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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 18:25 
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andreaconsole ha scritto:
ah, davvero non lo sapevi? :mrgreen:
A parte gli scherzi, è proprio questo il concetto, vero in prima approssimazione, e davvero mi stupisce che ci fossero incomprensioni a riguardo!


sei cosi' certo che fosse ovvio a tutti?
ho "litigato" non ti dico con quante persone parlando della questione diametro/focale relativa e qualcuno si è convinto solo davanti ai numeri!

per esempio, sul discorso dei pixel una domanda che spesso si sente e che ho accennato ma, come il resto del mio intervento, nessuno ha cacato è: ma non è che un pixel piu' grande ha bisogno di piu' fotoni per generare un elettrone? (lasciami passare l'estrema semplificazione).
In altri termini siamo certi che sia perfettamente noto a tutti il motivo per cui tale domanda ha una risposta "ovvia"? :D

comunque senza scendere in dettagli forse addirittura noiosi credo che sia sempre utile affiancare ad una formula una breve spiegazione :D (l'ho già detto, lo so, ma visto che non mi cacate cerco di prendervi per stanchezza :lol:)

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 18:30 
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Pilolli ha scritto:
Se qualcuno volesse prendersi la briga di verificare, è il benvenuto, tenendo ben presente il punto 4.


Ecco, così la prossima volta imparo a tenere la boccaccia chiusa! :)

Appena ho un po' di tempo, metto mano a due serie di pose d'archivio fatte sullo stesso oggetto, con identica CCD, filtro e cielo, ma tubi ottici differenti. Vediamo un po' che esce.

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 18:36 
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tuvok ha scritto:
comunque senza scendere in dettagli forse addirittura noiosi credo che sia sempre utile affiancare ad una formula una breve spiegazione :D (l'ho già detto, lo so, ma visto che non mi cacate cerco di prendervi per stanchezza :lol:)

No, Antò. Per un semplice motivo. Una formula ha una sua ragione d'esistere. Non è che se mettiamo la formula di un corollario del teorema di Pitagora devo andare a spiegarti il triangolo.

È ovvio che male non faccia, ma è altrettanto ovvio che quanto scriviamo vada in mano a gente di tutti i livelli di conoscenza: chi non sa chiede (ed è stato fatto, per fortuna) e chi sa applica direttamente. Ma se scrivendo quel pezzetto mi sarei dovuto preoccupare di scrivere anche tutto quello che poi abbiamo sviscerato qui, hai voglia a scrivere e soprattutto a leggere. :)


Cita:
per esempio, sul discorso dei pixel una domanda che spesso si sente e che ho accennato ma, come il resto del mio intervento, nessuno ha cacato è: ma non è che un pixel piu' grande ha bisogno di piu' fotoni per generare un elettrone? (lasciami passare l'estrema semplificazione).
In altri termini siamo certi che sia perfettamente noto a tutti il motivo per cui tale domanda ha una risposta "ovvia"? :D

L'ovvia risposta è no. :)
Altrimenti il concetto di efficienza quantica non servirebbe a niente. Tra l'altro, nella tua domanda originale (quella che è stata ignorata) facevi pure casino con il "riempimento" che è un concetto ancora diverso. Insomma... non avevo voglia di rispondere e adesso non ho tempo. Ma fidati che prima o poi... :D

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 19:03 
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gvnn64 ha scritto:
Appena ho un po' di tempo, metto mano a due serie di pose d'archivio fatte sullo stesso oggetto, con identica CCD, filtro e cielo, ma tubi ottici differenti. Vediamo un po' che esce.

Adesso che ci penso, in realtà la prova andrebbe fatta "al contrario", cioè usando ccd diverse sullo stesso telescopio. Così si minimizza l'effetto del punto 4.

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 20:04 
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Pilolli ha scritto:
No, Antò. Per un semplice motivo. Una formula ha una sua ragione d'esistere. Non è che se mettiamo la formula di un corollario del teorema di Pitagora devo andare a spiegarti il triangolo.


no, ovvio, però devi almeno dirmi che non si applica ad un triangolo qualsiasi :D

Pilolli ha scritto:
È ovvio che male non faccia, ma è altrettanto ovvio che quanto scriviamo vada in mano a gente di tutti i livelli di conoscenza: chi non sa chiede (ed è stato fatto, per fortuna) e chi sa applica direttamente.


pero' se uno "non sa" a volte non sa nemmeno bene cosa chiedere ;)

Pilolli ha scritto:
Ma se scrivendo quel pezzetto mi sarei dovuto preoccupare di scrivere anche tutto quello che poi abbiamo sviscerato qui, hai voglia a scrivere e soprattutto a leggere. :)


a su questo nessun dubbio :D

Pilolli ha scritto:
Tra l'altro, nella tua domanda originale (quella che è stata ignorata) facevi pure casino con il "riempimento" che è un concetto ancora diverso. Insomma... non avevo voglia di rispondere e adesso non ho tempo. Ma fidati che prima o poi... :D


ti giuro che la domanda originale e la secondo sono esattamente le stesse :D

p.s.: pero' non è che voglio essere pignolo pesante, è che è un argomento che mi appassiona e mi piacerebbe sviscerarlo ;)

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 20:16 
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tuvok ha scritto:
Pilolli ha scritto:
Tra l'altro, nella tua domanda originale (quella che è stata ignorata) facevi pure casino con il "riempimento" che è un concetto ancora diverso. Insomma... non avevo voglia di rispondere e adesso non ho tempo. Ma fidati che prima o poi... :D


ti giuro che la domanda originale e la secondo sono esattamente le stesse :D


IO ho presente questa:
Cita:
si potrebbe pensare che per "riempire di luce" un pixel più grande sia necessari piu' fotoni, per esempio, no?


Ma non escludo che tu possa aver scritto altro che ho ignorato. :D

PS: cmq questi due son concetti diversi e il primo avrebbe bisogno di una disamina della Full Well Capacity. :)
E resta la mia posizione principale: se parlo di una cosa, non per questo scrivo nello stesso post un libro sui CCD.

Corollario: Tuvok ti chiederà SEMPRE qualcosa che non hai messo nel post, quindi ignoralo tanto si farà avanti di nuovo ripetutamente finché non avrai il tempo o la voglia di rispondere. :)

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 21:13 
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Ciao, Pilolli:
Ho seguito la interessante discussione e ho visto la tua formula.
La prima eccezione che porrei è che la suddetta determina un "rapporto di luminosità" che non è ancorato al classico dato di rapporto S/R (anche se tu dici di si, non vedo come), determinante in qualsiasi combinazione ottica/CCD, e risolutiva in tutte le applicazioni scientifiche come fotometria e spettroscopia.
La seconda è che collega in pratica tale indice di luminosità ad un rapporto F/D che, valido in fotografia tradizionale, ha molto meno senso in imaging CCD, al punto che è stato ampiamente contestato (Vedi il lavoro di Stan Moore :
http://www.stanmooreastro.com/SamplingFratioMyth.htm )
Dalla tua formula risulta infatti che , a parità di dimensioni dei pixel ed EQ, un rapporto F/D inferiore aumenterebbe l'indice stesso.
Ossia che un C8 a f 6,3 darebbe risultati migliori,quanto a luminosità e a parità dei suddetti parametri ed integrazione, di un C14 a f 11.
Ti posso assicurare già da ora che non è così: il rapporto S/R che ottengo col C14 in applicazioni critiche è nettamente superiore a quello del C8 (ed ovviamente degli altri strumenti di minor diametro, anche se con un rapporto F/D più basso).Tutto ciò ovviamente volendo trascurare il delicatissimo e importante fattore del campionamento.
Vero è anche il distinguo tra oggetti puntiformi ed estesi, comunque anche per questi ultimi non penso affatto che un C14 a f11 raccolga meno luce e segnale di un C8 a f 6 e così via.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 21:41 
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Pilolli ha scritto:
Corollario: Tuvok ti chiederà SEMPRE qualcosa che non hai messo nel post, quindi ignoralo tanto si farà avanti di nuovo ripetutamente finché non avrai il tempo o la voglia di rispondere. :)


ma va a ciapà i ratt :lol:

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MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 22:10 
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Ciao Fulvio.
Le tue obiezioni mi sono un po' generiche. Puoi portarmi degli esempio un po' più consistenti? Perché temo di non seguirti per bene.
Cerco comunque di darti delle risposte, ma porta pazienza se prendo fischi per fiaschi.

fulvio mete ha scritto:
Ciao, Pilolli:
Ho seguito la interessante discussione e ho visto la tua formula.
La prima eccezione che porrei è che la suddetta determina un "rapporto di luminosità" che non è ancorato al classico dato di rapporto S/R (anche se tu dici di si, non vedo come)

Beh, non mi sembra poi così strano. La definizione del rapporto S/N la prendo dal lavoro di Moore per semplicità:
"The Signal-to-Noise (S/N) of any object in the virtual image consists of the number of photons from that object divided by the object's and sky's Poisson noises"

Con pixel più grandi, a parità del resto del setup, la quantità di fotoni che colpisce il singolo pixel è maggiore e quindi il rapporto migliora. Sto dando per scontato che la differenza di rumore di lettura non sia apocalittica tra il ccd con pixel più piccoli e quello con pixel più grandi anche se in realtà sappiamo che nella stragrande maggioranza dei casi è addirittura vero il contrario, cioè che i sensori con pixel grandi generano un rumore di lettura minore. Quindi non vedo come il rapporto SN non possa che migliorare, in generale.

Cita:
La seconda è che collega in pratica tale indice di luminosità ad un rapporto F/D che, valido in fotografia tradizionale, ha molto meno senso in imaging CCD, al punto che è stato ampiamente contestato (Vedi il lavoro di Stan Moore :
http://www.stanmooreastro.com/SamplingFratioMyth.htm )


Ecco, quel simpatico lavoro di moore è secondo me proprio concettualmente errato e non si sposa granché con quello a cui serve invece la mia "formula".
Inizio ribadendo un concetto: la mia formula serve solo a estrapolare un dato che ci fa capire quanto è "luminoso" un setup completo rispetto a un altro. Questo non vuol dire che un setup sia più adatto di un altro a uno scopo solo perché è più luminoso! In particolare, faccio l'esempio estremo: un setup per riprese deep avrà un ILSF molto più alto di un setup per fare riprese planetarie in hi-res. Questo perché le priorità nel secondo tipo di ripresa sono ben diverse da quelle che si hanno nelle riprese deep. Sempre per fare degli esempio, la mia formula ignora completamente le necessità di campionatura dell'utente. Quello è un calcolo che si deve fare l'utente per fatti suoi in base ai suoi bisogni. E così via. La mia formula ti fa capire in maniera semplice quale setup sia più luminoso una volta che le considerazioni di base sono state effettuate. A chi fa planetarie "spinte" come Diego B, per esempio, è stata comunque consigliata una Sigma 3200 perché il campionamento gli era molto più congeniale anche se andava a perdere qualcosa in raccolta luminosa.

Detto questo, torno su Moore che ha fatto un discorso secondo me senza né capo né coda. Nell'esempio che vediamo in fondo alla pagina, che è quello in cui contesta che il rapporto focale serva a qualcosa (anzi, secondo la sua prova dichiara che è proprio meglio il rapporto focale più elevato), lui ha fatto una prova a f/12,4 e un'altra a F/3,8 dello stesso soggetto e poi... ha ridimensionato la versione a F/3,8 per portarla alla stessa scala di quella da 12,4.
Ma che idea è? I pixel non vanno normalizzati, vanno tenuti come sono in ripresa, nella condizione reale! Riprendere a F/12,4 e a F/4 scarso (con lo stesso strumento) ha due utilizzi completamente diversi. Se tu prendi una ripresa e le fai un upscale per portarla in confronto a una nativa a quella risoluzione, come puoi sperare di avere un risultato superiore? L'informazione non la si inventa. Se viene "distrutta" in fase di ripresa, poi non puoi sperare di ricrearla.

Ed è per questo che:
Cita:
Ti posso assicurare già da ora che non è così: il rapporto S/R che ottengo col C14 in applicazioni critiche è nettamente superiore a quello del C8 (ed ovviamente degli altri strumenti di minor diametro, anche se con un rapporto F/D più basso).

Dipende da qual è la criticità. Per il perché, ti rimando alla intro che ho fatto all'inizio.

Cita:
Tutto ciò ovviamente volendo trascurare il delicatissimo e importante fattore del campionamento.

Ribadisco: e no, non lo devi trascurare perché quello è un aspetto che non ha nulla a che vedere con la formula. Le criticità vanno considerate a parte.

Spero di esser stato chiaro e, soprattutto, di aver capito cosa intendevi. Però se mi fai un esempio è sicuramente meglio. :)

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MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 0:31 
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Cita:
Beh, non mi sembra poi così strano. La definizione del rapporto S/N la prendo dal lavoro di Moore per semplicità:
"The Signal-to-Noise (S/N) of any object in the virtual image consists of the number of photons from that object divided by the object's and sky's Poisson noises"

Perfettamente d'accordo.

Cita:
Con pixel più grandi, a parità del resto del setup, la quantità di fotoni che colpisce il singolo pixel è maggiore e quindi il rapporto migliora. Sto dando per scontato che la differenza di rumore di lettura non sia apocalittica tra il ccd con pixel più piccoli e quello con pixel più grandi anche se in realtà sappiamo che nella stragrande maggioranza dei casi è addirittura vero il contrario, cioè che i sensori con pixel grandi generano un rumore di lettura minore. Quindi non vedo come il rapporto SN non possa che migliorare, in generale
.

Anche qui in linea di massima siamo d'accordo, anche se nel rumore complessivo occorre considerare anche quello dell'oggetto e del fondo cielo,oltre a quello termico e di lettura.

Ma non è questo il punto: io sto dicendo semplicemente che la tua formula,applicata a due diversi telescopi (molto diversi in apertura) e con la stessa camera porta allo strano risultato che quello con apertura minore ma di rapporto F/D anch'esso minore, risulti più "luminoso" di quello con apertura maggiore, anche di molto, ma di rapporto F/D superiore.In teoria quindi un 100 mm di diametro a f 5 sarebbe più luminoso di un 1000 mm a f 8,dotato della stessa camera, e quindi degli stessi pixel e QE,a parità di integrazione: cosa che mi sembra strana (a parte le considerazioni di Moore).Anche il difetto di campionamento indotto dalla focale più lunga , comunque non considerato nella formula, non credo possa portare a simili differenze.

Cita:
Sempre per fare degli esempio, la mia formula ignora completamente le necessità di campionatura dell'utente
.
E qui torniamo a quanto detto prima

Cita:
Quello è un calcolo che si deve fare l'utente per fatti suoi in base ai suoi bisogni. E così via. La mia formula ti fa capire in maniera semplice quale setup sia più luminoso una volta che le considerazioni di base sono state effettuate

Secondo me, invece è anche questo un punto importante:se col C8 a f 6.3 campioni con l'ST8 1,4 arcsec, col C14 a f 11 e la stessa camera campioni 0,5 arcs.solo che la differenza di campionamento non credo possa essere tale da far si che lo strumento + piccolo risulti più luminoso e, a parità di integrazione, fornisca un rapporto S/R migliore, quindi credo che un correttivo sia necessario, dato che l'applicazione nella tua formula del solo numero F/D quale elemento identificativo del telescopio porta a risultati strani.
Poi, per concludere, ti confesso di essere pienamente convinto che le formule debbano essere espressione di risultati sperimentali, quindi se qualcuno in forum vorrà portare un sostegno sperimentale alla tua tesi, che ben venga.Da parte mia proverò, non appena ne avrò il tempo, a fare una prova con alcuni degli strumenti in mio possesso.

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