rapido @ ford.
per la second versione intendo banalmente ciò i cui normalmente parliamo qui - ossia il fatto che - in senso largo - il fatto di essere su un pianeta ad una determinata distanza da una stella di un certo tipo e con un satellite di un certo tipo ad una determinata distanza inevitabilmente influenza le nostre vite.
certo non parlo del tema natale o cose simili

non credo all'astrologia, ho una personalità estremamente scettica in generale figuriamoci nel particolare - ma non mi piacciono i sorrisetti di sufficienza...
l'astrologia inquadrata storicamente non è una sciocchezza, così come non lo era l'alchimia.
dirò di più nè l'una nè l'altra ( e anche i riti vodoo di cui non sapendo nulla nulla dico) lo sarebbero inquadrate anche in contesto antropologico...
quello che trovo decisamente antiscientifico è l'atteggiamento descritto da fabio in qualche post fa - astenersi dal fare studi vagamente in odore di "astrologia" per non inimicarsi l'ambiente accademico.
del resto Rutherford quando comprese che il risultato del decadimento radioattivo era la trasformazione di un elemento in un altro ci andò con i piedi di piombo ed evitò di usare la parola che la tradizione gli aveva consegnato ("trasmutazione" ) per non essere tacciato di alchimismo ... e lui era già Lui...
sul resto - be' consiglio anche a te "contro il metodo "

non c'è bisogno di condividerlo, ma fa bene leggerlo - io ci ho messo un paio d'anni a superare l'incazzatura iniziale, ma è una lettura molto salutare: allarga il campo dello scetticismo - poi si può tornare indietro, ma le cose le si guardano con altri occhi.
e stendo un velo pietoso sui rapporti tuoi e di fabio con le equazioni differenziali: io sono un umile musicante, ma voi due...
