andreaconsole ha scritto:
quindi da un lato gli ADU scendono perché si distribuiscono su più pixel, dall'altro aumentano perché il diametro aumenta. Se guardi l'esempio che ho fatto sopra ti rendi conto che questi due effetti sono uguali e contrari, e quindi si compensano.
Per il resto mi pare che ho capito e concordo. Su questa frase invece ho dubbi: a me pare che sia che siano i fotoni a fare quel che dici, cioe' ne cadono di piu' ma si sparpagliano. Gli ADU invece dipendono dalla grandezza dei pixel che ci metti sotto, no? Se la grandezza si muove "in accordo", allora rimane fissa. Se invece si usa lo stesso CCD, e' vero che il flusso rimane lo stesso ma e' vero che l'area di raccolta cambia. Se siamo ancora nell'ottica che il campionamento si intende sempre "in accordo", allora ok.
Inoltre, in piu' (da come la vedo io dai link suggeriti da Fulvio), non dimentichiamoci di altri 2 effetti:
1)campionamento del disco di Airy (che tende a spappolare le stelline se si scende coi pixel e il diametro rimane quello). Questo distingue la foto astronomica
2)rilevazione delle zone piu' deboli. Puo' riguardare anche le foto normali ma per dire il simulatore di esposizione che ho linkato manco la contempla una tal situazione. Ed e' quello che dice qui Fulvio
fulvio mete ha scritto:
Cita:
Sto cercando di capire la parte degli ADU del fondo cielo ad uguale rapporto focale, variando il diametro. E m'e' venuto il dubbio se magari il campo inquadrato rimanesse lo stesso ma la sua rappresentazione sul piano focale (si dice cosi'?) fosse di dimensioni maggiori. Se le dimensioni di un arcsec quadro di cielo sul piano focale, all'ingrandirsi del diametro (a parita' di rapporto focale) si fanno piu' grandi ma il CCD rimane lo stesso, io mi trovo ad avere un campionamento maggiore quanto maggiore e' il diametro del tubo. Quindi ecco che gli ADU non saranno gli stessi, nonostante la luminosita', sul piano focale, per dimensioni relative "alla volta celeste", sia rimasta uguale. Perche' sono ingrandite.
Ciao, lo sto dicendo da tempo, ma con scarso successo:
I soli ADU del fondo cielo non dicono molto; la visibilità di un oggetto astronomico dipende dal rapporto segnale/rumore e solo da quello.
Ti mando il link di un lavoro dell'amico Enrico Bernieri che insegna Laboratorio di Astrofisica a Roma 3, che mostra in dettaglio ed in modo esaustivo la questione, e dal quale vendono richiamati, ai fini del rapporto S/R, la risoluzione ed il seeing, tra loro correlati, nonchè il campionamento dell'accoppiata telescopio- CCD.
http://webusers.fis.uniroma3.it/bernier ... ortoSN.pdfInfatti nel link c'e' scritto
Cita:
Tuttavia, in certe condizioni, a esempio in caso di basso fondo-cielo (cieli bui) e di
sorgenti deboli il contributo di RN può non essere trascurabile anche per tempi di
esposizione relativamente lunghi e può diventare il fattore limitante nel rapporto S/N
Ma prima me lo leggo un po' e ci penso sopra...
andreaconsole ha scritto:
allora mi sa che questo topic è inutilmente lungo!
La domanda alla quale l'indice vuole rispondere è la seguente:
ho un 200 f/4 e un 200 f/10 con un certo CCD. Qual è più veloce? ovviamente l'f/4.
ho un 200 f/4 con un ccd con data qe e pixel da 4micron e un 200 f/10 con un CCD di data qe e pixel da 8micron. Qual è più veloce?
Come rispondi?
NO! Tu hai un f/5 e cosi' posso rispondere che sono uguali. Altrimenti e' piu' veloce il primo ma di quanto bo...?