1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 17:34 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
GHISO983 ha scritto:
lollo il fachiro ha scritto:
ma secondo voi sapevano che i pianeti non emettono luce propria? Se si, come hanno fatto a capirlo? Se no, quando si e' capito questo? con i primi telescopi?

Bè ad esempio la luna si vede benissimo che non brilla di luce propria ma ha le fasi, estendendo il concetto anche agli altri pianeti..... :wink:
Non essendoci telescopi ci si arrangiava come si poteva, e gli antichi non se la cavavano malissimo pur non avendo grandi strumenti!!

La cosa non era per nulla ovvia.
Lo è per noi oggi, ma non lo era un tempo.
Solo con Averroè (attorno al 1100 AD) vi è stata la consapevolezza del fatto che la Luna è in realtà un oggetto opaco e oscuro.


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 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 22:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ManuF ha scritto:
Sono riusciti a costruire un "computer" che rappresentava le fasi lunari, l'ingrandimento e rimpicciolimento del diametro della luna. Tutto realizzato con ingtanaggi costruiti a mano e per farlo funzionare si girava una manovella!


Ti riferisci a questo?

http://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Anticitera

Si pensa costruito su progetto dello stesso Archimede che come dice Cicerone esisteva già un planetario costruito dal medesimo.

_________________
Diego Barucco
PNebulae


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 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: mercoledì 14 marzo 2012, 21:05 
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Iscritto il: sabato 24 luglio 2010, 16:12
Messaggi: 425
Località: Sernaglia della Battaglia (Tv)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Proprio lui!
Ho visto un documentario su National Geografic o Discovery Science, non ricordo, e ne sono rimasto stupito!
Divevano che mancava il pezzo che doveva simulare il moto dei pianeti.

_________________
Manuel
Cieli sereni a tutti
Telescopio:Skywatcher 150 dobson
Oculari:SW 10mm, 25mm~~ Ts-HR planetary 6mm~~ GSO 15mm UWA 80°
Filtro astrosolar home made "metal design". Collimatore laser TS Metal
Binocoli:8x21 & 20x50---TriAtlas B

Non puoi aspettarti di vedere al primo sguardo. Osservare è per certi versi un’arte che bisogna apprendere. (William Herschel)
Apprendista astrofilo


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 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: giovedì 15 marzo 2012, 11:11 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
ManuF ha scritto:
Proprio lui!
Ho visto un documentario su National Geografic o Discovery Science, non ricordo, e ne sono rimasto stupito!
Divevano che mancava il pezzo che doveva simulare il moto dei pianeti.


Ciao,
c'era un bell'articolo su Le Scienze qualche mese fa, e dovresti trovare anche delle belle ricostruzioni sul sito del National Geografic.

Purtroppo c'è la seria possibilità che la macchina di Antikitera rappresenti l'unico oggetto meccanico rimastoci della cultura scientifica ellenistica, grazie all'ignoranza prima dei conquistatori Romani (pensa alla fine che fecero Archimede e le sue macchine), interessati alla tecnologia ma non alla conoscenza, e poi alla botta finale dei secoli bui del cristianesimo delle origini (culminati con la distruzione di ciò che rimaneva della biblioteca di Alessandria ad opera dei seguaci di San Cirillo).

lollo il fachiro ha scritto:
Bene, come hanno fatto i nostri antenati, che ovviamente osservavano ad occhio nudo, a capire che quella non era una stella particolarmente brillante, ma un altro "mondo"?


Semplice, non capivano la differenza: per loro erano stelle erranti, diverse dalle "stelle fisse", e cercavano di trovare una qualche spiegazione nei loro modelli cosmologici.
L'unico che ipotizzò che fossero "altri mondi" prima dell'uso del telescopio è stato Giordano Bruno, almeno che io mi ricordi (correggetemi se mi sono dimenticato qualcuno).

_________________
Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 14:39 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
Ford Prefect ha scritto:
Purtroppo c'è la seria possibilità che la macchina di Antikitera rappresenti l'unico oggetto meccanico rimastoci della cultura scientifica ellenistica, grazie all'ignoranza prima dei conquistatori Romani (pensa alla fine che fecero Archimede e le sue macchine), interessati alla tecnologia ma non alla conoscenza, e poi alla botta finale dei secoli bui del cristianesimo delle origini (culminati con la distruzione di ciò che rimaneva della biblioteca di Alessandria ad opera dei seguaci di San Cirillo).


Questa visione del medioevo come secolo buio a causa del cristianesimo distruttore del sapere è distorta per non dire "del tutto errata".
Non si spiegherebbe altrimenti come mai tra i grandi dell'astronomia dell'epoca ci fossero parecchi cristiani: Galileo, Copernico, Keplero, tutti cristiani, chi teologo, chi canonico, lo stesso Giordano Bruno che tu citi era un domenicano.
Basta visitare qualche centro religioso di tradizione pluricentenaria per rendersi conto della ricchezza culturale non solo nell'ambito artistico, ma anche filosofico e scientifico, altro che "nome della rosa"....
E' forse difficile trovare menti illustri che non fossero anche uomini di fede.
In genere il discorso medio sull'argomento è <<si però la Chiesa in quel tempo ha fatto guerre/morti/razzie>> da qui a dire che i secoli bui sono causati dal cristianesimo però ne passa di acqua sotto i ponti.

Riguardo alla biblioteca di alessandria si è detto e scritto parecchio. Il "grosso delle distruzioni" (anche se non è il massimo quantificare eventi simili) sono ad opera dell'impero romano prima e degli arabi poi.

Per chi volesse approfondire la faccenda "secoli bui" consiglio il saggio "I sonnambuli" di arthur kestler, che tratta in particolare le vicende di galileo/copernico/keplero/tycho con un'ampia parte dedicata appunto si secoli che dividono il sapere antico dal rinascimento.

Riguardo ai pianeti nell'antichità (per tornare strettamente in topic), sono andato un po' a curiosare, la pagina di wikipedia sulla "Pluralità dei mondi" offre parecchi spunti interessanti a livello di nomi su cui ricercare
http://it.wikipedia.org/wiki/Pluralit%C3%A0_dei_mondi
riporto qualcosa, prima di Bruno cita ad esempio:

-il cardinale Nicola Cusano <<possibilità che Dio potesse avere creato altri mondi con altri essere razionali in uno spazio senza limiti>>
- il filosofo e teologo tedesco Alberto Magno <<plausibilità di altri mondi (altre terre)>>
-ancor prima i greci Talete, Anassimandro,Leucippo, Democrito ed Epicuro parlavano di pluralità dei mondi
- Lucrezio (70a.C.) speculava apertamente della possibilità di vita su altri mondi: « Pertanto dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell'Universo, con tipi differenti di uomini e di animali.»
- Diogene Laerzio riferisce come Anassagora (~ 450a.C.) ritenesse la Luna abitata; nella sua cosmologia, i semi, unendosi e separandosi, formavano sistemi planetari simili al nostro, quindi esistevano altri corpi celesti analoghi al Sole, alla Luna e alla Terra.

Ci vorrebbe un paio di esperti,, uno di archeoastronomia e un'altro di storia della scienza :mrgreen:
ciao
dan


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 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: domenica 18 marzo 2012, 17:00 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
"Questa visione del medioevo come secolo buio a causa del cristianesimo distruttore del sapere è distorta per non dire "del tutto errata".
Non si spiegherebbe altrimenti come mai tra i grandi dell'astronomia dell'epoca ci fossero parecchi cristiani: Galileo, Copernico, Keplero, tutti cristiani, chi teologo, chi canonico, lo stesso Giordano Bruno che tu citi era un domenicano
."
E' vero, però i personaggi che citi non sono del medioevo ma casomai del rinascimento. Bisogna anche considerare il contributo della civiltà Araba attorno al 1000, che dette un grande impulso alla conoscenza dell'astronomia e della matematica. Non dimentichiamo l'invenzione dello zero.

_________________
Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: pianeti nell'antichita'
MessaggioInviato: lunedì 19 marzo 2012, 19:45 
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Iscritto il: domenica 23 agosto 2009, 2:00
Messaggi: 788
Località: Sambuca di Sicilia
Tipo di Astrofilo: Visualista
Bel topic, :mrgreen:
Quoto Fabio, la civiltà araba ha dato un enorme contributo nello sviluppo dell'astronomia..credo anche perchè seguirono le orme di popoli molto ferrati ed evoluti come Egizi, Assiri, Babilonesi e Sumeri.

Per quanto riguarda il medioevo - oscurantismo religioso e sul fatto che molti uomini di cultura e scienza fossero cristiani io evidenzierei diversi punti di vista:

molti lo erano (a malincuore) soprattutto per non farsi "ammazzare" o cmq intralciare negli studi intrapresi.

Altri effettivamente lo erano perchè riconoscevano nella scienza ed il creato un comune denominatore che era il Dio Cristiano. Abili a non andare fuori le righe e furbi abbastanza per non trovarsi in spiacevoli situazioni.

Altri erano i famosi religiosi "scienziati" rinchiusi in monasteri ed abazie sperdute ed isolate con il divieto da parte della chiesa di NON divulgare assolutamente qualsiasi tipo di informazione, scritta e parlata che potesse minare o mettere in dubbio il Cristianesimo ortodosso e di conseguenza il potere ecclesiastico Spirituale e TERRENO..

almeno, io la penso cosi'.

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"Se tu hai una mela, ed io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io avremo sempre una mela per uno. Ma se hai un'idea ed io ho un'idea, e ce la scambiamo, allora avremo entrambi due idee!" M*****
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Sono sempre il solito "SkyOne4" :-) col setup in evoluzione ma con un'idea per la testa...


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