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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: sabato 14 gennaio 2012, 19:11 
Danziger ha scritto:
Perchè un pianeta non potrebbe esistere, se ci sono comete che hanno periodi di migliaia di anni?
La butto li eh, la mia è solo una personalissima considerazione... :)

Non sono un astrofisico, quindi la butto li anch'io: forse perchè, ammesso ipoteticamente che esista un pianeta lontano, e ammesso che nel rientrare nel sistema solare non vada a schiantarsi sui pianeti che ci precedono (vedi che ogni tanto una cometa va a schiantarsi su Giove..) avvicinandosi al Sole ci sarebbe un'influenza reciproca sul centro di massa che porterebbe alla sua distruzione e allo sconvolgimento di tutto il sistema solare. Forse qualcosa del genere in passato è già successo e le "stranezze" già citate sarebbero li a testimoniarlo.
Quindi.. speriamo che non esista..
Ma il sistema solare ha ormai già raggiunto il suo equilibrio, e quello che doveva succedere è già successo. Non dimentichiamo che il Sole, e quindi tutto il sistema solare, ha già raggiunto metà del suo ciclo di vita.


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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: sabato 14 gennaio 2012, 19:49 
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Comunque sia, abbiamo ancora molto da imparare sul nostro Sistema Solare, a partire dai pianeti più vicini, come Marte e Venere, fino ai satelliti e ai pianeti nani più lontani dal Sole.
Innanzitutto dovremmo concentrare le nostre attenzioni su Marte, perché il pianeta rosso può rivelarci grandi segreti.
Capire se c'è acqua allo stato liquido sotto il ghiaccio secco delle calotte polari ed esplorare al meglio il crateri come il Gale (infatti il rover Curiosity è diretto proprio lì).
Ci sarebbe da esplorare la Valles Marineris per capire quali segreti nasconde e i bacini di antichi laghi.
Quando avremo la tecnologia (e soprattutto fondi economici) sufficienti a fabbricare rover molto più resistenti potremo dirigerci verso la superficie di Venere.
Come dico sempre, siamo solamente al'inizio della nostra evoluzione; non siamo niente rispetto a quanto è antico il nostro Sistema Solare e tutto l' Universo.
Forse fra qualche secolo conosceremo e colonizzeremo mondi al di fuori del nostro sistema stellare, per ora ci dobbiamo affidare alle missioni Kepler e WISE, che hanno fatto veramente grandi progressi ed hanno ipotizzato quasi 1300 possibili esopianeti.

Dobbiamo avere pazienza, fiducia...e soprattutto i soldi. :D :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: sabato 14 gennaio 2012, 20:14 
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Danziger ha scritto:
Perchè un pianeta non potrebbe esistere, se ci sono comete che hanno periodi di migliaia di anni?

La butto li eh, la mia è solo una personalissima considerazione... :)


Non escludo l'esistenza di un corpo perturbatore della nube di oort :D
Ma sono riluttante a chiamarlo pianeta, nel senso di corpo formatosi assieme al Sistema Solare. Perchè come ho detto, a quelle distanze (la nube di oort ha un raggio stimato di UN ANNO LUCE, 9000 volte più lontana di Saturno dal Sole) l'interazione gravitazionale è debolissima e qualsiasi corpo importante tenderebbe a essere espulso molto rapidamente. Una cometa invece è piccolina, quindi tende a essere più stabile. In più quelle che citi tu hanno orbite molto eccentriche, ma sono comunque appartenenti alla nube di oort interna. Le comete della nube vera a propria, a un anno luce, hanno periodi forse di milioni di anni, ma più probabilmente non ne hanno affatto, poichè se cadono verso il sistema solare interno lo fanno su orbite paraboliche o iperboliche.

Per fare un discorso organico, chi ha voglia di leggere legga che a me piace scrivere molto (anche troppo :mrgreen: ) Provo a fare due conti per capire anche io se sto dicendo castronerie o altro :mrgreen:
La forza gravitazionale è definita come il prodotto delle masse in gioco diviso la distanza al quadrato e il tutto per la costante di gravitazione universale.
Se la massa del pianeta è trascurabile rispetto a quella del Sole, il suo prodotto per questa non diverge molto dalla massa del Sole stessa. Un corpo come la terra si può considerare puntiforme in prima approssimazione rispetto al Sole. Giove è un altro paio di maniche. Tycho mi sembra sia stato ipotizzato con una massa superiore alle 5 masse gioviane. Quindi l'interazione c'è, e sarebbe forte, peccato per la distanza gigantesca. Nella formula a denominatore finisce un anno luce al quadrato!

Calcoliamo la forza che legherebbe Tycho al Sole:
A denominatore (9*10^18 metri)^2 = 81*10^36 = 8*10^37
A numeratore la massa del Sole è circa 2*10^30 kg. Tycho avrebbe una massa di 5*(2*10^27 kg) cioè 10^28 kg.

quindi abbiamo [6.67*10^-11 * (10^28 * 2*10^30)] / 8.1*10^37
raccolgo gli esponenti 6.67*2/8.1*(10^(28+30-37-11=10)
ecco la forza, in Newton, tra Tycho e il Sole: 1.65 * 10^10 N.

Per confronto la forza gravitazionale che lega Nettuno al Sole è di (prendo apposta il pianeta più lontano)

[6.67*10^-11* (2*10^30 * 10^26)]/(4.5 * 10^12)^2 = 6.6 * 10^20 N
dieci miliardi di volte superiore!

E' impressionante comunque come la gravità sia davvero la forza che tiene assieme l'universo. Tra Sole e Tycho la forza grav, per quanto minuscola rispetto agli altri pianeti, è ancora nel miliardo di newton!
Ovviamente tale forza è una forza centripeta, F= m*v^2/r. La velocità orbitale di Tycho si ottiene usando la formula inversa v= radq(F*r/m) Come si può notare viene piuttosto piccola. Molto piccola :mrgreen:

Va detto che se Tycho regolasse la nube di oort interna allora si troverebbe a una distanza di non più 500 UA (anche per restare legato in modo stabile al sole), e un anno luce sono 64.000 UA (in approssimazione). Ciò quindi darebbe un senso all'esistenza del pianeta. Ma un affare di 5 masse gioviane (quindi mooolto luminoso nell'infrarosso) anche se a 500 UA mi meraviglio non sia ancora stato trovato, quando giù Spitzer ha fatto survey molto precise nell'infrarosso. E IRAS...
La parola è WISE.
Wise non è l'unico che lo può trovare ma è l'unico che lo DEVE trovare. Se il sensibilissimo WISE non vedrà tracce di qualcosa di grosso come Tycho allora la sua esistenza è da escludere.

Comunque anche se ben 500 UA per lo stesso discorso di prima l'azione di Tycho sulle comete della nube di Oort vera e propria (un anno luce) è quasi insignificante.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: martedì 17 gennaio 2012, 22:01 
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mi pare strano che un esercito di satelliti in tutte le lunghezze d'onda non abbiano trovato nulla.... ad esempio planck: se registra variazioni di millesimi di gradi k mappando la radiazione di fondo, perché non avrebbe dovuto incrociare un'eventuale nana bruna? forse c'è davvero un pianeta...magari non nibiru, ma qualcosa c'è...... ma poi, come si sa che questo bombardamento di comete avviene ogni 26 milioni di anni? se fosse stata solo una stella di passaggio?

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Date un'occhiata al mio blog, astronomia da balcone!


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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 17:22 
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in effetti astrobattuta non ha citato le fonti secondo cui ci sarebbe questo bombardamento ogni 26 milioni di anni ^^

Come ho detto il Sole nella sua vita ha compiuto 22 giri attorno al centro galattico. Chissà che cavolo ci è passato vicino!!
La prima grande estinzione, nel paleozoico, è ipotizzato sia stata causata da un GRB o una Supernova molto vicina. Non ci sono prove, ma pochissime altre cose hanno il potere di fare quello che è capitato.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 19:01 
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Deepwatcher ha scritto:
in effetti astrobattuta non ha citato le fonti secondo cui ci sarebbe questo bombardamento ogni 26 milioni di anni ^^

Come ho detto il Sole nella sua vita ha compiuto 22 giri attorno al centro galattico. Chissà che cavolo ci è passato vicino!!
La prima grande estinzione, nel paleozoico, è ipotizzato sia stata causata da un GRB o una Supernova molto vicina. Non ci sono prove, ma pochissime altre cose hanno il potere di fare quello che è capitato.


Praticamente sono stati fatti degli studi sulla frequenza dei disastri di questo genere ed è stato accertato, da parte di due paleontologi, David Raup e Jack Sepkoski. Gli scienziati analizzarono un arco di tempo della durata di 250 milioni di anni, quindi leggermente maggiore rispetto al tempio impiegato dal Sole per compiere la traslazione intorno al nucleo galattico. Scoprirono l'esistenza di 12 catastrofi dovute ad impatti meteorici e cometari in cui molte delle specie che vivevano sulla Terra si estinsero.
I più importanti eventi furono il bombardamento dell'Eocene e quello del Cretaceo-Terziario, che causarono rispettivamente l'estinzione di gran parte della fauna marina e dei dinosauri.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 19:03 
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Il concetto è che il periodo analizzato coincide più o meno con la traslazione del Sistema solare attorno al nucleo galattico, non l'intero periodo dell'esistenza del Sole.

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 Oggetto del messaggio: Re: Nemesis: mito o realtà?
MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 20:22 
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Ecco il punto: un'intera rivoluzione solare attorno al centro galattico. Può esserci passato vicino di tutto, persino un buco nero, ai miei occhi l'ipotesi di un pianeta perturbatore che causi disastri e bombadamenti periodici è totalmente infondata.

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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 21:05 
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Deepwatcher ha scritto:
Ecco il punto: un'intera rivoluzione solare attorno al centro galattico. Può esserci passato vicino di tutto, persino un buco nero, ai miei occhi l'ipotesi di un pianeta perturbatore che causi disastri e bombadamenti periodici è totalmente infondata.


Ho capito, Lorenzo, ma anche gli altri oggetti del braccio di Orione si spostano intorno al bulge.
La gravità è un concetto universale, non vale solo per il Sistema solare.
Il fattore davvero strano è la regolarità con cui queste comete abbandonano la nube di Oort, catturate dalla gravità solare, ed entrano nel Sistema solare.
Poiché tu sei più esperto di me, è possibile che questi oggetti siano posizionati in modo regolare nella galassia tanto da disturbare le comete ad intervalli regolari?

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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2012, 23:47 
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Semplicemente credo che un effetto del genere possa essere creato da parecchie cose, un pianeta è solo una delle tante opzioni. Non abbiamo dati a sufficienza per fare ipotesi ragionate, possiamo limitarci alle speculazioni...

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