1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 16:40 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
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Se scriverai, ti leggerò volentieri.

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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 17:26 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
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Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Ok: allora raccolgo le idee e vado :)


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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 10:56 
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Iscritto il: domenica 2 gennaio 2011, 10:33
Messaggi: 447
Località: München
Mi aggiungo anche io!! Ho una esperienza di elettronica limitata (ho fatto l'esame di elettronica però studio fisica, per cui tanta teoria ma non so perchè un transistor ha tre zampe..) e per quanto riguarda comunicazioni siamo a capo: tanta teoria ma non mi chiedete come sia fatta un'antenna..

Però potere fare misurazioni radioastronomiche mi ha sempre affascinato! Se qualcuno farà una guida "for dummies" sarò felice di leggerla!!


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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 11:38 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Bene: allora si parte prestissimo con il radiotelescopio didattico a 12 Ghz con parabolina sat tv e ricevitore su satfinder. Semplice, economico, ottimo per le prime prove ...... :D


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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 13:06 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23656
astrotecnico ha scritto:
Bene: allora si parte prestissimo con il radiotelescopio didattico a 12 Ghz con parabolina sat tv e ricevitore su satfinder. Semplice, economico, ottimo per le prime prove ...... :D



pero' :D
sarebbe interessante anche una piccola lista della spesa e qualche cenno di teoria :D

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qa'plà!
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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 13:35 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
E' chiaro che un minimo di teoria c'è durante il corso della descrizione.
Tanto non basta un solo post, questo è garantito :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: martedì 13 marzo 2012, 14:37 
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Iscritto il: mercoledì 2 febbraio 2011, 17:47
Messaggi: 344
Località: Belluno
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Splendido, mi aggrego alla lista! :D
Mi ha sempre affascinato la radioastronomia.

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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: giovedì 15 marzo 2012, 19:12 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Piccolo radiotelescopio didattico a 12 Ghz

Anzitutto voglio scusarmi con i più esperti se quello che andrò ad esporre è troppo semplicistico e non eccessivamente rigoroso.

Quando si vuol fare una cosa didattica è in genere necessario sacrificare un po’ l’aspetto altamente tecnicistico.

Anche perché mi piacerebbe che quanto detto faccia da guida ai meno esperti per poter sondare l’affascinante campo della radioastronomia.

L’esperienza che vi mostrerò è stata fatta anche al GAD di Frasso Sabino l’anno scorso, riscuotendo un notevole interesse.

Radioastronomia, ricevitori e antenne

La radioastronomia è un campo veramente affascinante anche per un astronomo amatore. Attualmente è poi resa un po’ più facile dal fatto che in commercio sono disponibili tanti materiali per la ricezione da satellite, con costo molto abbordabile.
Ormai le parabole per la tv sat si trovano dappertutto: brico, supermercati, discount …….
Le prestazioni di questi prodotti sono ormai talmente migliorati tanto che un qualunque down-converter (il ricevitore che viene messo nel fuoco della parabola, detto comunemente LNB) consente agevolmente di “riceve” il Sole e qualche altra cosetta.

In tutta onesta vi voglio subito disilludere. Con una radiotelescopio così semplice non è possibile vedere molte radiosorgenti, almeno con la parabola tipica da 80 centimetri di diametro, che è ormai uno standard del settore tv da satellite.
Per ricevere qualche cosa in più ci vuole una parabola più grande e un amplificatore dopo l’LNB, perché i segnali sono veramente deboli.

Ma del resto la nostra è una cosa didattica, no? Poi, se vi piace, passerete poi a qualche cosa di più serio e performante.

Qualche cenno storico sulla radioastronomia

I primi esperimenti sono stati fatti, in maniera quasi casuale, da Carl Jansky che era stato ingaggiato dalla Bell Telephone, allora molto interessata, per motivi prettamente commerciali, a comunicazioni in onde corte. Gli era stato dato incarico di scoprire il motivo di strane interferenze che davano problemi alle comunicazioni radio nella gamma 10 – 20 metri di lunghezza d’onda ( 15 – 30 Mhz). Jansky costruì a questo scopo un’antenna girevole operante sui 14,5 Mhz, che chiamava scherzosamente “giostra”, è inizio a fare i suoi rilevamenti, per cercare di capire da quale direzione provenivano i segnali disturbanti.
Per un anno segui questi segnali. Dapprima penso che, a causa la loro periodicità, fossero provenienti dal Sole. Poi però giunse alla conclusione che avendo questi segnali una periodicità di 23 ore 56 minuti e non di 24 ore, questi provenissero da una sorgente fuori dal nostro sistema solare. Alla fine ebbe le prove che venivano dalla via Lattea ed erano particolarmente intensi in direzione del centro della galassia, nella costellazione del Sagittario. La sua scoperta fu pubblicata nel New York Time il 5 maggio del 1933. Dopo questa sua esperienza Jansky voleva continuare le sue ricerche, ma la Bell Telephone avendo ottenuto il risultato voluto e a quel tempo totalmente disinteressata al risvolto scientifico della scoperta, non lo finanziò più. Così Jansky abbandono a malincuore le sue investigazioni, senza forse aver capito che aveva fatto nascere una nuova scienza: la radioastronomia.

In suo onore il flusso radio proveniente dalle radiosorgente venne identificato come Jy (jansky).

L’articolo pubblicato sul New York Time incuriosì molto l’allora giovanissimo Grote Reber, radioamatore americano, che coltivava anche la passione dell’astronomia. Questo felice connubio tra i due hobby di Reber lo portarono qualche anno dopo, nel 1937, a costruire un suo radiotelescopio, la cui antenna, un paraboloide di ben 9 metri di diametro, era montata nel cortile della sua abitazione.
Le intenzioni di Reber erano le migliori e per questo la sua antenna era, per l’epoca, veramente molto grande, specialmente per un amatore. Inizio con il provare a ricevere i segnali delle radiosorgenti ad una frequenza di 3300 Mhz, ma questo suo tentativo fallì, soprattutto perché all’epoca costruire ricevitori di buona qualità per quella frequenza non era affatto facile, nonostante Reber fosse un tecnico molto esperto, in quanto lavorava per alcune aziende della sua zona che costruivano tali apparati, anche se destinati ad altro scopo.
Tentò a 900 Mhz e di nuovo nulla, nessun risultato. Finchè, nel 1938, provando a 160 Mhz, ottenne il risultato voluto; quello di confermare i dati rilevati da Jansky.

Ora la radioastronomia era veramente una scienza !

Nel 1940 pubblico il suo primo articolo da radioastronomo sull’Astrophysical Journal. Fu allora che l’osservatorio di Yerkes gli offrì un posto da ricercatore, che però rifiutò per continuare in piena autonomia le sue ricerche.


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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: venerdì 16 marzo 2012, 22:50 
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Negli anni successivi Reber inizio a fare una mappa radio del cielo, che completo nel 1941 e migliorò nel 1943, riuscendo a ricevere segnali anche dal Sole. Purtroppo incontrò grande scetticismo per i suoi lavori da parte degli astronomi del tempo e faticò non poco a farli pubblicare, tanto che qualche anno dopo dichiarò stizzito che gli astronomi del tempo non capivano la portata di quello che stava facendo perché non erano esperti di elettronica e radiocomunicazione mentre gli ingegneri non sapevano nulla di astronomia ! Parte delle osservazioni di Reber furono poi confermate durante il conflitto mondiale dagli addetti ai radar di entrambi le parti belligeranti, ma restarono segrete a causa della guerra. Un altro grande impulso alla radioastronomia venne dal fatto che, dopo la guerra, erano rimasti inusati moltissimi radar mobili, alquanto adatti, con poche modifiche ad essere utilizzati in radioastronomia. Queste furono le prime apparecchiature utilizzate dai ricercatori dell’epoca.


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 Oggetto del messaggio: Re: radioastronomia amatoriale
MessaggioInviato: venerdì 30 marzo 2012, 21:36 
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Fu infatti dal dopoguerra che gli astronomi iniziarono a considerare la radioastronomia una vera scienza ed cominciarono a lavorare in questo affascinante campo, coinvolgendo tecnici ed ingegneri nello sviluppo e nella costruzione delle apparecchiature idonee alla ricezione delle emissioni degli oggetti della volta stellata.
Infatti il punto dolente delle radioastronomia era a quel tempo e lo è in parte tuttora, avere disponibili dei ricevitori e delle antenne adatte a questo scopo, magari specificamente costruite per l’impiego.


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