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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 13:09 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
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Zievatron ha scritto:
Questo semiasse non ho capito bene come deve essere inteso. Come semiasse dell'ellisse è una cosa, perchè è metà dell'asse maggiore. Ma non è che nel caso delle orbite si intende la distanza maggiore dal fuoco in cui è posto il centro di massa? Se è così è un'altra cosa.

E' la metà dell'asse maggiore dell'ellisse.
Le due distanze rispettivamente minima e massima dal fuoco sono la distanza perielica (q) e quella afelica, rispettivamente ugualiad a(1-e) e ad a(1+e)
Cita:
..., e la longitudine del perielio (p).
Ecco, questa ho faticato a trovare una definizione. Ci sono arrivato indirettamente. Pare sia la somma di:
Argomento del perielio + longitudine del nodo ascendente.

Hai toccato il tasto più traballante delle definizioni.
Se il piano dell'orbita è già quello di riferimento allora non c'è problema: la longitudine del perielio è l'angolo che il vettore che congiunge il fuoco con il perielio forma (in senso antiorario) con la direzione positiva dell'asse X.
Se il piano dell'orbita NON è quello di riferimento allora la cosa si complica. La longitudine del perielio diventa la somma di due angoli, misurati su piani diversi. La longitudine del nodo ascendente (già definita prima) e l'argomento del perielio, ovvero l'angolo, misurato sul piano dell'orbita, che il vettore che congiunge il fuoco al perielio forma con il nodo ascendente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 13:30 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
Messaggi: 122
Località: Taranto
Mizarino ha scritto:
Cita:
..., e la longitudine del perielio (p).
Ecco, questa ho faticato a trovare una definizione. Ci sono arrivato indirettamente. Pare sia la somma di:
Argomento del perielio + longitudine del nodo ascendente.

Hai toccato il tasto più traballante delle definizioni.

Ah! Ecco perchè mi dava una strana sensazione allo stomaco! :|

Cita:
... La longitudine del nodo ascendente (già definita prima) ....

Prima quando? Dove?
A me non sembra. :?

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Zievatron
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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 14:13 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
Zievatron ha scritto:
Cita:
... La longitudine del nodo ascendente (già definita prima) ....

Prima quando? Dove?
A me non sembra. :?

Come no!
Qualche post più su:
Cita:
Se il piano dell'orbita non è il piano di riferimento, allora occorre definirlo rispetto a quest'ultimo, e allo scopo servono due parametri ulteriori: l'inclinazione rispetto al piano di riferimento (i) e la direzione della retta di intersezione dei due piani, definita da quella che si chiama "longitudine del nodo ascendente".


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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 14:39 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
Messaggi: 122
Località: Taranto
Mizarino ha scritto:
Come no!
Qualche post più su:
Cita:
Se il piano dell'orbita non è il piano di riferimento, allora occorre definirlo rispetto a quest'ultimo, e allo scopo servono due parametri ulteriori: l'inclinazione rispetto al piano di riferimento (i) e la direzione della retta di intersezione dei due piani, definita da quella che si chiama "longitudine del nodo ascendente".


Da quì capisco solo che "longitudine del nodo ascendente".è la direzione della retta di intersezione dei due piani. Ma come la descrivo tale direzione?
Stabilisco a mia scelta un asse del piano di riferimento e, sempre a mia scelta, quale angolo misurare tra l'asse e la retta d'intersezione?
In linea di massima, potrebbe anche andare, ma se poi devo usare il dato in qualche formula, potrei avere dei problemi. perchè mi sono discostato da un uso tipico e la formula andrebbe rifatta ad oc.

Edit.:
Ah! Dimenticavo una domanda.
Per questi 3 angoli in questione (Inclinazione, Argomento del pericentro, Longitudine del pericentro) si deve tener conto del segno (+/-) ? Oppure sono considerati sempre positivi e misurati tutti in un verso prestabilito?
Scusa, ma ho un po' le idee confuse su queste misure di angoli. :oops:

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Zievatron
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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 16:45 
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Iscritto il: lunedì 30 giugno 2008, 17:16
Messaggi: 268
Zievatron ha scritto:
Da quì capisco solo che "longitudine del nodo ascendente".è la direzione della retta di intersezione dei due piani. Ma come la descrivo tale direzione?
Stabilisco a mia scelta un asse del piano di riferimento e, sempre a mia scelta, quale angolo misurare tra l'asse e la retta d'intersezione?

Leggi bene che un po'prima c'era scritto anche questo.
Cita:
Se già si conosce il piano orbitale (nel quale sia definita una direzione di riferimento X) ne bastano 3.

Ovvero,posto che nel piano di riferimento (nel sistema solare è il piano dell'eclittica) sia definito un asse X di riferimento (nel sistema solare è la direzione dell'equinozio di primavera di un'epoca predefinita - attualmente il 1° gennaio 2000), allora la longitudine del nodo ascendente è l'angolo, misurato in senso antiorario a partire da questa direzione fino al nodo ascendente, che a sua volta è quello dei due nodi in cui il corpo orbitante passa da S a N del piano di riferimento.
Cita:
Ah! Dimenticavo una domanda.
Per questi 3 angoli in questione (Inclinazione, Argomento del pericentro, Longitudine del pericentro) si deve tener conto del segno (+/-) ? Oppure sono considerati sempre positivi e misurati tutti in un verso prestabilito?
Scusa, ma ho un po' le idee confuse su queste misure di angoli. :oops:

L'inclinazione è sempre positiva e compresa fra 0° e 180°. Se è maggiore di 90° significa che l'orbita è retrograda (Visto da N il moto va in senso orario anziché antiorario).
Gli altri due angoli si misurano sempre in senso antiorario e sono compresi fra 0 e 360°. Nulla vieta di prenderli negativi ( es -60° = +300°) ma non si usa farlo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 18:03 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Il problema dei due corpi è in realtà molto semplice; si integra direttamente (cosa che accade per assai pochi fenomeni del mondo reale!) e gli aspetti matematici sono del tutto accessibili ad un perito meccanico (l'equazione differenziale da risolvere è molto, molto addomesticata, a patto di fare una semplice sostituzione).
Non preccuparti dei parametri orbitali o di altre cose che ti paiono complicate: se leggi con attenzione un buon testo, ne vieni fuori con facilità.

Si tratta tuttavia di capire cosa vuoi fare:
- vuoi scriverti un programmino per implementare la cosa?
- studiare il moto (molto approssimato) di un satellite? (N.B.: il moto di un satellite artificale non è studiabile con il problema dei due corpi se non in modo molto grezzo: la Terra non è sferica, è infatti un "patatoide", e occorrerebbe tenere conto di ciò)
- vedere se e quando c'è un'eclisse in una binaria ad eclisse o qualcosa del genere?
- definire l'orbita a partire da dati osservativi?

A dispetto delle apparenze, l'ultima è la cosa più complessa e (momentaneamente) forse al di fuori delle tue conoscenze (ma non preoccuparti: con un po' di sane letture potrai affrontare anche quella!)

Per il passaggio ai tre corpi, ci sono delle complicazioni; gli aspetti matematici (teoria delle perturbazioni) non sono accessibili direttamente, e la simulazione è forse (questo "forse" sta forse per... "certamente") la via maestra.

Concludo con un'affermazione e una domanda, ossia:
- dovresti aver ben chiaro cosa vuoi ottenere, in modo da chiarire dove cercare;
- conosci l'inglese in maniera anche solo approssimativa? (ciò mi serve per il suggerimento di letture)


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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 18:29 
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Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 19:31
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Località: Taranto
Mizarino ha scritto:
...,posto che nel piano di riferimento (...) sia definito un asse X di riferimento (...), allora la longitudine del nodo ascendente è l'angolo, misurato in senso antiorario a partire da questa direzione fino al nodo ascendente, che a sua volta è quello dei due nodi in cui il corpo orbitante passa da S a N del piano di riferimento.

Questo è OK, ma mi lascia incerto sulla partenza di tale angolo. L'asse di riferimento X, presumo, debba anch'esso passare per il fuoco come la linea dei nodi. Quindi, la linea dei nodi divide l'asse X in due parti.
Se parto da un semiasse X e misuro l'angolo in senso anti orario fino al vettore fuoco-->nodo ottengo un valore, se invece parto dall'altro semiasse X ottengo tutt'altro valore.
Forse, c'è qualcosa che tu dai per scontato ma non lo è poi tanto. A me, infatti, sembra che manchi qualcosa.
Tiro a indovinare: In geometria, forse, esiste una convenzione che vuole che gli angoli si misurino a partire dal semiasse positivo delle X?
Conferma o smentisci.

Cita:
L'inclinazione è sempre positiva e compresa fra 0° e 180°. Se è maggiore di 90° significa che l'orbita è retrograda (Visto da N il moto va in senso orario anziché antiorario).

Questa presenta un analogo dubbio su quale sia l'angolo da misurare, perchè tra due piani che si intersecano si formano 4 angoli uguali 2 a 2. Non so come devo scegliere la parte del piano da cui partire per misurare l'angolo.
In più, non capisco come faccia l'inclinazione dell'orbita ad implicare se il moto del corpo, guardando da nord, appaia orario o anti-orario. A me sembra che potrebbe essere l'uno o l'altro indipendentemente dall'inclinazione dell'orbita.

Cita:
Gli altri due angoli si misurano sempre in senso antiorario e sono compresi fra 0 e 360°. Nulla vieta di prenderli negativi ( es -60° = +300°) ma non si usa farlo.

Questo particolare, almeno, ora mi quadra. :D

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Zievatron
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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 18:59 
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Zievatron ha scritto:
Questo è OK, ma mi lascia incerto sulla partenza di tale angolo. L'asse di riferimento X, presumo, debba anch'esso passare per il fuoco come la linea dei nodi. Quindi, la linea dei nodi divide l'asse X in due parti...
Tiro a indovinare: In geometria, forse, esiste una convenzione che vuole che gli angoli si misurino a partire dal semiasse positivo delle X?
Conferma o smentisci.

Certo, ma lo avevo detto, l'asse X è diretto verso l'equinozio di primavera, ed è da lì che si misurano gli angoli ...
Cita:
In più, non capisco come faccia l'inclinazione dell'orbita ad implicare se il moto del corpo, guardando da nord, appaia orario o anti-orario. A me sembra che potrebbe essere l'uno o l'altro indipendentemente dall'inclinazione dell'orbita.

Tu fai un sacco di domande scassamarroni, però è una cosa buona perché vuol dire che rifletti e ti poni problemi, perciò sono contento e rispondo volentieri ... :)
Se vogliamo essere precisi, il piano di riferimento (per il s.s. il piano dell'eclittica) ha una sua faccia positiva e una negativa. Per meglio dire, la normale al piano ha un suo verso positivo, che è quello che corrisponde alla direzione del vettore momento angolare dei pianeti maggiori, cioè il Nord. Per la precisione, è ilverso in cui si avvita (anzi si svita) una vite destrogira che sia ruotata nello stesso verso in cui girano i pianeti.
Idem per il piano orbitale in questione, cosicché l'inclinazione è univocamente definita come l'angolo formato dalle due semirette positive delle normali ai due piani. In base alla definizione, se questo angolo è maggiore di 90°,l'orbita è retrograda. Ad es, prendilo di 180°: significa che i due piani coincidono ma ilpianeta gira nel senso opposto a quello della Terra ... :)


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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 19:11 
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GTBL ha scritto:
... se leggi con attenzione un buon testo, ne vieni fuori con facilità.

Ne trovo uno su internet, come qualche dispensa pdf, come e-book?

Cita:
Si tratta tuttavia di capire cosa vuoi fare:
- vuoi scriverti un programmino per implementare la cosa?
... ...
- definire l'orbita a partire da dati osservativi?

Tra queste due ci sei vicino.
E' troppo presto per me per pensare ad un programma vero e proprio.
Però esistono i fogli elettronici. :wink:
Allora, quello a cui voglio arrivare è descrivere un sistema gravitazionale del tutto immaginario in modo completo e verosimile. Ovvero, i dati dei corpi e delle loro orbite, sono immaginari, ma applicando le giuste formule si vede se sono coerenti o incoerenti e, quindi, si possono modificare perchè siano più coerenti.
Perciò, prima di passare a vedere quali formule mi servono e studiare come funzionano tali formule, mi serve capire bene cosa sono i dati che andrò ad inserire in queste descrizioni e qual'è la loro giusta forma di rappresentazione.

Cita:
- conosci l'inglese in maniera anche solo approssimativa? (ciò mi serve per il suggerimento di letture)


Il mio inglese è moooltiiissssimoooo rudimentale. Non me la sento di leggere testi in inglese.

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Zievatron
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 Oggetto del messaggio: Re: Descrizione di Orbite
MessaggioInviato: martedì 6 marzo 2012, 19:48 
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Località: Taranto
Mizarino ha scritto:
Se vogliamo essere precisi, il piano di riferimento (...) ha una sua faccia positiva e una negativa.

Fin quì è facile, faccia nord e faccia sud.

Cita:
..., la normale al piano ha un suo verso positivo, che è quello che corrisponde alla direzione del vettore momento angolare dei pianeti maggiori, cioè il Nord. Per la precisione, è ilverso in cui si avvita (anzi si svita) una vite destrogira che sia ruotata nello stesso verso in cui girano i pianeti.
Idem per il piano orbitale in questione, cosicché l'inclinazione è univocamente definita come l'angolo formato dalle due semirette positive delle normali ai due piani. In base alla definizione, se questo angolo è maggiore di 90°,l'orbita è retrograda. Ad es, prendilo di 180°: significa che i due piani coincidono ma ilpianeta gira nel senso opposto a quello della Terra ... :)


Questo va diluito, spezzettato e riferito a corpi teorici. I pianeti maggiori cosa c'entrano?
Io non ho i pianeti maggiori, non ho il vettore momento angolare dei pianeti maggiori e più di tutto non ho la Terra!
Per adesso ho un universo nel quale esiste 1 solo pianeta immaginario agganciato ad 1 sola stella immaginaria che orbita su un piano diverso da quello di riferimento. Ho un nord ed un sud solo intesi come nord e sud del mio spazio geometrico. Cioè il semiasse positivo delle y, che va dal punto origine verso l'alto è il mio nord e l'altro è il mio sud.
La normale, sarebbe la perpendicolare, vero?
Allora, il fatto di identificare l'inclinazione come angolo tra le normali (o perpendicolari) ai due piani non mi cambia nulla rispetto a prima. Continuo a non avere idea di come l'inclinazione dell'orbita possa determinare in che verso si muove il pianeta.

Edit.:
Forse, posso spiegare meglio la mia perplessità se introduco un esempio con due pianeti invece che uno solo.
Allora, nel mio universo immaginario i pianeti sono due ed orbitano intorno all'unica stella con orbite ad X.
Il pianeta 1 ha una inclinazione orbitale di 10*, il pianeta 2 ha una inclinazione orbitale di 170*.
Ora vado con un'astronave a nord del sistema e sto lì a guardarli dall'alto per vedere in che verso girano.
Potrei trovare 4 situazioni diverse:
1- Tutti e due girano in senso orario.
2 - Tutti e due girano in senso anti-orario.
3 - P1 gira in senso orario e P2 in senso anti-orario.
4 - P2 gira in senso orario e P1 gira in senso anti-orario.
Dov'è che sbaglio? :?

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Zievatron
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