N.B. Questa è la prima recensione che faccio di uno strumento astronomico. Nel caso fosse fatta male, criticatemi pure se volete!!
Caratteristiche:
-Diametro: 60 mm
-Lunghezza focale: 900 mm
-Rapporto focale: f/15
-Oculari in dotazione: H20/H8 (45x/112,5x)
Di solito, chi si avvicina al mondo dell’astronomia e vuole acquistare un telescopio, deve fare due scelte: fare planetario o fare deep sky? Io, ho fatto la mia scelta: osservare i pianeti e la luna, quindi ho optato per fare planetario! Ma perché all’inizio, ho scelto i pianeti? Perché sono sempre stati i miei soggetti preferiti (adesso adoro anche il deep sky), perché sono oggetti luminosi, quindi facili da rintracciare e perché sono sempre stato affascinato dalle loro caratteristiche forme e dai loro bellissimi colori! Il telescopio che ho scelto (il mio primo telescopio) doveva essere semplice da usare, da puntare, essere leggero e darmi delle soddisfazioni. Così, ho scelto il rifrattorino da 60 mm della Konus per osservare principalmente pianeti e luna.
Quindi, come avete capito, il modello che testerò sarà il mio primo telescopio.
Il rifrattore in questione ha una lente di 60 mm e una lunghezza focale di 900 mm. Il rapporto focale è f/15, il che lo rende particolarmente adatto per osservare i pianeti e la luna e gli oggetti deep sky più luminosi e facili da trovare come le stelle doppie.
L’ho usato la prima volta quando andavo alle scuole medie, quindi avevo circa 12 anni.
Vantaggi e svantaggi: l’ottica è ben fatta. La montatura è una equatoriale di tipo Eq1. Il treppiede è in metallo; l’altezza dello stesso è regolabile e possiede un piano per metterci gli oculari. Il cercatore è un 5x24 (davvero pessimo!), mentre il portaoculari ha un diametro di 24,5 mm, quindi appartiene alla vecchia serie.
Il suo rapporto focale di f/15, permette di mostrarmi gli oggetti luminosi senza aberrazione cromatica e senza aberrazione sferica.
Purtroppo, dato il modestissimo diametro dello strumento, gli oculari in dotazione non sono il massimo come schema ottico: sono degli Huygens.
Con questo strumento, nonostante vivo in zone urbane, sono riuscito a vedere una ventina di oggetti Messier e gli NGC più luminosi.
A differenza del deep sky, per il quale non è particolarmente indicato, visto il suo modesto diametro, per fare planetario invece, si comporta egregiamente, nonostante lo schema ottico non proprio eccelso degli oculari!
Saturno:In condizioni di seeing pessimo, mostra solo gli anelli, mentre, in condizioni di ottimo seeing, mostra la divisione di Cassini e alcune sfumature già a 45x.
Giove:Con un seeing pessimo, mostra solo le 4 bande principali, mentre con un ottimo seeing, mostra diverse sfumature e qualche debole dettaglio, fra cui la Grande Macchia Rossa. Quest’ultima solo a 112,5x.
Marte:Purtroppo non l’ho mai visto in opposizione, quindi non mi ha mai mostrato dettagli della sua superficie, sia a 45x che a 112,5x.
Deep sky (cielo profondo):Qui, il discorso cambia… ovviamente in negativo!
M57 appare come una piccola e debole nuvoletta circolare; M27 allo stesso modo ma di aspetto allungato; M11 (un ammasso di stelle) è parzialmente risolto in stelle; M31 come un batuffoletto poco luminoso. I globulari più luminosi (come M13, M22, M92 ecc…) appaiono di aspetto granuloso nelle zone periferiche degli stessi, mentre sono ovviamente irrisolti verso il centro.
Le uniche eccezioni sono gli ammassi aperti e le nebulose più luminose…
Le Pleiadi, (anche se non entrano tutte nel campo), appaiono lo stesso belle da vedere perché sono molto luminose; il doppio ammasso del Perseo appare ben risolto in stelle, mostrandole ben definite e perfettamente puntiformi; M42 mostra delle estensioni come se fossero delle “ali” e alcuni chiaroscuri, ma solo sotto cieli limpidi e scuri.
Cosa mi è piaciuto:-L’ottica è stata lavorata molto bene. Di fatto, le prestazioni sui pianeti (in relazione al diametro) si sono fatte sentire!
-Ha un ottimo contrasto.
-E’ semplice da usare.
-E’ maneggevole.
-Nonostante abbia una montatura Eq1, l’immagine è lo stesso abbastanza ferma!
Cosa non mi è piaciuto:-La qualità e il campo ristretto degli oculari, tipico degli Huygens (chissà quanto meglio avrebbe mostrato il telescopio sui pianeti o sulla luna con oculari migliori?).
-La montatura Eq1. Personalmente, avrei preferito l’altazimutale.
-Un cercatore pessimo!
-Mancanza di un oculare con focale maggiore dei 20 mm.
Giudizio:Complessivamente, penso che il mio 60ino, soprattutto grazie al rapporto focale alto, è adatto al neofita che vuole osservare esclusivamente i pianeti e la luna, che è interessato a uno strumento semplice e facile da utilizzare. L’alternativa a questo piccolo telescopio è un buon catadiottrico come il Mak, che ha gli stessi “scopi” del 60ino, ma che ha un diametro di 90 mm.