Ford Prefect ha scritto:
Purtroppo c'è la seria possibilità che la macchina di Antikitera rappresenti l'unico oggetto meccanico rimastoci della cultura scientifica ellenistica, grazie all'ignoranza prima dei conquistatori Romani (pensa alla fine che fecero Archimede e le sue macchine), interessati alla tecnologia ma non alla conoscenza, e poi alla botta finale dei secoli bui del cristianesimo delle origini (culminati con la distruzione di ciò che rimaneva della biblioteca di Alessandria ad opera dei seguaci di San Cirillo).
Questa visione del medioevo come secolo buio a causa del cristianesimo distruttore del sapere è distorta per non dire "del tutto errata".
Non si spiegherebbe altrimenti come mai tra i grandi dell'astronomia dell'epoca ci fossero parecchi cristiani: Galileo, Copernico, Keplero, tutti cristiani, chi teologo, chi canonico, lo stesso Giordano Bruno che tu citi era un domenicano.
Basta visitare qualche centro religioso di tradizione pluricentenaria per rendersi conto della ricchezza culturale non solo nell'ambito artistico, ma anche filosofico e scientifico, altro che "nome della rosa"....
E' forse difficile trovare menti illustri che non fossero anche uomini di fede.
In genere il discorso medio sull'argomento è <<si però la Chiesa in quel tempo ha fatto guerre/morti/razzie>> da qui a dire che i secoli bui sono causati dal cristianesimo però ne passa di acqua sotto i ponti.
Riguardo alla biblioteca di alessandria si è detto e scritto parecchio. Il "grosso delle distruzioni" (anche se non è il massimo quantificare eventi simili) sono ad opera dell'impero romano prima e degli arabi poi.
Per chi volesse approfondire la faccenda "secoli bui" consiglio il saggio "I sonnambuli" di arthur kestler, che tratta in particolare le vicende di galileo/copernico/keplero/tycho con un'ampia parte dedicata appunto si secoli che dividono il sapere antico dal rinascimento.
Riguardo ai pianeti nell'antichità (per tornare strettamente in topic), sono andato un po' a curiosare, la pagina di wikipedia sulla "Pluralità dei mondi" offre parecchi spunti interessanti a livello di nomi su cui ricercare
http://it.wikipedia.org/wiki/Pluralit%C3%A0_dei_mondiriporto qualcosa, prima di Bruno cita ad esempio:
-il cardinale Nicola Cusano <<possibilità che Dio potesse avere creato altri mondi con altri essere razionali in uno spazio senza limiti>>
- il filosofo e teologo tedesco Alberto Magno <<plausibilità di altri mondi (altre terre)>>
-ancor prima i greci Talete, Anassimandro,Leucippo, Democrito ed Epicuro parlavano di pluralità dei mondi
- Lucrezio (70a.C.) speculava apertamente della possibilità di vita su altri mondi: « Pertanto dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell'Universo, con tipi differenti di uomini e di animali.»
- Diogene Laerzio riferisce come Anassagora (~ 450a.C.) ritenesse la Luna abitata; nella sua cosmologia, i semi, unendosi e separandosi, formavano sistemi planetari simili al nostro, quindi esistevano altri corpi celesti analoghi al Sole, alla Luna e alla Terra.
Ci vorrebbe un paio di esperti,, uno di archeoastronomia e un'altro di storia della scienza
ciao
dan