Zievatron ha scritto:
Ma se sono fatti di materia degenere, è ancora corretto considerarli pianeti? Non è che sono resti di stelle decedute?
No, la pressione degenere la si raggiunge solo nel nucleo del pianeta. Anche nel nucleo terrestre c'è un primo accenno di questi fenomeni, seppur in modo molto ridotto. A masse maggiori l'effetto aumenta, e quindi anche aggiungendo massa si ha un aumento minore di raggio. In quell'articolo nella quarta-quinta pagina c'è un grafico con la relazione massa-raggio per diverse composizioni. E' in scala logaritmica, quindi se la materia non andasse incontro a effetti degeneri si avrebbero delle rette. Invece come puoi ben vedere sono delle curve che dopo un po' piegano verso il basso, verso valori maggiori di densità, mentre nelle masse minori (fino a 10-15 masse terrestri) restano abbastanza costanti. Gli effetti degeneri intervengono dalle 15 masse terresti in su, per divenire importanti verso le 100. Va detto però che pianeti di composizione terrestre (silicati, ferro e acqua) di tale masse sono estremamente improbabili. Ne sappianoa ncora troppo poco a riguardo, se si possono formare lo faranno probabilmente attorno a stelle molto massicce, che hanno avuto a loro volta dei dischi di accrescimento molto grandi.
Cita:
Questo mi lascia perplesso per due informazioni discordanti trovate e vorrei approfondire la questione.
1. Perchè l'idrogeno? Il problema della massa minima non è da rapportarsi alla possibilità di trattenere l'ossigeno? Mi sembra che è l'ossigeno che ci serve avere nell'amosfera, insieme all'azoto, non l'idrogeno.
2. Ho trovato, non ti so dire ora dove, che la massa minima, per una atmosfera minima ma sufficiente, sarebbe da individuarsi tra quella di Marte e quella della Terra, o persino tra quella di Marte e quella di Venere.
Da dove scaturiscono queste discordanze?
Perchè la vita è basata sull'acqua, che è composta di idrogeno e ossigeno.
Il problema è questo: un pianeta che possiede acqua avrà anche un ciclo di evaporazione e precipitazione. Quando il vapore acqueo arriva nell'alta atmosfera viene bombardato di radiazioni anche abbastanza potenti, e può capitare che una molecola d'acqua si scinda in ossigeno e idrogeno. Se il pianeta non può trattenere l'idrogeno andrà incontro a una lenta disseccazione. È quello che è successo a Venere: la sua acqua, complice anche la mancanza di campo magnetico, veniva lentamente scissa in idrogeno e ossigeno, ma il primo veniva facilmente eccitato oltre lòa velocità di fuga. L'ossigeno rimasto orfano così si ossidava a quello che trovava, e un volta finiti i metalli ha attaccato il carbonio. Si può dire che la continua emorragia di idrogeno di Venere ha portato tutti i suoi probabili oceani primordiali a ricombinarsi in CO2. La Terra trattiene l'idrogeno a stento, e in effetti anche lei, nonostante la prtezione aggiuntiva del campo magnetico, perde costantemente questo elemento, con il risultato che gli oceani terrestri, seppur lentamente, stanno perdendo volume. Fra un miliardo di anni sulla Terra ci sarà probabilmente il 20% di acqua in meno (complice anche il futuro progressivo lento riscaldarsi del Sole)
Cita:
Adesso non saprei dirti nè a che punto, nè con sicurezza per quali problemi, ma anche una gravità molto alta è probabile che costituisca un ostacolo serio per la vita, sia in quanto cusa di trasformazioni importanti nella materia, sia per il peso degli stessi ipotetici organismi viventi che diventerebbe facilmente insostenibile.
Beh potrebbero svilupparsi forme di vita piatte e larghe, in grado di sostenere meglio il proprio peso e della atmosfera spessa. Una terra più massiccia della nostra tratterrebbe molto meglio qualsiasi gas, e quindi tenderebbe per forza ad avere un'atmosfera più densa. Questo è un altro motivo per cui si ritengono rari i pianeti di tipo terrestre abitabili di 100 masse terrestri: avrebbero giocoforza moltissima atmosfera, che li porterebbe ad assomigliare a giganti gassosi dal nuclelo molto massiccio (ne hanno confermato uno con un nulceo roccioso almeno da 70 masse terrestri, contro le 14 di quello di Giove)
Cita:
No. Chiariamo bene questo punto.
Non intendo un ecosistema pressochè gemello di quello terrestre, Quindi il numero degli arti, la robustezza delle ossa o che altro non conta nulla. Soltanto un ecosistema che sia abbastanza complesso da avere una ampia varietà di piante ed animali, in qualunque modo siano fatti, piuttosto che un ecosistema di batteri e, al massimo qualche fungo o lichene.
Allora per quello che sappiamo noi basta una giusta temperatura e elementi giusti a disposizione, la gravità resta un fattore secondario.
Mi hai fatto venire in mente qualcosa che potrebbe rispondere per bene alla tua domanda!
Con le nuove scoperte di pianeti extrasolari si è finalmente cominciato a parlare in senso lato di pianeti abitabili e delle loro eventuali caratteristiche e classificazioni. È stato elaborato di recente un nuovo indice, l'ESI (Earth Similarity Index), che come da nome valuta quanto il pianeta sia simile alla Terra. Esso consiste nella produttoria di vari rapporti (Temperatura, raggio, densità e velocità di fuga) rispetto a quelli terrestri. La terra è per definizione 1, e più un pianeta è vicino all'1 più è simile alla Terra.
L'attuale record di ESI è detenuto da Gliese 667 Cc, con 0.87
Per confronto Marte è 0.66!
Ma c'è di più, nella lista dei non confermati cè KOI-736.01, con un ESI record di 0.98!
http://phl.upr.edu/projects/habitable-e ... g/list_esiPoi ci sono anche altri parametri, e persino una tavola periodica dei pianeti! tutto nel sito dell'Arecibo Planet Habitability Laboratory
http://phl.upr.edu/projects/habitable-e ... og/methodshttp://phl.upr.edu/projects/habitable-e ... og/results