scritto:
...di sicuro un dispositivo che non controllo come fai tu è il PC. Perchè non lo gestisci in remoto direttamente attraverso una rete LAN? come sicuramente sai è possibile inviare un comando "wake on lan" per accendere un pc spento.
Per tre motivi. Il primo è la semplicità: ho a disposizione 8 relay e al momento prevedo di usarne solo 6 (compreso il PC). Due di riserva mi paiono sufficienti. Il secondo è la semplicità d'uso: in un'unica interfaccia ho gli 8 pulsanti da cliccare a piacimento, se per accendere il PC devo usare un metodo diverso mi pare una complicazione. Il terzo è che non so bene come fare. Da quello che ho capito il BIOS va settato in modo da accendere il PC ad un certo segnale sulla rete, ma non so come inviare via internet questo segnale. Il primo motivo è comunque prevalente.

fracitana ha scritto:
Se non esco troppo fuori tema vorrei chiederti come fai a gestire l'accensione dei relay della scheda, cioè se lo fai con il sw della scheda relay o se magari si puo' fare attraverso ccd autopilot. io ho la versione 4 ma è da pochissimo che cerco di imparare ad usarlo.
La scheda coi relay che ho scelto dispone di un piccolo server web standalone (ovvero che funziona in modo indipendente dal PC che difatti può restare spento). Accedendo con un qualunque browser ad un certo indirizzo appare una pagina con 8 pulsanti coi quali far scattare a piacimento i relativi relay.

Come dicevo questa scatola controllerà le alimentazioni del primo livello, quelle che non necessitano di automazione. Ho una seconda interfaccia (questa USB) con altri 8 relay ed 8 entrate TTL controllata dal PC dell'osservatorio. La userò per aprire/chiudere il tetto e per accendere/spegnere alcuni accessori. In questo caso effettivamente le operazioni potranno essere affidate a CCDAutoPilot (io uso la versione 5). Ho già fatto delle prove in questo senso e la cosa ha funzionato bene.

fracitana ha scritto:
PS sei sicuro che puoi gestire solo 10A con la scheda? di solito ci sono relay da 10A 220VAC ciascuno
In questa scheda i relay sopportano una corrente di 5A ciascuno, ma il cavo d'entrata ed i cablaggi interni che ho realizzato sono fatti per un carico massimo complessivo di 10A (nulla vieta di caricare a 5 ampere la presa 1, a 5 ampere la 2 e poi lasciare inutilizzate le altre. Comunque 10A su 220V sono 2200W, spero che il mio osservatorio anche "a tutto regime" consumi molto ma molto meno!


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 13:36 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4323
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Come al solito vi vengo in aiuto con l'esperienza ... :D

E' facile mandare il segnale di wake on lan, ma cosa fate se per un qualsiasi motivo si impalla il computer ??? Potete togliere corrente voi direte, ma non è un metodo bello o efficace.

Si possono usare le primitive del bios o di windows, ma sta a voi decidere, comunque una cosa banale tanto per aiutarvi e che vi permette di fare anche qualcosa in più.

Se avete un PC desktop accoppiatevi ai due fili che sono dietro al pulsante di accensione e portateli al vostro relay come comune e normalmente aperto. Quando date l'impulso di chiusura del relay simulate la pressione del tasti di alimentazione, se lo fate di più potete spegnere, se poi su windows andate su gestione alimentazione, e predisponete che al premere del pulsante vi chieda conferma ed attivate una attesa di 20 secondi, vi salta fuori anche il pannellino che vi permette lo spegnimento, reset, pausa.

Vi sono anche altre metodiche da sfruttare, io adesempio ho anche un programma che mi permette ad un certo orario di accendere il pc che è in hybernate di eseguire l'accesso con password, di far partire certi programmim di eseguire macro standard e di eseguire macro di simulazione tastiera e mouse, in questa maniera sono riuscito a bypassare delle limitazioni di alcuni software che non prevedevano una serie di parametri all'avvio del programma, oltre allo spegnimento controllato del pc ed altre amenità, come fare le copie della cartelle delle immagini dal pc osservatorio al pc di casa o disco internet (backup remoto di sicurezza disaster recovery), il pretrattamento o la conversione colore automatica ecc.ecc.

Tante cose si possono fare ancora sulle alimentazioni, ma l'abbinamento relay/web è fra le vincenti.... alle prossime.

Carlo

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 13:55 
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Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
se non ricordo male si deve abilitare il wake on lan (WOL)da bios e/o nelle impostazioni della periferica (cioè della scheda di rete.. sempre che è una di quelle schede che lo prevedono). sul pc portatile che uso io (un acer di qualche anno fa) funziona. una volta fatto questo ti serve un programma tipo WOL magic packet sender per inviare un "magic packet", cioè iun segnale all'indirizzo del pc su cui hai abilitato il wol.. e il pc da spento (non in ibernazione o altro) si dovrebbe accendere.
Tanto per capire.. come diavolo hai fatto a far gestire l'altra scheda relay da ccd autopilot?? ti sei scritto dei driver? (grrr...). cmq sono contento che non hai attrezzature che assorbono 40A.. quindi niente lavatrici in remoto ;-)

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Fabio Geusa

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 14:44 
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attenzione che il WoL funziona in LAN, poiche' si "spara" il cosiddetto Magic Packet verso l'indirizzo Ethernet (MAC address) della scheda LAN del PC (che e' sempre sotto alimentazione anche a PC spento) e non verso l'IP (che per forza di cose, a computer spento, non e' impostato). Per questo motivo e' un po' contorto farlo funzionare in WAN (cioe' attraverso internet ed il router).
Quindi e' ok al WoL se la "remotizzazione" e da casa al giardino, ma non e' immediato se e' veramente da "remoto".
Cio' perche non tutti i router ADSL gestiscono correttamente il magic packet ricevuto da remoto verso il corretto Mac address della rete interna.
Quindi la soluzione via relay, se gia' disponibile per altre perifieriche, e' sicuramente piu' pratica.

Fabrizio

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- Ottiche: GSO RC8, Celestron 80ed, Borg 125Ed, TS65Q, Sharpstar HNT 150 f2.8
- Mount: Ioptron CEM60, Celestron CG5-ADGT
- Camera: CCD QHY8L, QHY9M,
- Guida: SW 80/400, tecnosky 60/228, Magzero Mz-5m, QHY5L-II
- Attaccapanni: 114/900 anni '80


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 17:31 
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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 17:32 
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fracitana ha scritto:
Tanto per capire.. come diavolo hai fatto a far gestire l'altra scheda relay da ccd autopilot?? ti sei scritto dei driver? (grrr...).

Fondamentalmente si. Una prima versione, che ho usato fino ad ora, era un semplice programma che attivava e disattivava i relay, solo che questi potevano essere attivati anche attraverso linee di comando (e queste si possono inserire in CCDAutoPilot, ad esempio per accendere quando necessario lo schermo dei flat).

Ora sto affrontando la motorizzazione dell'apertura del tetto ed ho deciso di cambiare un po' le cose. In pratica vorrei creare un driver ASCOM di tipo "Dome" in modo che il tetto scorrevole del mio osservatorio possa essere manovrato da qualunque programma lo preveda. Lo stesso driver avrà dei comandi aggiuntivi (quelle che nel gergo ASCOM si chiamano "actions") per pilotare direttamente i relay e leggere lo stato di questi e delle entrate TTL. Ne stiamo parlando in quest'altra discussione:

http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=15&t=70526

Quando avrò qualche cosa di funzionante e collaudato sarà con piacere che lo condividerò con gli amici del forum. Dico già però che l'hardware supportato sarà limitato alla scheda Advantech USB-4761 che utilizzo io.


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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 17:45 
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Ciao Ivaldo.. bhe per me già sarebbe tanto sapere dove si infilano le righe di comando (e magari che sintassi devono avere) dentro ccd autopilot.. in effetti per la scheda che ho io conosco i comandi da inviare alla com cui è collegata la scheda per far accendere o spegnere i relay, ma ho qualche dubbio che sia così semplice.
per il tetto.. bhe ovviamente io ho aggirato il problema dei driver, sto cercando di farlo gestire da uno dei relay collegato al deviatore di una scheda che gestisce i motori (in direzione e velocià, il deviatore è quello relativo al ponte H per invertire il moto). in pratica a relay spento il tetto si chiude, acceso si apre.. e per fermarlo ho semplicemente frapposto 2 interruttori di finecorsa sulla linea di alimentazione del motore (spero di non essere stato troppo criptico)

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Fabio Geusa

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 Oggetto del messaggio: Re: Alimentazione remota
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 17:51 
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Elio ha scritto:
...forse potrebbe essere uno spunto, riguarda l'alimentazione della relè box, e del resto dell'osservatorio: visto che la maggior parte dell'impianto lavora a 12v, non converrebbe installare a monte una batteria agm a "tampone" di elevata capacità così da avere una corrente più stabile ed un backup nel caso di sbalzi di tensione o brevi interruzioni?
Al momento la situazione è un po' quella che hai descritto perché il setup che si trova nell'osservatorio era il mio setup "da viaggio" e quindi tutto alimentato da una batteria. Nel mio caso si tratta di una comune batteria per auto mantenuta in carica da un caricabatterie.

Mi sono però reso conto che non è poi così vero che tutto va a 12V ed in effetti c'erano diversi alimentatori (pur se con ingresso a 12V). In particolare a 12V funzionano il rotatore ed il fuocheggiatore, lo schermo per i flat e le fasce anticondensa. La montatura funziona a 18V così come il laptop, mentre la camera CCD della SBIG ha un'alimentazione composita (+12V, -12V, +5V). Siccome vorrei semplificare le cose e recuperare alcuni elementi per un nuovo setup da viaggio ho deciso di eliminare la batteria ed il caricabatterie (che riutilizzerò) sostituendoli con tre piccoli alimentatori a 12V e 18V. Anche il laptop verrà riutilizzato nel setup da viaggio e rimpiazzato con un semplice PC da tavolo relativamente più economico e, spero, più pratico e meno sensibile alle condizioni estreme in cui dovrà operare. Valuterò più in là se è il caso di installare un UPS. Di solito la fornitura di corrente nella zona è molto stabile anche se ovviamente un blackout può sempre capitare soprattutto durante i temporali (ma chiaramente l'osservatorio durante i temporali non viene utilizzato).

Considerate che sto andando per tappe e molte cose restano ancora da fare. Ad esempio io sto predisponendo tutto per il controllo remoto via internet ma al momento l'accesso ad internet non c'è ed è disponibile solo una connessione LAN tra l'osservatorio e la vicina casa.


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