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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 23 aprile 2012, 9:52 
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Concordo anche io con Deep. E' stata fatta una assunzione non dimostrabile, e che non mi risulta sia più ragionevole di altre.

Tra l'altro per il poco che ne so, tentando di rimanere aggiornato sull'argomento, i modelli di formazione del Sistema Solare sono ancora in evoluzione nei dettagli, e i punti abbastanza consolidati delle teorie sono pochi.

Ammesso che i risultati siano giusti, il fatto che Terra e Luna abbiano stessa composizione è compatibile con varie ipotesi tra cui:
1) Urto con Theia formatasi nella stessa zona del Sistema Solare primordiale;
2) Urto con una "super-cometa" o un pianeta di ghiaccio (ma allora i rapporti isotopici dell'ossigeno?).

fabio_bocci ha scritto:
Però nell'articolo non si dice la provenienza del materiale lunare analizzato. E' quello raccolto dagli astronauti americani delle sonde Apollo? E' quello portato a terra dal russo Lunakod? Quali e quanti campioni sono stati analizzati? Questi campioni sono rappresentativi della composizione di tutto il pianeta oppure solo del punto in cui sono stati raccolti? Poi non sono stati raccolti materiali provenienti da meteoriti? In questo caso la loro composizione è stata non considerata?


Altro punto fondamentale: i campioni lunari sono tutto sommato pochi rispetto all'estensione della Luna. Qualsiasi abbiano analizzato, ammesso che ne abbiano analizzato diversi provenienti da diverse missioni e diverse zone di raccolta, per avere una rilevanza statistica, potrebbero essere stati prelevati tutti da zone formatesi con materiale proveniente dalla Terra.

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Claudio

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 14:23 
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che si stiano agglomerando dei residui sugli anelli di saturno che pian piano si uniranno per formarne un'ulteriore luna?......magari potrebbe confermare finalmente,o quanto meno dare maggiora credibilita' ad una delle ipotesi sulla formazione della nostra Luna, quella dell'anello primordiale intorno alla Terra...

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Roberto:-)
La prima volta che ho guardato il cielo mi sono accorto quanto sia meraviglioso sognare con le stelle e non ho piu' smesso
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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 14:30 
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Gli anelli di Saturno, se non sbaglio, sono composti prevalentemente di ghiaccio. Quindi questo implicherebbe una genesi molto diversa tra la formazione della Luna, che è di roccia, e quella del sistema ad anelli di Saturno.

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 15:46 
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fabio_bocci ha scritto:
Gli anelli di Saturno, se non sbaglio, sono composti prevalentemente di ghiaccio. Quindi questo implicherebbe una genesi molto diversa tra la formazione della Luna, che è di roccia, e quella del sistema ad anelli di Saturno.

eh, ma comunque anche se quelle ''palle'' negli anelli di saturno siano ghiaccio, forse lìipotesi della formazione della luna, tramite l'agglomerarsi di detriti rocciosi dell ipotetico anello che circondava la terra sarebbe piu' probabile, il metodo di formazione e' identico, e comunque l'agglomerarsi dei detriti rocciosi e metallici dell'ipotetico anello terrestre sarebbe stato reso ancor piu' possibile dall'elevata temperatura che aveva la crosta terrestre

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MessaggioInviato: venerdì 27 aprile 2012, 15:25 
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Se è per questo, anche come si siano formati gli anelli di Saturno è un bel problema!

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MessaggioInviato: venerdì 27 aprile 2012, 16:16 
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Ford Prefect ha scritto:
Se è per questo, anche come si siano formati gli anelli di Saturno è un bel problema!

eh gia.....anche quelli sono pieni di ''teorie'' ma nulla di concreto.......vogliamo parlare anche di cosa c'era prima della ''particella di dio''?? ahahaha XD

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MessaggioInviato: venerdì 27 aprile 2012, 18:09 
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Località: Cuorgnè (TO)
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Beh che gli anelli di Saturno si agglomerino è alquanto imrpbabile, in quanto giacciono entro il limite di Roche. Ecco perchè sono in forma di anelli e non si sono conglomerati.

Un'altra cosa, gli anelli di Satruno sono un fenomeno sembra abbastanza recente (non più di un milione di anni). Se non venissero costantemente riforniti di particelle con qualche meccanismo sconosciuto si sarebbero dispersi quasi totalmente da 100-200 mila anni. Come quelli degli altri giganti gassosi, nettuno sta perdendo i suoi molto velocemente, si nota perfino su scala umana!

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MessaggioInviato: domenica 5 agosto 2012, 11:33 
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Iscritto il: domenica 29 luglio 2012, 14:55
Messaggi: 602
Località: Schio / Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Le principali "linee di pensiero" sull'origine della luna sono quattro: a) fissione, b) cattura, c) accrescimento, d) impatto.

Nell'ipotesi della fissione, enunciata da George Darwin (figlio di Charles, ndr) nel XIX secolo, si assume che un tempo la Terra si trovasse allo stato fuso e avesse un periodo di rotazione molto breve, di circa 4 ore; in questo modo si sarebbero venute ad originare ogni 2 ore imponenti "maree" di materiale fluido fuso sempre più imponenti fino a che una parte di essi si sarebbe separata e avrebbe originato una primordiale Luna. Sostenitori più moderni propongono un processo diverso in alternativa alle poco credibili maree, cioè che durante la formazione del nucleo terrestre, l'accentramento dei materiali più pesanti ha causato l'accelerazione della rotazione fino ad arrivare ad un periodo di 2,6 ore. Ciò avrebbe causato la formazione del "peroide" citato in precedenza.
PRO: così si spiegherebbe la minor densità della Luna rispetto alla Terra.
CONTRO: non si può ammettere una velocità di rotazione terrestre così esageratamente maggiore a quella odierna, si entrerebbe altrimenti in contrasto con le caratteristiche attuali del sistema Terra-Luna (velocità con cui si muovono attorno al comune baricentro, distanza, valore delle masse). Inoltre non si spiega come il piano dell'orbita lunare sia inclinato rispetto a quello terrestre.

Nell'ipotesi della cattura, originariamente la Luna sarebbe stata liberamente vagante nello spazio, e successivamente "acchiappata" dal campo gravitazionale terrestre.
PRO: questa teoria spiegherebbe la diversità di composizione della Luna rispetto alla Terra.
CONTRO: per entrare in un'orbita stabile attorno alla Terra, la Luna avrebbe dovuto avere una sorta di "razzi frenanti" che la facessero rallentare. Sostenitori di questa teoria ipotizzano la presenza di materiale attorno alla Terra che impattando contro la Luna in avvicinamento l'avrebbe fatta rallentare. Tuttavia la pecca maggiore di questa teoria sta nei calcoli: essi richiederebbero un avvicinamento fino ad una distanza non maggiore di due raggi terrestri; distanza però inferiore al limite di Roche di 2,86 raggi terrestri. La Luna sotto questa distanza si sarebbe frantumata (http://it.wikipedia.org/wiki/Limite_di_Roche).

La teoria dell'accrescimento è per me la più povera e meno ricca di dettagli. Essa assume che la Luna si sia originata dall'attrazione reciproca gravitazionale di una nube di frammenti. Essi potrebbero essersi trovati in orbita intorno alla Terra oppure no (la teoria infatti non esclude un eventuale fenomeno di cattura). Inoltre non si spiega, nel caso essi si fossero trovati in orbita attorno alla Terra, come la loro composizione fosse differente da quella terrestre.

L'ipotesi dell'impatto gigante ("big splash" in inglese è molto più divertente :lol: ) è la più accreditata dal popolo scientifico. Si è fatta strada dopo le missioni Apollo, e in particolare dopo l'analisi della composizione delle rocce lunari. Riassumendo, circa 4,5 miliardi di anni fa si sarebbe verificata la seguente sequenza di eventi:
1) un planetesimale delle dimensioni di Marte sarebbe entrato in collisione con la Terra ad una velocità di circa 5 km/s; i due corpi dovevano avere un nucleo metallico avvolto da un mantello di materiale meno denso.
2) il grande splash avrebbe disintegrato il corpo impattante e parte del mantello terrestre, proiettando in orbita nello spazio una nube di gas e detriti.
3) Il nucleo metallico del planetesimale si sarebbe associato alla Terra, mentre gran parte del materiale in orbita si è riaggregato in un altro corpo di grandi dimensioni, una proto-Luna.
Secondo i ricercatori, sia il mantello terrestre prima dell'impatto che quello lunare dopo l'impatto si sarebbero trovati sostanzialmente allo stato fuso; in particolare la Luna avrebbe avuto sulla sua superficie un "oceano di magma" profondo non meno di 100 km. Queste temperature avrebbero fatto evaporare acqua e tutti gli elementi volatili (come potassio e piombo), i quali si sarebbero dispersi nello spazio; mentre gli elementi più pesanti (come alluminio, calcio, torio) si sarebbero ricondensati rapidamente senza disperdersi. Tutto ciò spiegherebbe, oltre alle notevoli affinità con il mantello terrestre, la differenza tra rocce lunari e terrestri.

Fonti: libri e quaderni del liceo.

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Giuiba, fulminatore di lampioni.

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