Con questa discussione voglio dare una speranza a tutte quelle webcam che hanno subìto un traumatico tentativo di modifica e ci hanno lasciato i pin.
Ringrazio infinitamente Andreaconsole per avermi regalato questo sfortunato moduletto, riassestato a colpi di cutter e saldatore.....
Eh già non sto parlando di autocostruzione ma più di riparazione, credo però che una leggera deviazione sul tema possa essere gradita, vista la diffusione delle nostre amate Philips.
Veniamo al dunque, la webcam non veniva neanche riconosciuta dal pc, non era questo a preoccuparmi, bensì i pin rialzati del driver verticale e del processore, utilizzati nella modifica. Nel rimuovere con la massima perizia i cavetti posticci dai pin dei suddetti chip, devo purtroppo constatare che ben 3 di essi sono ormai danneggiati irrimediabilmente, infatti i cavetti liberati dalla colla a caldo, mi restano in mano con i pin attaccati. Superato un primo scoramento inizio a fantasticare su come avrei potuto rimediare ad una situazione così improba.
L'unico rimedio sarebbe stato intaccare con un cutter il cover del chip in corrispondenza del pin, fino a far uscire una frazione di millimetro del pin spezzato, sufficiente per tentare una mirabolante saldatura.
Fantascienza? Beh, considerando che non avrei potuto scavare molto per non danneggiare il chip, che la superficie a disposizione per la saldatura sarebbe stata infinitesimale e quindi insufficiente per attecchire e che il calore del saldatore a ridosso della circuiteria interna del chip avrebbe potuto fondere le giunzioni interne...direi proprio che si tratta di una delle mission impossible che non mi sarei mai e poi mai perso

in fondo non c'era molto da perdere: una Vesta morta era, una Vesta morta sarebbe rimasta.
Una schioccata di nocche e mi metto all'opera iniziando ad incidere per primo il driver verticale un µPD16510.
Quando vedo spuntare un puntino color rame decido di tentare la saldatura del secolo, sperando di non essermi troppo arrugginito (è molto che non mi misuro con saldature estreme). Mi aiuto con una treccina di filo costituito da 2 filamenti argentati che, appoggiati nell'incavo creato, farà sì che lo stagno vi penetri fino a posarsi sulla microparte scoperta del chip, fungendo poi anche da pin. Provo a tirare leggerissimamente la treccina e....sorpresa

il pin ricostruito tiene! Mi affretto subito a verificare col tester e rilevo una certa continuita rispetto agli altri pin, segno che ero collegato alla circuiteria del chip. Meraviglioso! L'idea è valida, ero su di giri.
Quindi proseguo nel lavoro con l'efficientissima vecchia compagna di mille saldature, ovvero la stazione saldante. Ma faccio a meno della lente d'ingrandimento, preferisco saldare ad occhio nudo.
Anche il 2°pin viene ricostruito alla grande, ora il livello di difficoltà si fa "very hard" in quanto l'ultimo pin da recuperare fa parte del temuto SAA8115HL: il processore più grande presente nel modulo che con i suoi 144 pin

rappresenta una vera sfida, visto lo spazio davvero ridottissimo tra un pin e l'altro, per tentare qualsiasi approccio col saldatore...servirebbe una stazione ad aria calda...ma costa un occhio e proseguo la folle riparazione, col ghigno dello scienziato pazzo che sta per dare vita a Frankenstein junior

Anche questa volta la saldatura tiene ma...la prova tester è negativa: c'è un corto col pin che sta di fianco. Il corto non è percepibile a vista e capisco che evidentemente scavando col taglierino, a causa della vicinanza esasperata, devo aver portato alla luce anche una particella del pin successivo. Questa è una gran rogna. Dissaldo la treccina e tento nuovamente, stavolta appoggiando la punta del saldatore nell'incavo tendendo alla parte opposta dal pin col quale si verificava il corto. Sono fortunato

anche questo pin è ricostruito.
Completo la riparazione ripristinando qualche micropista interrotta, eliminando un ostico corto da un smd causato probabilmente in fase di modifica e montando un diodo smd che mancava (recuperato da altro modulo).
Collego il tutto, il pc riconosce la cam olè!! Ma il video presenta delle righe

....avevo la vista stanca ed ero stremato per la concentrazione, decido di desistere momentaneamente e riferisco i progressi ad Andrea, il quale mi viene subito in soccorso con una dritta provvidenziale. Stavano funzionando solo le righe dispari o quelle pari: in sostanza i pin 8 e 13 del driver verticale dovevano trovarsi in corto fra di loro per funzionare. Misurando mi accorgo che così non era, infatti non mi ero accorto che al di sotto del driver scorreva una pista che collegava i 2 pin e proprio uno dei 2 pin ricostruiti non vi faceva contatto. Ripristinata anche quest'ultima condizione, la webcam si è mostrata in tutto il suo splendore!
Evviva!!
Purtroppo nell'entusiasmo ho omesso di fotografare anche il lato "B" con la saldatura sul processore SAA... , allego quindi solo il lato driver, con le frecce blu che indicano i piedini ricostruiti. Non ho nemmeno fotografato i chip "scavati" perchè sinceramente non pensavo assolutamente al successo finale di questa operazione. Allego invece una simpatica "carrozzeria" provvisoria con la quale avevo vestito la cam per riprendere subito Saturno.
Successivamente Andrea mi ha fornito anche il guscio originale ed ora la Vesta appartenuta a Pilolli e poi ad Andreaconsole è tornata come nuova e va ad integrare con mia somma gioia la strumentazione a mia disposizione
Perdonate se ho un pò romanzato ma...è stato per me un successo talmente inatteso che andava raccontata così, trasferendo se possibile la stessa passione che ho impiegato in questa dissennata performance.
Saluti, alla prossima impresa
Corrado.