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Per avere un'immagine di riferimento, questo è quello che succede nel Lunt e probabilmente una cosa simile anche nel PST: una lente che riporta i raggi paralleli prima che arrivino all'etalon (collimating lens) e un'altra lente che li fa tornare convergenti subito dopo (refocus lens).
Mi sa che realizzarsi da soli un sistema del genere sarebbe un po' troppo complicato.
Si, è complicato perchè il collimatore è posto nel cammino ottico, e non in prossimità del fuoco quindi i componenti vanno progettati in modo reciproco.
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Se anche nel PST il funzionamento è uguale a quello del Lunt, ragionando su quell'immagine concluderei che se uno vuole fare la modifica al PST deve mantenere il più possibile una focale di f/10, altrimenti alla lente "parallelizzante" arriverebbero raggi con un'inclinazione che lei non è in grado di "parallelizzare", in quanto in grado di parallelizzare perfettamente solo raggi provenienti da un sistema a f/10.
E' così, tuttavia dalla mia esperienza col PST direi che una tolleranza c'è, e f 8 o f 12 non è determinante.
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Il che vuol dire che se uno ci mette davanti una lente a f/12 o a f/8 non è detto che avrà un'immagine migliore con quella a f/12. È vero che questa avrà raggi meno inclinati di un f/8, ma l'f/12 dopo aver incontrato la lente parallelizzante (del PST) avrà un fascio divergente che incide sull'etalon, mentre l'f/8 avrà un fascio meno convergente di prima, ma pur sempre convergente sull'etalon. In entrambi i casi i raggi non arrivano paralleli sull'etalon, e più ci si discosta dal valore di f/10, meno i raggi arriveranno paralelli sull'etalon e più le immagini saranno scadenti.
Il collimatore del Lunt (e probabilmente anche quello del PST) dovrebbe essere una lente positiva a corta focale con proprietà ERF mentre quella posta dopo l'Etalon dovrebbe allungare il fascio ottico , e quindi essere negativa.
Il sistema del Lunt 60, da quello che si vede dall'illustrazione del progetto, dovrebbe essere simile a quello del PST, e quindi modificabile, nel senso di utilizzare un obiettivo di maggior diametro.
Dal punto di vista meccanico, tuttavia, non avendolo avuto tra le mai sinora, non so se la cosa sia fattibile senza manomettere in modo pesante lo strumento originario.Riterrei comunque, per sicurezza dello strumento e dell'osservatore , necessario un ERF davanti all'obiettivo, specie se questo è tra i 100 e 150 mm.