Ciao Antonio. Come tutti i programmetti che ho fatto fino ad ora anche questo nasce essenzialmente per le mie esigenze personali e non e' detto che sia adatto a tutti (in quest'ottica si inserisce anche la mia scelta di appoggiarmi su MaxIm che e' un programma a pagamento). Il mio intento era (ed e' ancora) quello di avere un programma molto semplice da utilizzare che mi permettesse di misurare con una certa precisione la distanza tra due centroidi stellari ed il loro angolo di posizione da immagini FITS. Il motivo e' che con il mio setup, CCD ST-8 al fuoco diretto di un telescopio da soli 150 mm di diametro ad f/6, non posso (e forse neppure voglio) aspirare all'alta risoluzione per cui l'accoppiata webcam/reduc mi pare molto piu' adatta. Per contro potrei occuparmi di doppie trascurate, larghe ma di debole intensita', che magari sono meno a portata delle webcam.
tuvok ha scritto:
1. per effettuare una riduzione astrometrica di quante stelle c'è bisogno? (in altri termini se mi metto ad una scala di immagine in cui ci entra giusta giusta la doppia da misurare immagino che sia un po' complesso per il software risolvere il problema, sbaglio?)
Non sbagli affatto. Ora non so dirti esattamente quali siano i limiti di PinPoint per la riduzione astrometrica, ma e' molto probabile che con solo un paio di stelle fallisca miseramente. Considera pero' alcune importanti differenze rispetto al metodo di astrometry.net: PinPoint non fa una ricerca globale, ma parte da coordinate e da una scala dell'immagine approssimative (questi due dati si trovano nel FITS generato da MaxIm DL durante le riprese e sono ricavati dalla dimensione dei pixel della camera, dalla focale del telescopio e dalla posizione verso cui puntava la montatura). Inoltre l'analisi e' fatta su immagini con una dinamica di 16 bit o piu' gia' calibrate e non e' infrequente che siano presenti molte piu' stelle di quante ne appaiano ad una prima ispezione visiva. La fondamentale differenza rispetto al metodo di Reduc e' che si possono sottoporre ad esame anche immagini riprese in passato in modo relativamente semplice. Ad esempio e' possibile aprire immagini FITS del DSS e sottoporle a misura in modo totalmente analogo a quanto ho fatto con la mia ripresa.
tuvok ha scritto:
2. se è vero quello che scrivo nel punto 1., e cioè che si è costretti a fare campi larghi (e, quindi, a meno di usare sensori enormi, focali basse) non si riduce anche la precisione della misura stessa? (mi spiego meglio, se per poter riconoscere il campo stellare sono costretto a lavorare su una scala di immagine di 2"/pixel (per dire), temo che la precisione massima raggiungibile sia piu' o meno di quella, e cioè dell'ordine del secondo d'arco!)
Immagino di si. In effetti non sono molto certo del fatto che aumentando l'ingrandimento la precisione aumenti in modo sempre proporzionale (ad un certo punto ci si scontera' col seeing). Io confido che la misurazione subpixel sul centroide possa in qualche modo mediare gli altri inconvenienti, un po' come avviene con l'autoguida dove una focale maggiore non sempre e' sinonimo di una maggiore precisione (anzi e' spesso il contrario). Credo che un po' di test siano comunque necessari.
Ad ogni modo ripeto, se AstroDouble potra' servire a misurare in modo semplice qualche doppia (pur coi suoi limiti) il mio scopo sarebbe gia' raggiunto.
Nel frattempo ho messo online la versione "lavori in corso" attuale. Dico gia' a te e agli altri amici che avranno la voglia di provarlo che, come detto, necessita di MaxIm DL e (forse) di PinPoint Full. Il metodo di installazione e' il solito nefasto dei programmi generati da VisualBasic .NET quindi sara' necessario che vi colleghiate a questo indirizzo con Internet Explorer (altri browser fanno cose strane, ma potete sempre provarci) e seguiate le istruzioni:
http://www.astropix.it/astrodouble/download.html