1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: domenica 19 novembre 2006, 14:03 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cosa dovrei dire io, che ho speso certamente più di 50 milioni per farmi un telescopio secondo i miei criteri di perfezionista?
Non l'ho fatto certo per risparmiare, ma per la soddisfazione di costruire uno strumento con tolleranze inferiori ad una produzione di serie in un periodo in cui non esistevano software e la precisione meccanica e di moto siderale erano determinanti nell'inseguimento a lunga posa.
Ho cominciato con l'acquisto di un tornietto piccolo ma preciso, negli anni sostituito con modelli sempre più "imponenti" fino alla situazione attuale che comprende, oltre al tornio parallelo (uno degli ultimi prodotto in serie), una fresatrice con testa universale con tavola di un metro alla quale può essere accoppiato un divisore per l'esecuzione di ingranaggi cilindrici e corone elicoidali con frese a "creatore" (con profilo trapezoidale) dal modulo 0,3 a 1 (dall'ingranaggio da sveglia a quello con diametro di 25cm).
Ma purtroppo la possibilità di lavorare i metalli non è tutto! E' necessaria anche la strumentazione di controllo allo stesso livello di precisione che si vuole ottenere, da cui l'acquisto di tavole rotanti di precisione, micrometri vari, comparatori millesimali, etc.
Dopo una prima ricerca sulle proprietà dei materiali, restava da scegliere tra alluminio e acciaio, per l'esattezza tra la rigidità di una fusione in stampo (alluminio) e quella saldata (acciaio). Considerando i fattori rigidità, smorzamento risonanze, facilità di lavorazione e di controllo, è stata scelta la soluzione più costosa ma più facilmente ripetibile: il getto in alluminio.
Senza considerare il personale lavoro di progetto della struttura, è stato speso qualche milione per far eseguire il modello in legno da laboratorio specializzato con il quale ho ottenuto una piccola serie di pezzi da una fonderia.
Quando i cerchi graduati sono eseguiti alla perfezione e di dimensioni sufficienti a leggere 10" d'arco in entrambi gli assi (con l'ausilio del nonio) e l'asse di declinazione è perfettamente ortogonale a quello orario, è un piacere e un'indescrivibile soddisfazione puntare un oggetto sconosciuto impostando le coordinate di un catalogo aggiornato e trovarlo li, più o meno al centro del campo di un oculare da 25mm su una focale di 1800mm.
A questo punto c'è chi giudicherà spropositata la mia disponibilità finanziaria!
Beh, c'è da dire che quanto speso è da diluire nel periodo di una vita (visto che stanno per suonare i 65) e che in precedenza non me la passavo male con l'attività ufficiale di commerciante.
Di telescopi ne ho costruiti una decina (quasi tutti prototipi), ora sto andando in pensione con l'esperienza di una vita in questo campo ma cosciente che ora, con l'avvento del software, non è poi così necessaria la precisione che per tanto tempo ho inseguito, e questo mi priva della motivazione per continuare in una attività amatoriale i cui presupposti non sono più attuali.
La morale di tutto ciò è che "errare necesse est": non ci sarebbero esperienze nè progresso se non ci fossero errori!
Tutto ciò che riuscite a fare con la vostra manualità e ingegno, non importa con quali mezzi e quale risultato, è uno stimolo a fare di meglio la prossima volta e la prossima ancora, inoltre non c'è trattato o lettura che si fissi nella mente meglio dell'esperienza diretta.
In ogni forma essa si manifesti: viva l'avventura!

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.


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 Oggetto del messaggio: rc350
MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 12:31 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
Italo ha scritto:
Cosa dovrei dire io, che ho speso certamente più di 50 milioni per farmi un telescopio secondo i miei criteri di perfezionista?
Non l'ho fatto certo per risparmiare, ma per la soddisfazione di costruire uno strumento con tolleranze inferiori ad una produzione di serie in un periodo in cui non esistevano software e la precisione meccanica e di moto siderale erano determinanti nell'inseguimento a lunga posa.
Ho cominciato con l'acquisto di un tornietto piccolo ma preciso, negli anni sostituito con modelli sempre più "imponenti" fino alla situazione attuale che comprende, oltre al tornio parallelo (uno degli ultimi prodotto in serie), una fresatrice con testa universale con tavola di un metro alla quale può essere accoppiato un divisore per l'esecuzione di ingranaggi cilindrici e corone elicoidali con frese a "creatore" (con profilo trapezoidale) dal modulo 0,3 a 1 (dall'ingranaggio da sveglia a quello con diametro di 25cm).
Ma purtroppo la possibilità di lavorare i metalli non è tutto! E' necessaria anche la strumentazione di controllo allo stesso livello di precisione che si vuole ottenere, da cui l'acquisto di tavole rotanti di precisione, micrometri vari, comparatori millesimali, etc.
Dopo una prima ricerca sulle proprietà dei materiali, restava da scegliere tra alluminio e acciaio, per l'esattezza tra la rigidità di una fusione in stampo (alluminio) e quella saldata (acciaio). Considerando i fattori rigidità, smorzamento risonanze, facilità di lavorazione e di controllo, è stata scelta la soluzione più costosa ma più facilmente ripetibile: il getto in alluminio.
Senza considerare il personale lavoro di progetto della struttura, è stato speso qualche milione per far eseguire il modello in legno da laboratorio specializzato con il quale ho ottenuto una piccola serie di pezzi da una fonderia.
Quando i cerchi graduati sono eseguiti alla perfezione e di dimensioni sufficienti a leggere 10" d'arco in entrambi gli assi (con l'ausilio del nonio) e l'asse di declinazione è perfettamente ortogonale a quello orario, è un piacere e un'indescrivibile soddisfazione puntare un oggetto sconosciuto impostando le coordinate di un catalogo aggiornato e trovarlo li, più o meno al centro del campo di un oculare da 25mm su una focale di 1800mm.
A questo punto c'è chi giudicherà spropositata la mia disponibilità finanziaria!
Beh, c'è da dire che quanto speso è da diluire nel periodo di una vita (visto che stanno per suonare i 65) e che in precedenza non me la passavo male con l'attività ufficiale di commerciante.
Di telescopi ne ho costruiti una decina (quasi tutti prototipi), ora sto andando in pensione con l'esperienza di una vita in questo campo ma cosciente che ora, con l'avvento del software, non è poi così necessaria la precisione che per tanto tempo ho inseguito, e questo mi priva della motivazione per continuare in una attività amatoriale i cui presupposti non sono più attuali.
La morale di tutto ciò è che "errare necesse est": non ci sarebbero esperienze nè progresso se non ci fossero errori!
Tutto ciò che riuscite a fare con la vostra manualità e ingegno, non importa con quali mezzi e quale risultato, è uno stimolo a fare di meglio la prossima volta e la prossima ancora, inoltre non c'è trattato o lettura che si fissi nella mente meglio dell'esperienza diretta.
In ogni forma essa si manifesti: viva l'avventura!



Ciao Italo,
ovviamente non posso che complimentarmi per il tuo percorso di autocostruttore e per le attrezzature che ti sei comperato.
Tieni però presente che penso siano ben pochi gli astrofili in grado - oggi - di imparare ad usare una macchina utensile a controllo numerico
(quelle "manuali" sono oramai perlopiù cinesi...), e che comunque sia come sia l'esperienza è molto importante, puoi avere il tornio piu' preciso del mondo, ma se non lo sai usare bene lavora come un cinese da 3000 euro.
Nel mondo degli autocostruttori c'è chi si fa lo strumento in compensato, chi in profilati, chi in pezzi lavorati dal pieno in cnc, chi con pezzi di recupero, chi assembla, chi progetta da zero come te. Penso che oggi si sia persa molta della manualità e del "piglio" che ai tuoi e ai miei tempi erano diffusi tra gli astrofili.
Incoraggio chiunque voglia autocostruire, ma pero' metto sempre in guardia da quel che si fa, se un amico mi dice che spende 4000 euro per un'ottica io - scusami - non me la sento di dirgli di buttarsi e con l'esperienza imparerà. Allora è meglio che parta con uno specchio da 200 mm lav. a 1/4 cosi' si fa le ossa.
Almeno io la penso cosi', soldi non ne ho mai avuti tanti, cazzate si quelle ne ho fatte tante, se posso fare il bastian contrario ed evitare a qualcuno di rifare le medesime cose che ho fatto io , ritengo di aver fornito un aiuto.

ciao e ancora complimenti
massimo

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 13:57 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 11:01
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Località: Bergamo
Ciao a tutti.
Ringarzio Massimo per il tempo dedicatomi.
Rispondo brevemente:
Per quanto riguarda i disegni cad/cam non c'è problema.
Per il resto, anche a spizzichi, riesco tramite officina di amici a farmi realizare un pezzo alla volta ed acquistare i materiali (alluminio) a buoni prezzi (sono all'uff. acquisti di una azienda e conosco molti fornitori ed artigiani).
per le altre strutture mi avvalgo di profili commerciali, tipo tubi alluminio per tralicci e pezzi di recupero.
Cominque non mi muoverò prima divere un progetto definitivo e con difficoltà realizzative medie.
Un ultima domanda: i tralicci dell'Astrotech sembrano avere i teminali a sfera. Non è difficoltoso assemblarli essendo mobili, prima naturalmente di serrarli. Non sarebbero più pratici con innseti fissi, già con l'inclinazione giusta.
Un saluto.

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Robi2


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 Oggetto del messaggio: RC350
MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 15:02 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
ROBI2 ha scritto:
Ciao a tutti.
Ringarzio Massimo per il tempo dedicatomi.
Rispondo brevemente:
Per quanto riguarda i disegni cad/cam non c'è problema.
Per il resto, anche a spizzichi, riesco tramite officina di amici a farmi realizare un pezzo alla volta ed acquistare i materiali (alluminio) a buoni prezzi (sono all'uff. acquisti di una azienda e conosco molti fornitori ed artigiani).
per le altre strutture mi avvalgo di profili commerciali, tipo tubi alluminio per tralicci e pezzi di recupero.
Cominque non mi muoverò prima divere un progetto definitivo e con difficoltà realizzative medie.
Un ultima domanda: i tralicci dell'Astrotech sembrano avere i teminali a sfera. Non è difficoltoso assemblarli essendo mobili, prima naturalmente di serrarli. Non sarebbero più pratici con innseti fissi, già con l'inclinazione giusta.
Un saluto.




i TERMINALI A sfera sono piu' facili da assemblare e si trovano già fatti. il problema è il montaggio che deve essere fatto a regola d'arte. Se usi un altro metodo diventa molto difficile ottenere una adeguata precisione perchè ti porti dietro tutte le imprecisioni di lavoro e assemblaggio delle altre parti che hai eseguito. Questo ovviamente per un lavoro perfetto.....
Dipende dal grado di tolleranza che dai alla struttura che deve essere uguale in tutte le sue parti.

Personalmente opto per terminali a sfera, e un trucchetto per il montaggio.

ciao
massimo

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Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 15:10 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
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ROBI2 ha scritto:
Un ultima domanda: i tralicci dell'Astrotech sembrano avere i teminali a sfera.

Si, hanno una sfera che viene fissata in un'apposita base.

Donato.

http://forum.astrofili.org/userpix/137_giunti_1.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: RC350
MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 15:23 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
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Località: Padova
massimoboe ha scritto:
i TERMINALI A sfera sono piu' facili da assemblare e si trovano già fatti. il problema è il montaggio che deve essere fatto a regola d'arte. Se usi un altro metodo diventa molto difficile ottenere una adeguata precisione perchè ti porti dietro tutte le imprecisioni di lavoro e assemblaggio delle altre parti che hai eseguito. Questo ovviamente per un lavoro perfetto.....
Dipende dal grado di tolleranza che dai alla struttura che deve essere uguale in tutte le sue parti.

Suppongo che il problema sia quello di assemblare TUTTI i tubi e relativi terminali con una lunghezza IDENTICA. Forse bisogna metterli su un falso telaio prima di incollare il tubo al terminale?
I piatti ottagonali dovrebbero essere molto precisi se realizzati in CNC.
A quel punto gli errori di posizionamento dello specchio secondario (rispetto al progetto) dovrebbero essere minimi, comunque ampiamente compensabili dalle regolazioni dello specchio stesso.

Cita:
Personalmente opto per terminali a sfera, e un trucchetto per il montaggio.
:?:

Donato.


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MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 16:17 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 11:01
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Grazie per le risposte.
Bellissima la foto del particolere attacco traliccio. Ne hai altre da inserire???
Massimo dice che "i TERMINALI A sfera sono piu' facili da assemblare e si trovano già fatti.
Io posso recuperare le singole sfere, anche filettate, ma i teminali già fatti dove si trovano???
Un saluto.

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Robi2


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 Oggetto del messaggio: rc 350
MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 17:28 
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ROBI2 ha scritto:
Grazie per le risposte.
Bellissima la foto del particolere attacco traliccio. Ne hai altre da inserire???
Massimo dice che "i TERMINALI A sfera sono piu' facili da assemblare e si trovano già fatti.
Io posso recuperare le singole sfere, anche filettate, ma i teminali già fatti dove si trovano???
Un saluto.


se non li trovi li fresi spendendo ben di piu'. Comunque si monta tutto su una dima e poi si procede con il fissaggio delle barre. Se non usi la dima, anche se tutto a cnc voglio vederti a tenere tutto in asse mentre serri le viti.
ciao
massimo

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doduz ha scritto:
ROBI2 ha scritto:
Un ultima domanda: i tralicci dell'Astrotech sembrano avere i teminali a sfera.

Si, hanno una sfera che viene fissata in un'apposita base.

Donato.

[url]http



://forum.astrofili.org/userpix/137_giunti_1.jpg[/url]


questi sono ricavati in unico pezzo e poi incollati dentro il carbonio.

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
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MessaggioInviato: lunedì 20 novembre 2006, 20:28 
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ROBI2 ha scritto:
Bellissima la foto del particolere attacco traliccio. Ne hai altre da inserire???

Sono quelle di Forlì dello scorso anno, le avevo riprese senza prestare moltissima attenzione.
Tra un paio di settimane ne inserirò altre :D

http://forum.astrofili.org/userpix/137_01_2.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/137_02_2.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/137_03_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/137_04_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/137_05_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/137_06_1.jpg

Donato.


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