stevedet ha scritto:
...Se vuoi è un po' la differenza che passa tra osservare in trasparenza le singole cellule delle ali di un insetto al microscopio a 300x o osservare l'insetto intero a 30x con un miscroscopio a luce incidente..
Nel primo caso te ne freghi se le cellule sono rovesciate, nel secondo vuoi vedere l'insetto orientato come lo vedi a occhio nudo.
Ps: quel "lei" che stavamo usando a me garbava... Dava un tono molto accademico a questo topic...

Lei, Caro Stevedet, ha portato un esempio che mi serve moltissimo per spiegarmi ulteriormente, solo che, se Lei permette, lo userei al contrario. In cielo tutto è immutabile, proprio per questo voglio vederlo come mi aspetto che sia. Ci infonde sicurezza il fatto che oggi, dieci anni fa e tra dieci anni, dentro il trapezio delle Pleiadi troverò sempre la "w" della "minicassiopea" con cui dieci anni fa, trenta anni fa e fra trent'anni calcolerò la magnitudine limite in una certa serata. E quella "w" è in alto a sinistra. E il "filare di lampioni" che esce dalle Pleiadi va verso destra. E' un fartto ancestrale sepolto dentro di me. Se ribaltassero le strade della mia città nel senso destra-sinistra finirei per non tornare più a casa. Molto meglio ribaltare di 180°, forse non me ne accorgerei nemmeno. Ci sono delle trasformazioni nello spazio che non perturbano il cervello di certi esseri sensibili (come me

) e questre trasformazioni sono quelle che può fare una figura senza lasciare il piano di appartenenza. Ebbene, lo scambio destra-sinistra non fa parte di queste trasformazioni, è richiesta una dimensione in più (diciamola così), è "più innaturale". Invece sul vetrino del microscopio nulla è immutabile, anzi tutto è mutabile e nessun vetrino è uguale al precedente o al successivo. Proprio per questo non me ne frega niente di una visione ribaltata destra-sinistra al microscopio.
