1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 11:27 
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Iscritto il: sabato 26 luglio 2008, 18:46
Messaggi: 77
Tipo di Astrofilo: Visualista
yourockets ha scritto:
tipo vendere il dob e prenderti un rifrattorino :twisted: :twisted: :twisted: ?


Giammaaaaaai!! :D Amo i dobson (specialmente il mio :) ), spero solo di risolvere il problema nel migliore dei modi... non oso pensare ad uno specchio difettoso :?

Volcan ha scritto:
Ho visto che avete scritto altro nel frattempo.
Aggiungo che lo star test dovrebbe essere fatto a ingrandimenti pari o superiori al diametro.
Se non capisco male, questo vuol dire, nel tuo caso, 300x.
Forse sei un po' basso a ingrandimenti per fare lo star test.


Ciao, meglio separarli allora :)

Per il discorso ingrandimento, non ho altri oculari purtroppo... allora le foto che dovrei fare, non vanno bene se sono a 170X? Ultima domanda nel tuo topic (mi spiace se ho distolto l'attenzione dal tuo problema, effettivamente è un pò diversa la situazione), adesso provvedo a crearne un altro :)


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 11:57 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Volcan ha scritto:
Nel mio caso noto (e credo che sia quello a cui ti riferisci anche tu) che i dischi concentrici della figura di Airy non sono circolari ma "frastagliati" in senso radiale con delle punte sul bordo al posto di una superficie circolare "piana"
....
lasciando il tele per oltre due ore ad acclimatarsi e sperando che non ci siano fonti radianti calore vicine (i muri del palazzo) queste punte radiali che osservo calano notevolmente ma, nel mio caso, non scompaiono.

Imho la questione è facilmente dirimibile: la turbolenza "si muove", i difetti ottici restano immobili. Finché non avrai una figura di sfocatura perfettamente immobile non potrai valutare la qualità dello specchio. Se continua a muoversi anche dopo ore di acclimatazione vuol dire che è generata dal sito da cui osservi (caldaie, camini, finestre aperte, ecc, ecc) o è una serata di seeing turbolento.

P.s.: lo star test a specchio non raffreddato dà risultati sballati perché il vetro non si assesta uniformemente. La ventola raffredda prima il centro del blocco di vetro e da un solo lato, generando aberrazione sferica che progressivamente si corregge man mano che tutto lo specchio va in temperatura.

P.s.: io sto in zona Tuscolana, se può servire... ;)

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autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 12:11 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
A volte si potrebbe dare la colpa al telescopio di un fenomeno perfettamente naturale, ad esempio se osservo Sirio vedo quasi sempre degli spikes radiali di tutti i colori, baluginanti. Non è altro che l'effetto del seeing e della rifrazione atmosferica. Vedere stelle luminose che emettono spikes radiali è un effetto abbastanza comune con strumenti di non tanto piccolo diametro, questo effetto diminuisce e poi scompare se si aumetano di molto gli ingrandimenti fino a vedere i dischi di Airy.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 13:01 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2012, 17:26
Messaggi: 558
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@Marcopie

Quello che dici è molto interessante: quindi se le spike che vediamo si continuano a muovere è certamente un problema di turbolenza (interna, esterna, sito, zone alte atmosfera). In effetti ha senso: i difetti ottici si muovono con la velocità della viscosità del vetro degli specchi... Difficile notarli ad occhio :mrgreen:
Bisogna quindi ignorare le punte che si muovono...

@Fabio_Bocci

Quanti ingrandimenti sono necessari per far comparire i dischi di Airy su una stella senza sfocare?
Rispetto al diametro del tele?

@All

Per collimare al meglio al banco (prima dello star test), meglio cheshire o laser barlowato?

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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 14:01 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Più o meno da 1 - 1,5 volte il diametro espresso in mm. Ma molto dipende dal seeing.

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MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 11:42 
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Ed ecco la risposta del rappresentante di Auriga:
[interpellato da Rigel che gli ha girato la mia email con le stesse foto viste da voi]

....il supporto vetroso non ha nessuna influenza sulla qualità delle immagini stante il fatto che la luce non lo deve attraversare ma semplicemente vi viene riflessa.

La precisione ottica a 1/4 di lamba è riferita alla superficie lavorata,cioè quella esterna; che poi opererà ,una volta alluminata, per RIFLESSIONE e non già per rifrazione.

Le particelle visibili sulla superficie del primario paiono del normale pulviscolo che prima o poi si deposita su tutte le superfici ottiche e che si evidenziano maggiormente illuminando la superficie ottica con fonti a alta intensità ma che, come tutti sappiamo, non inficiano minimamente le prestazioni ottiche che il cliente peraltro ci dice essere di sua piena soddisfazione.

Vorrei far presente che stiamo parlando comunque di uno strumento di dimensioni e prestazioni ragguardevoli offerto per di più appena sopra i 300 Euro .

Per quanto sopra puoi tranquillizzare il tuo cliente contando sul fatto che siamo comunque a disposizione qualora il medesimo manifestasse reali problematiche di malfunzionamento o di palesi difetti di fabbrica.

Posto per dovuta conoscenza il testo e le immagini di questa mail al nostro servizio assistenza....



Le mie impressioni:
Devo essere sincero: questa risposta mi ha lasciato molto amaro in bocca.
Se il rappresentante si fosse limitato a dire che un po' di polvere superficiale non altera la visione, così come le inclusioni d'aria, offrendosi cmq di sostituire lo specchio in caso di problemi in visualizzazione sarei stato soddisfatto.
Invece:
1) dice che sono pienamente soddisfatto dell'acquisto senza avermi nemmeno parlato (avevo solo scritto a Rigel di essere contento di aver visto Saturno)
2) sembra far passare il messaggio che, in fondo, devo essere contento di aver pagato così poco uno strumento di quelle prestazioni e non è il caso che mi lamenti. Peccato che non comprandolo da lui lo avrei pagato ancora meno!
3) sembra darmi del mitomane quando parla di "reali problematiche di malfunzionamento o di palesi difetti di fabbrica". Quando a me pare (e molti di voi sembrano daccordo) che le inclusioni nel vetro siano "palesi difetti di fabbrica" e la polvere/sporco sullo specchio non siano normali per uno strumento nuovo (anche ammettendo che non ci siano problemi di alluminatura). Se volevo uno strumento dove "prima o poi si sarebbe depositato del pulviscolo" lo avrei comprato usato.

Insomma: del tutto insoddisfatto e, mi spiace per i nostri negozianti, a prescindere da come finisce questa storia, prossimo acquisto online in Germania o US visto il servizio offerto dai rappresentanti di Auriga.

"Mi spiace per i nostri negozianti" perché Rigel si sta comportando benissimo e, nonostante questa risposta di Auriga, si è offerto di fissare cmq un appuntamento col rappresentante per fargli vedere lo specchio di persona.

Ho chiesto a Gianluca (uno dei due gentilissimi titolari) se, piuttosto, una di queste sere, collimiamo e star-testiamo insieme il tele in modo da verificare le reali prestazioni ottiche.
Sono il primo a volermelo tenere senza mandarlo in assistenza (se otticamente è tutto a posto).

Aggiornamento 6 Marzo 2012:
Stasera sono stato in Rigel per lasciare il tele che nei prossimi giorni verrà ispezionato dal rappresentante Auriga.
Mi sento in dovere di riportare quanto mi hanno detto i rivenditori e cioè che il rappresentante si è molto dispiaciuto per come ho interpretato la sua email che non voleva essere assolutamente offensiva nei miei confronti.
I ragazzi di Rigel mi hanno anche detto che la mail (di cui ho pubblicato sopra la parte "tecnica") era in tono colloquiale e rivolta a loro due. Anzi, si sentono in difficoltà anche loro per avermela girata senza considerare che avrei potuto male interpretarla.

Ho riletto la mail e, a mente fredda e considerando che non era inteso fosse indirizzata a me, mi sento di poter dire che il mio giudizio su questa persona e sull'importatore Auriga è stato probabilmente troppo duro.
Mi dispiace di aver "preso subito fuoco" anche se continuo a pensare di avere tutte le ragioni per chiedere che il mio tele venga verificato.
Mi sembrava più che doveroso condividere con voi queste considerazioni così come ho condiviso l'arrabbiatura che, a caldo, leggere quella email mi ha provocato.

Aggiornamento 7 Marzo 2012:
Stasera sono stato chiamato dai ragazzi di Rigel che mi hanno poi anche passato Enrico, il rappresentante di Auriga.
In sintesi: sia i due Gianluca sia Enrico hanno controllato il telescopio e non vi hanno ravvisato alcun difetto. Le loro conclusioni sono che: le bolle d'aria nel supporto vetroso, lo sporco sul primario e i puntini di scarsa alluminatura sono assolutamente nella norma e non sono in alcun modo pregiudizievoli di un buon funzionamento ottico del telescopio.
Enrico mi ha cmq garantito che Auriga sarà pronta ad intervenire immediatamente in caso di palesi difetti riscontrati durante i 2 anni di garanzia del prodotto.

Cosa ne penso:

Innanzitutto penso che Enrico, il rappresentante di Auriga sia stato gentilissimo e molto disponibile. Per telefono mi ha dimostrato grande cortesia e ha voluto raccontarmi di aver provato e verificato il tele in ogni sua parte.
Penso di aver espresso giudizi affrettati sia su di lui sia sull'assistenza di Auriga.
Se avessi comperato online, avrei sì avuto modo di esercitare il diritto di recesso ma non sarei stato seguito con questa attenzione e rapidità. Ho portato il tele da Rigel ieri sera e già stasera lo strumento è di nuovo a casa mia con la garanzia di essere stato verificato da una persona con esperienza trentennale nel settore.

Penso anche che gli standard costruttivi di SkyWatcher siano troppo scarsi per i miei gusti. Le inclusioni d'aria e lo sporco superficiale non mi sembrano francamente "degne" di un prodotto professionale di questa classe di prezzo. Da questo punto di vista devo dire che resto parzialmente "deluso" dal mio acquisto.

Penso soprattutto però che il mio unico vero interesse è che il tele faccia il suo dovere "ottico" e mi mostri le meraviglie dell'infinito. Se, come mi dicono Rigel e Auriga, quei difetti non hanno conseguenze ottiche, allora io non posso che essere soddisfatto. Ho due anni di tempo per crescere e fare esperienza come astrofilo e rendermi conto con i miei mezzi se c'è qualche problema ottico reale da segnalare ad Auriga. Ho cmq la tranquillità che mi deriva dall'aver "toccato con mano" la loro assistenza e disponibilità.

Gianluca di Rigel ha raffinato ulteriormente la collimazione del tele ed Enrico mi ha regalato un piccolo Cheshire. Adesso le figure di Airy sembrano ancora un pelo migliorate ma conto di poter presto migliorare le mie capacità sia di giudizio sia di intervento in questo ambito.

Da oggi quindi basta con le elucubrazioni su inclusioni e alluminatura e si riparte con le osservazioni. Grazie cmq a tutti voi per i vostri consigli.
Spero di poter presto paragonare le prestazioni del mio tele a quelle dei vostri amati strumenti sotto cieli bui e sereni. Allo scopo ho comperato stasera da Rigel una bellissima borsa Geoptik per portare a spasso il mio Dobson in tutta sicurezza.

Aggiornamento 11 Aprile 2012:
Volevo spendere ancora due parole sull'argomento: mi sembra doveroso raccontare tutto ciò che di positivo Auriga, nella persona del suo rappresentante, sta facendo per me. Troppo facile raccontare solo di difetti e lamentele.

Ebbene nell'ultimo mese ho avuto ancora (e più di una volta) il piacere di incontrare il sig. Togni, rappresentante di Auriga, (ed è sempre stato davvero un piacere anche sul piano umano).
In questi incontri egli si è prodigato nel:
- ricollimare (ancor meglio) il mio tele agendo anche sul secondario. Gli effetti si sono visti subito su un Marte molto migliorato;
- letteralmente "sommergermi" di consigli ed aiuto per permettermi di sfruttare al meglio il mio strumento;
- offrirmi la sostituzione immediata del primario con tempo di fermo del tele di una settimana max (il primario era già pronto in Auriga allo scopo).

Non posso che ringraziare il sig Togni ed Auriga per tutto questo ed essere sempre più convinto di aver fatto bene a comperare il tele dall'importatore ufficiale italiano, data la professionalità e la gentilezza che il suo rappresentante mi sta dimostrando.

Com'è finita?

Ancora in nessun modo :mrgreen: nel senso che, tranquillizzato dall'offerta di sostituzione del primario, sono rimasto daccordo con il sig Togni che avrei provato in lungo e in largo il tele prima di risolvermi a far sostituire lo specchio (passaggio sempre e cmq un po' "traumatico" per lo strumento).
L'ansia iniziale legata allo specchio (sporco e con le bolle interne) si è un po' placata, oltre che per la tranquillità derivata dall'offerta di sostituzione dello stesso, anche per il conforto ricevuto da parte di un altro utente del forum (stesso tele) il cui specchio sembra essere nelle medesime condizioni (forse anche un pelo peggio).
Insomma pare che il controllo delle finiture e della qualità degli specchi di SkyWatcher su questa serie di strumenti non sia proprio il massimo. Si tratta in fondo di una produzione economica che permette cmq ad un neofita come me di accedere a dettagli del cielo assolutamente impensabili fino a pochi anni fa a questi prezzi.

Un po' di polvere e aloni, un'alluminatura non perfetta e qualche bolla nel supporto vetroso non mi spaventano più come all'inizio a patto che, e questo lo posso verificare con calma nei prox mesi, le immagini siano all'altezza di quelle di strumenti analoghi.
Al momento non sono ancora del tutto soddisfatto delle prestazioni sul planetario (Marte: la mia bestia nera... ehm "rossa") ma ho due anni di tempo per collimare meglio, provare oculari migliori, ecc. prima di dare tutta la colpa allo specchio primario.

Tutto questo con la max tranquillità e seguito con attenzione e competenza.
E di questo mi sembrava giusto ringraziare Auriga ed il sig. Togni (oltre che i ragazzi di Rigel che hanno favorito e ospitato i nostri "incontri di assistenza ed approfondimento astronomico").

Alla prox!!!

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Ultima modifica di Volcan il mercoledì 11 aprile 2012, 11:56, modificato 7 volte in totale.

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MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 12:20 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
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La scelta più saggia è quella di fare lo startest con i venditori.

Stilare una breve relazione se anche loro dovessero confermare
la difficoltà nell'ottenere un sufficiente-buono responso del test.

Inviarlo al rappresentate e chiederne a quel punto la sostituzione.

In caso negativo decadono automaticamente pretese e prove che lo
specchio presenti difetti reali che inficiano l'osservazione visuale.

Consiglio: se il palato è sopraffino la prossima volta sarà di
lezione: prima di pagare è sempre bene vedere la merce.
Se si è soddisfatti si paga senza problemi. Se si hanno dubbi non si
paga: spesso ci si dimentica di questo diritto.

Il rischio di comprare online non salva da questi possibili... risvolti. :wink:
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 15:28 
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Purtroppo Danilo quello che dici è in larga parte vero!
Io ho il grosso difetto di avere il palato sopraffino unito a formazione scientifica e tenacia incrollabile (insomma sono un po' rompic.....)

Per quest motivo, per una volta, mi ero voluto regalare uno strumento "nuovo di pacca" (visto che ho l'auto usata, le reflex e tutto il parco ottiche pure, ecc. ecc.) in modo da non dover tribolare con difetti e difettucci.

Il telescopio scelto non era disponibile in nessun negozio di Roma e così ho chiesto a Rigel di ordinarmelo (anticipando parte della somma come è uso in questi casi).
Mi sono riservato di guardarlo con calma a casa contando sulla standardizzazione della produzione in serie. Non avrei mai immaginato di scorgere quelle inclusioni d'aria da cui tutto è partito....

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