astrodany ha scritto:
Ci avete mai pensato?
Nel campo delle frequenza ottiche risulta che noi percepiamo e definiamo come...
rosso la luce di lunghezza d'onda tra 700 e 630 nm
arancione 630–590 nm
giallo 590–560 nm
verde 560–490 nm
blu 490–450 nm
viola 450–400 nm
All'interno di uno stesso intervallo ci sono le varie tonalità di quel colore, questo per quanto riguarda i colori monocromatici, s'intende.
Rosso + giallo = arancione, nel senso che se guardiamo da lontano un quadrettato alternato dei due colori o se mischiamo insieme due tempere otteniamo arancione e questo si intuisce dato che l'arancione si colloca, come lunghezza d'onda, in mezzo a rosso e giallo.
La stessa cosa per giallo + blu = verde.
Ma perchè rosso + blu = viola ?????? Il viola si colloca, nello spettro, al di là di rosso e blu, e quindi?
E' anche vero che noi percepiamo una certa quantità di rosso nel viola, è come se provenendo dal blu con l'accorciarsi delle lunghezze d'onda si tornasse al rosso.
Dipende senz'altro dalla fisiologia dell'occhio, ma forse c'entra qualcosa il fatto che il viola si avvicina a lunghezze d'onda pari alla metà dal rosso? Forse il nostro occhio percepisce simili due colori con lunghezze una il doppio dell'altra come due 'sol' separati da un'ottava?
Passiamo ora alle macchine fotografiche digitali.
E' noto che esiste un sensore che conta i fotoni in arrivo sormontato da una griglia di filtri colorati rossi, verdi e blu.
Come funzionano? Ognuno filtra la luce secondo una banda di lunghezze d'onda come si vede in figura.
I filtri si dividono lo spettro, quindi.
Pensiamo a un'onda monocromatica, o quasi, viola. Cosa dovrebbe fare?
Dovrebbe passare attraverso il filtro blu che fa passare le lunghezze d'onda da una certa in giù.
E quindi dovrebbe essere registrato come blu e invece poi lo vediamo, nel monitor, come viola cioè come un miscuglio di rosso e blu. Proprio non mi torna.
Qualche autorevole contributo?
Danilo
forse il viola monocromatico non lo vediamo,forse vediamo la combinazione di più armoniche