1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 0:52 
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2009, 0:23
Messaggi: 835
Località: Cuorgnè (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ti prego, leggi attentamente il mio romanzo, che la relazione c'è e te la puoi rcavare ^^

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Osservo con: Riflettore Newton della Optrons 127/1000 f/8 (2006), oculari scarsi K20 e K9 e gli ottimi PL10 e WA12 di Vicchio (grazieee! ^^); Binocolo Leica 8x32 BN; 2 Rifrattorini con cui ho iniziato

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MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 1:17 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
Messaggi: 122
Località: Taranto
Deepwatcher ha scritto:
... Vuoi le formule? Voilà, te le traggo dirette dal foglio di calcolo che ho sviluppato per poter codificare i pianeti extrasolari al meglio possibile.
... ...
Sta a te ora girarti e rigirarti tutte queste formule, e vedere che salta fuori. Io ti ho dato le relazioni e un paio di spunti di riflessione, prova a rimuginartele un po' e vedi che comincerai a capire come funziona il tutto :D
... ...
Questi dati che ho linkato sono probabilmente l'adattamento di una legge che segue un andamento politropico, come lo studio sulle densità planetarie che sto seguendo e che ti linkai in un post. Mi metto in caccia di articoli scientifici.

Similmente per una relazione massa/metallicità-vita della stella dev'esserci una politropica di mezzo, e similmente bisogna fare una ricerca approfondita. Io ci provo, poi ti faccio sapere i risultati. Però non stare con le mani in mano ^_^
Molte delle cose che ti ho scritto fin qua le ho imparate semplicemente leggendo Le Scienze e spendendo ore e ore su Wikipedia in varie lingue. Gli articoli scientifici dell'AJ sono solo lultimo upgrade, visto che ho letto su wiki tutto quello che c'era da leggere :mrgreen:


Grazie Deepwatcher, direi che hai capito bene quello che intendo e Celestia è sicuramente la cosa che più assomiglia a quello che vorrei fare. :D

Andamento politropico... mmhhmm... Mooltoooo intrigante! :mrgreen:

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Zievatron
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MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 15:08 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
Messaggi: 122
Località: Taranto
Aggiornamento:
Dopo qualche lettura sulla metallicità, ho preso la mia decisione:

Le stelle dei miei sistemi stellari si sono formate tutte da una nebulosa di questa composizione:
H 71,5%, He 26,7% metalli 1,8% :D
Salvo scoprire che esiste una ragione che renda questa composizione impossibile, ma non credo.
Dunque, per tutte le verifiche dei parametri fisici di tutte le stelle prodotte dal mio modellatore c'è da stimare, una volta per tutte, l'influenza dovuta a questa composizione di partenza. :wink:

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Zievatron
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MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 16:04 
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Località: Savona
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L'influenza su cosa?

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Davide Ghiso
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ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: sabato 24 marzo 2012, 1:02 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
Messaggi: 122
Località: Taranto
GHISO983 ha scritto:
L'influenza su cosa?


Bhè, se non fa venire l'influenza a nessuno, mi fa piacere. E' ovvio. :D
Se invece c'è qualcuno dei parametri fisici delle stelle che viene un po' influenzato dalla composizione, avendo "scoperto" la composizione iniziale di tutte le mie stelle diventa possibile, all'occorrenza, tenerne conto. :wink:

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Zievatron
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MessaggioInviato: sabato 24 marzo 2012, 11:52 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
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Località: Taranto
Marcia indietro.
Ho riletto questo passo:
Roberto Gorelli ha scritto:
Per riassumere confrontando due stelle di diversa metallicità, la più metallica, a partità di altri fattori, in particolare la massa, dovrebbe essere (leggermente) più calda, più luminosa, più rapida nella sua evoluzione, e ad avere, discretamente di più, maggior tendenza a fenomeni estremi.

Ed ho capito che non sono ancora pronto per decidere la composizione della mia nebulosa protostellare.
Devo prima acquisire una migliore comprensione delle conseguenze, a parità di massa, sulla luminosità e sul tempo di permanenza nella sequenza principale.

Ovviamente, non mi interessa tutta la gamma delle composizioni possibili, ma solo quelle con metalli tra l' 1% ed 3%. Al di là di queste percentuali, può accadere qualunque cosa, non mi interessa.
Avrei bisogno di capire un po' meglio come funziona la distribuzione della massa iniziale di una stella tra H; He; metalli e la sua influenza su luminosità e sequenza principale.
Ho già provato a cercare, ma non ho trovato granchè. Anzi ho trovato anche delle discordanze nonda poco sulla stessa wikipedia.
Su questa ho trovato indicata la composizione del Sole da una parte come:
0.70 0.28 0.02
Da un'altra parte come:
73,46 % 24,85 % 1,69 %,
Mi sembra parecchio. :?

Per spiegazioni teoriche mi servirebbe trovare qualche testo in italiano.
Per vedere le composizioni calcolate per un po' di stelle (meglio molte), mi va bene qualsiasi lingua europea, perchè tanto devo vedere solo delle percentuali. :mrgreen:

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Zievatron
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MessaggioInviato: lunedì 9 aprile 2012, 17:34 
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Deepwatcher ha scritto:
... la luminosità della stella è
L = 4*pi*Rstella^2*sigma*Tstella^4
Dove sigma è la costante di Stefan-Boltzmann, cioè http://it.wikipedia.org/wiki/Costante_d ... -Boltzmann


:cry: :cry: :cry: Mi arrendo!! :oops:
Ho rigirato intorno a questa relazione e rigirato ancora.
Ma sono troppo a digiuno di matematica per risolvere da solo un'equazione a due incognite, e pure con le potenze.
AIUTOOO!!!
Qualcuno può svolgermi un esempio?
Poniamo di conoscere la luminosità che è, per esempio, di 3,5*10^26W.
Mi mostrate come si arriva al raggio ed alla temperatura?

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Zievatron
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MessaggioInviato: lunedì 9 aprile 2012, 22:07 
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>_> mi stupisce che tu voglia persino tentare un approccio scientifico al problema, se hai problemi di matematica così di base... Non è difficile, tranquillo :D

In matematica vige il principio che se vuoi trovare tot soluzioni (di tot variabili) allora devi avere tot equazioni.

In quella equazione hai tre variabili. Per trovarne una in modo univoco (un numero) devi conoscere le altre due. In pratica se la relazione prevede tre parametri allora ne puoi determinare uno solo conoscendo gli altri due.
Insomma, decidine due come ti garbano e ricava il terzo :D
Con due incognite e una sola equazione al massimo puoi trovare un'incognita in funzione dell'altra...

Queso la capisci bene pensando che stabilita una luminosità allora ci sono infinite combinazioni di raggio e temperatura che restituiscono tale luminosità. Il Sole è luminoso come una stella che abbia la metà del raggio e radq2 della sua temperatura. O che abbia il doppio del raggio ma 1/radq2 della temperatura e così via.

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MessaggioInviato: lunedì 9 aprile 2012, 22:57 
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Deepwatcher ha scritto:
>_> mi stupisce che tu voglia persino tentare un approccio scientifico al problema, se hai problemi di matematica così di base... Non è difficile, tranquillo :D

No. E' che siccome ho sentito dire che il mondo è dei matti, allora ho pensato di adeguarmi. :lol:

Cita:
In matematica vige il principio che se vuoi trovare tot soluzioni (di tot variabili) allora devi avere tot equazioni. ...

Sì, lo sapevo. E' che ogni tanto la memoria mi si resetta. :mrgreen:

O.K. Allora, faccio un passo indietro.
Ho rivisto il discorso delle mie stelle immaginarie partendo dalla luminosità come caratteristica scelta a priori.
Dato che sono stelle circum-solari, posso ritenere valida la relazione:
L/Lsol = (M/Msol)^4
Quindi, avendo la luminosità mi ricavo la massa. E così ho due caratteristiche + il fatto che sono stelle circum-solari.
Che altre relazioni posso usare per ricavarmi altre caratteristiche? Arrivando ad avere anche raggio e temperatura?
Cioè, quali altre equazioni posso mettere insieme per ridurre il numero delle incognite di quanto è possibile?

Dato che due stelle della stessa luminosità del sole potrebbero avere raggio e temperature differenti, non è che esiste qualche altro parametro che influenza questa variabilità ed individuato il suo valore raggio e temperatura diventano obbligati? Forse è proprio la massa? Qualche altro?
Forse, fa differenza la metallicità, o da quanto tempo è che stanno lì a bruciare nella sequenza principale?

Ci sarà sia un motivo per cui due stelle, ad esempio G0V, di uguale luminosità e massa possono avere differenti temperature e raggi, sia un limite a queste possibili differenze!

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MessaggioInviato: martedì 10 aprile 2012, 21:43 
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Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 4084
Zievatron ha scritto:
Deepwatcher ha scritto:
>_> mi stupisce che tu voglia persino tentare un approccio scientifico al problema, se hai problemi di matematica così di base... Non è difficile, tranquillo :D

No. E' che siccome ho sentito dire che il mondo è dei matti, allora ho pensato di adeguarmi. :lol:

Cita:
In matematica vige il principio che se vuoi trovare tot soluzioni (di tot variabili) allora devi avere tot equazioni. ...

Sì, lo sapevo. E' che ogni tanto la memoria mi si resetta. :mrgreen:

O.K. Allora, faccio un passo indietro.
Ho rivisto il discorso delle mie stelle immaginarie partendo dalla luminosità come caratteristica scelta a priori.
Dato che sono stelle circum-solari, posso ritenere valida la relazione:
L/Lsol = (M/Msol)^4
Quindi, avendo la luminosità mi ricavo la massa. E così ho due caratteristiche + il fatto che sono stelle circum-solari.
Che altre relazioni posso usare per ricavarmi altre caratteristiche? Arrivando ad avere anche raggio e temperatura?
Cioè, quali altre equazioni posso mettere insieme per ridurre il numero delle incognite di quanto è possibile?

Dato che due stelle della stessa luminosità del sole potrebbero avere raggio e temperature differenti, non è che esiste qualche altro parametro che influenza questa variabilità ed individuato il suo valore raggio e temperatura diventano obbligati? Forse è proprio la massa? Qualche altro?
Forse, fa differenza la metallicità, o da quanto tempo è che stanno lì a bruciare nella sequenza principale?

Ci sarà sia un motivo per cui due stelle, ad esempio G0V, di uguale luminosità e massa possono avere differenti temperature e raggi, sia un limite a queste possibili differenze!


Che vuoi dire con circumsolari?

Alle tue domande la risposta te la sei data da solo: massa, tempo e metallicità! PIù eventualmente altre cose relativamente rare che puoi trascurare.

Ma la domanda è: a che ti serve tutto ciò? Io penso che stai scrivendo un romanzo di fantascienza, allora dillo chiaramente e ricorda che un romanzo di fantascienza basato sulla pura conoscenza scientifica non funziona perchè sarebbe un trattato di astronomia, mentre normalmente occorre introdurre o qualcosa di raro o qualcosa di "non scientifico".

Anche se non ti vuoi sbottonare (giustamente) ci dovresti dire almeno per quanto tempo ti serve una stella con determinate caratteristiche (civiltà a lunghissima durata? Possibilità di nascita e sviluppo di forme di vita particolari? Altro?).

Ciao.
Roberto Gorelli


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