D. Gasparri ha scritto:
Io fatico a comprendere come sia possibile confutare un test, per quanto limitato, liquidandolo come un problema di inesperienza nell'elaborazione (Geremia Forino) o nell'uso della telecamera (Thomas).
Perdonami, Daniele, se ti faccio notare una cosa: i forum sono molto utili perché si riesce a mettere insieme tante teste. Se però si parte dal concetto che l'unica verità sia la propria o che nessuno debba sentirsi in diritto di sollevare dei dubbi, allora la discussione diventa inutile perché è impossibile portarla avanti con serenità. Dico questo perché tu hai fatto uno studio interessante delle due camere e sei giunto a delle conclusioni, ma queste non corrispondono all'esperienza di due utenti del forum. Qui non si tratta di "liquidare" ma di dati che non corrispondono.
Adesso bisogna capire perché e non devi capirlo solo tu ma anche quelli che non hanno trovato la corrispondenza e non partono dall'esperienza che ti sei già fatto con il tuo studio. E' ovvio che vengano poste delle domande.
Dico tutto questo perché anche io porrò delle domande e non voglio che nessuno si senta sminuito se chiedo qualcosa di ovvio, ma che alla fine può esser rilevante. Daniele, tu sei sicuramente uno dei più esperti, ma se devo fare ipotesi che contrastano con le tue o domande, abbi pazienza.

Chiarito ciò, la possibilità che il problema risieda nel software di gestione è tutt'altro che remota e ha ben poco a che fare con l'esperienza di chi lo usa. Ma questa è la conclusione e forse è più pratico cercare di affrontare il problema in maniera più rigorosa come hai già fatto tu nel tuo studio.
Partiamo da un presupposto: l'interpolazione effettuata dal sensore 618. Non ho trovato nel datasheet del 618 il sistema usato, ma ricordo di aver letto in quello di altri sensori Sony che in pratica se si supera la velocità massima di scaricamento del sensore, questo inizia a scaricare 7 linee su 8, 6 su 7 e così via a seconda di quanto richiesto. L'interpolazione, quindi, avviene per "file" di pixel. La dinamica delle colonne scaricate dovrebbe restare invariata.
Il problema principale, correggetemi se sbaglio, sono gli artefatti ad anello che affliggono le immagini. Da cosa possono esser causati?
Secondo me, si tratta di conversione errata dell'informazione della parte bassa dell'istogramma. Ricordo che il ccd campiona a 12 bit e poi esce a 8. Se il gain viene alzato, l'informazione "bassa" si sposta verso il centro e viene processata in maniera corretta, altrimenti no. Infatti, questi anelli appaiono nelle zone periferiche del pianeta, man mano che la luminosità della superficie decresce. In pratica, invece di avere un livello di luminosità che scema con continuità, ci sono dei "gradini" che per le applicazioni "quotidiane" non sono un problema ma che implicano risultati drammatici quando elaboriamo i filmati con le nostre tecniche perchè ogni "gradino" di luminosità viene interpretato dai wavelet o dalla deconvoluzione come una zona da contrastare, spappolando tutto quello che c'è sopra.
Adesso arriva il bello: perché Genina dovrebbe lavorar meglio di Firecapture ed evitare questo problema? Perché nel trasferimento dei file dalla camera al pc è vitale usare bene i driver e io, onestamente, nutro grosse riserve su Firecapture. Il driver di trasferimento, infatti, potrebbe decidere di tagliare qualcosa del flusso in ingresso per star dietro al framerate richiesto. Se si mette a tagliare dinamica, ecco il guaio. Ricordo che la prima cosa che si fa nella compressione video è proprio quella di "tagliare" la parte bassa dell'istogramma perché tanto, in condizioni normali, è quasi invisibile all'occhio umano.
Ripasso quindi i punti di Daniele, per contestualizzare le affermazioni raccolte sopra.
Cita:
1) La camera a partire dai 60 fps fa sempre artefatti. Il motivo tecnico l'ha spiegato Pietro: il sensore non viene letto con velocità maggiore, quindi l'elettronica interpreta o legge a metà. Ho dimostrato che su soggetti con dettagli a basso contrasto gli artefatti a queste velocità, compresi i 60 fps, ci sono sempre. Ho messo a questo proposito le immagini di Venere e quelle di Giove, quest'ultime per far capire che quando il seeing è buono ed i dettagli belli contrastati, gli artefatti sono semplicemente nascosti dal segnale, ma ci sono ancora.
Sottoscrivo. L'artefatto è sempre lì, ma non è solo mascherato dal rapporto segnale/rumore, ma proprio limitato nello spazio dal fatto che la parte di istogramma bassa è molto inferiore nel Giove all'opposizione. Non è un caso che tanti di noi abbiano notato come gli anelloni siano molto più invadenti lontano dall'opposizione.
Cita:
2) Con guadagni bassi, inferiori alla metà, gli artefatti ci sono anche a velocità inferiori, con le proprietà espresse sopra (vedi ripresa di Giove effettuata a 40 fps e gain basso), quindi in alcuni casi cancellati dal segnale e dalle proprietà del corpo celeste ripreso (ad esempio la Luna ed il Sole, specialmente in H-alpha)
C'è da dire che 40 fps sono ancora tanti e, se il software non è scritto come si deve, è secondo me possibile che si apra la porta ad artifici. La cosa più probabile, però, è che il problema stia soprattutto nel firmware della camera (per come gestisce la riduzione da 12 a 8 bit) e che venga al limite "aggravato" dal software in uso sul pc.
Cita:
La basler è allora un'ottima camera o no?
Se la paragono alla Lumenera no, perché quest'ultima funziona meglio a livello di elettronica.
Messa così è un po' fuorviante, secondo me. Una cosa è chiedersi se è ottima, un'altra è chiedersi se sia meglio della Lumenera. Nel primo caso, la risposta è no, probabilmente, perché ha delle pesanti limitazioni. Nel secondo caso, la risposta è (paradossalmente) "può essere". Come hai giustamente evidenziato, se siamo interessati a Saturno e Giove, allora la Basler sembra che sia migliore. Se invece si cerca una camera "tuttofare", la spunta con grande slancio la Lumenera. Tu sei rimasto deluso perché speravi in un'altra camera tuttofare di livello superiore e invece non lo è. Chi però dovesse leggere questo topic e fosse interessato solo ai giganti, allora potrebbe esserne contento.
Cita:
Io ho visto ottime immagini di Giove e Saturno con queste camere; niente di eccezionalmente diverso da quando si usavano ancora sensori di generazione precedente. In compenso non ho visto immagini di livello superiore di Venere, Mercurio e Marte.
Il fatto che le immagini di Venere, Mercurio e Marte siano di livello inferiore può dipendere dal fatto che sono molti meno gli appassionati di questi pianeti rispetto agli altri? Non lo so, ma secondo me è una variabile da tener presente.
Cita:
Vogliamo parlare del Sole, della Luna e di Venere? Con il sensore della Lumenera faccio esposizioni inferiori anche ad un millesimo di secondo e riprendo con gain al minimo, senza artefatti, a 60 fps.
Con la basler non è possibile, almeno su Venere, e in ogni caso se si riprende a velocità superiori a 60 fps l'informazione viene inventata dall'elettronica. Quale sarebbe allora in vantaggio rispetto alla Lumenera? Direi nessuno, anzi, visto che con la Basler devo tenere il gain alto, come ho dimostrato su Venere in questo stesso thread, la basler offre prestazioni inferiori alla lumenera.
Dove c'è così tanta luce, la maggior sensibilità del sensore diventa davvero poco significativa, tant'è che io sono soddisfatto della DMK41 e la uso ancora al posto della Chamaleon. Ho anche consigliato più volte ad Alessandro di prendersi una cham per fare il Sole, ma lui proprio non vuole.

Adesso mi chiedo: Daniele, è possibile che le riprese nell'infrarosso siano disturbate dal calore (non proprio trascurabile) prodotto dalla camera?