Un po' a rilento, ma le cose vanno avanti. Procedo parallelamente su due fronti: quello informatico/elettronico col quale mi trovo più a mio agio e quello autocostruttivo vero e proprio in cui invece sono una vera schiappa.
Prima ancora di affrontare la motorizzazione vera e propria mi sono convinto a modificare il sistema di scorrimento del tetto. Al momento il tetto poggia su quattro rotelle che scorrono su due travi di legno. Un piccolo riazo sul lato esterno di ognuna delle travi impedisce che le rotelle possano cadere di lato. Il tetto può essere aperto e chiuso a mano abbastanza agevolmente, ma a volte si mette leggermente di traverso e occorre forzare un po' oppure spingere di lato per completare l'apertura/chiusura.
Allegato:
Commento file: Rotella
rotella.jpg [ 86.04 KiB | Osservato 4257 volte ]
Come mi è stato fatto giustamente notare questo stato di cose deve assolutamente cambiare se voglio anche solo provare ad aggiungere una motorizzazione. Un paio di giorni fa ho visto in un negozio di bricolage delle carrucole di nylon e, pochi passi più in là, dei profili d'alluminio (che nemmeno so a che dovrebbero servire) e mi sono reso conto che combaciano perfettamente. Ho quindi pensato di rimpiazzare le rotelle attuali con queste carrucole e di fissare sulla travi attuali questi profili realizzando così una specie di binario su cui scorreranno le carrucole.
Allegato:
Commento file: Carrucola
carrucola.jpg [ 88.9 KiB | Osservato 4257 volte ]
Non appena avverrà la congiunzione GiornoLibero/AssenzaDiPioggia tenterò l'operazione e scoprirò se avrò come spero migliorato la scorrevolezza del tetto in vista dell'inserimento in qualche modo di un motore.
Sul fronte elettrico ho deciso di modificare alcune cose. Oggi tutti gli apparecchi sono alimentati da una batteria per auto a 12V tenuta in carica con un caricabatterie (ricordate che si trattava di un setup "da viaggio" prima di finire all'interno della casetta). Ora ho deciso di eliminare la batteria col suo caricatore e di sostituire il tutto con tre alimentatori stabilizzati, due da 12V (uno per il fuocheggiatore ed il rotatore, l'altro per la fascia anticondensa, il flat screen e la lampada che illumina l'interno dell'osservatorio) ed uno da 18V (per il Losmandy Gemini System della montatura). Sia per il PC che per la camera CCD userò l'alimentatore a 220V (il PC tra l'altro conto di sostituirlo con un fisso, ma ne riparleremo più in là). Per le alimentazioni a 220V sto realizzando una scatola di derivazione con 8 prese collegate ad altrettanti relay controllabili via web in modo da poter accendere/spegnere gli apparati in remoto. La seconda interfaccia relay, quella USB, sarà invece dedicata solo alla gestione dei dispositivi controllati dal PC dell'osservatorio (tetto, flat screen, fascia anticondensa e luce interna).
Nel driver ASCOM che stò realizzando per il controllo di questa seconda interfaccia ho previsto una piccola "sicurezza software" a prova (spero) di errore umano. Come in molti osservatori a tetto scorrevole anche nella mia casetta l'apertura/chiusura può avvenire solo con la montatura in posizione di parcheggio (vedi foto) per non "ghigliottinare" il telescopio.
Allegato:
Commento file: Telescopio
telescopio.jpg [ 49.8 KiB | Osservato 4257 volte ]
Mi è parso che la cosa più semplice per evitare guai fosse che lo stesso driver ASCOM del "Dome" inviasse il comando "Park Telescope" ad ogni richiesta "Open/Close" e non iniziasse a muovere il tetto se non a parcheggio del telescopio avvenuto. Se già il software di gestione invia un comando di "Park Telescope" questo doppio comando non fa alcun danno, ma se non lo facesse...
Il motore è arrivato, ma non ho ancora avuto neppure il tempo di toglierlo dalla scatola.