Renzo ha scritto:
Secondo l'autore i dati non sarebbero corretti perché misurati all'interno di un sistema non inerziale e dovevano essere misurati utilizzando un timing posto nel baricentro del sistema solare (più o meno sul sole)
A parte l'ovvia impossibilità di fare ciò (...)
In realtà, le stesse misure GPS vengono fatte ponendosi in un sistema di riferimento inerziale; ossia, i dati gestiti dai satelliti e dai centri di controllo a terra vengono corretti:
a) nei confronti degli effetti di relatività ristretta legati al moto orbitale del satellite nonché al moto della Terra attorno al centro di massa (CM) del sistema Terra-Luna e infine rispetto al moto del CM del sistema Terra-Luna attorno al CM del sistema solare;
b) nei confronti degli effetti di relatività generale legati al campo gravitazionale terrestre.
Si tratta di correzioni correntemente calcolate e introdotte nei dati GPS di precisione, in assenza delle quali ci sogneremmo, per esempio, di poter usare il GPS in geodesia.
Più che essere nelle condizioni di impossibilità di fare ciò, è ciò che viene proprio fatto.
L'articolo ipotizza che alcune correzioni (standard secondo me) non siano state fatte nel corso dell'esperimento OPERA. La cosa mi pare strana, cioè reputo quasi impossibile che i dati di OPERA non siano stati in realtà corretti (sarebbe un po' come se uno pubblicasse su Astronomia UAI i risultati di un suo studio sui moti propri ottenuto con strumento con montatura equatoriale... con l'inseguimento spento!)
Mi riservo pertanto di acquisire informazioni in merito.