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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 5 gennaio 2012, 21:43 
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Iscritto il: giovedì 18 febbraio 2010, 15:37
Messaggi: 1042
Tipo di Astrofilo: Visualista
La domanda che pongo vuol essere un po' provocatoria ed un po' polemica.
In alcune discussioni, io ho osato dire che un telescopio da 200mm (riflettore) è definitivo o quasi. Si sono alzate voci arrabbiate sostenendo che oggi 200mm sono lo standard, per alcuni addirittura il minimo per incominciare.
Ebbene, in questi giorni ho fatto una piccola ricerca per capire cosa mi posso permettere di osservare con il mio 80ino.
Ho cominciato dalla Luna, soggetto ottimale per un rifrattore. Ho scoperto così che la Luna possiede la bellezza di 100.000 crateri! Mi sarebbe piaciuto un bel libro che me li illustrasse tutti, ma le mappe dettagliate della sua superficie costano cifre non proprio abbordabili, quindi ho ripiegato su questo:

http://www.ibs.it/code/9788889308141/ca ... -luna.html

Riporta circa 100 di crateri di cui la maggior parte sono osservabili con un 60mm, qualcuno con 100mm ed un paio con 150mm. Dunque un 200mm li dovrebbe far vedere tutti. Non so quanti altri dei restanti 99.000 si possano osservare con il 200mm, ma già questi mi sembrano un numero che impegna per qualche tempo.
Son passata poi alle stelle doppie: anche qui, i sistemi (doppi e multipli) catalogati sono circa 100.000. Quelli riportati sul catalogo della Sky and telescope (che ancora non ho acquistato) sono 2.100, e sono tutti accessibili con diametri che vanno da 60 a 125mm. Ovviamente vanno tolte tutte le stelle doppie che si trovano in costellazioni non visibili da noi, ma nel complesso ne rimangono di certo parecchie. Senza contare tutte quelle che non sono presenti in questo catalogo, tra cui ce ne saranno certamente molte ancora alla portata del nostro 200mm. Non saranno tutte belle come Albireo, indubbiamente, ma anche in questo caso, a volercisi dedicare, di tempo ne passa.
Terzo soggetto: gli ammassi aperti. Ho trovato un sito che riporta l'aggiornamento del catalogo Lynga degli ammassi aperti:

http://www.astro.iag.usp.br/~wilton/

Sono stati catalogati circa 2.000 ammassi aperti della nostra Galassia, anche se in questo caso non sono indicati i telescopi necessari per osservarli. Tuttavia, essendo gli ammassi aperti oggetti accessibili già in alcuni casi a dei modesti binocoli, immagino che ce ne siano in questo catalogo accessibili ad un 200mm.
Io mi sono fermata qui nelle mie ricerche, perché ho deciso di dedicarmi principalmente a questi tre soggetti (Luna, Doppie ed ammassi aperti) con il mio 80ino. Ci sono poi gli ammassi globulari, le nebulose e le galassie. Nonché comete, asteroidi e meteore e, ovviamente, i pianeti.
Domanda: quanti di quelli che hanno avuto tra le mani un telescopio da 20cm hanno cambiato strumento dopo aver "battuto a tappetto" tutto quello che era effettivamente osservabile con quel diametro? Perché da quel poco che ho trovato, forse un tele del genere non sarà definitivo, ma qualche annetto mi sembra che dovrebbe durare...

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Ultima modifica di metis il giovedì 5 gennaio 2012, 23:00, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 5 gennaio 2012, 22:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Dipende cara Metis.
Se osservi i globulari (per dire) e non vuoi vedere solo fiocchetti, i 200mm durano poco. Solo con diametri più grandi sgrani benino il centro. Se passiamo alle galassie, il discorso è anche più crudo. Servono cieli molto buoni, ovviamente, ma di differenza tra un 200 e un 300 (per dire) ce n'è parecchia.
E' però vero che i 200mm vengono denigrati piuttosto facilmente. Con 200mm si fanno moltissime cose solo che con 300 si fanno le stesse cose più facilmente. :)
Del resto, il crollo dei prezzi dei telescopi rende troppo appetibili i grossi diametri. Siamo consumatori anche in questo.

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Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
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MessaggioInviato: giovedì 5 gennaio 2012, 22:22 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vogliamo mettere pure la trasportabilità, l'acclimamento, stabilità, ecc.?
E' più giusto dire che il tele che fa per te lo devi scegliere in base alle tue esigenze.
Se hai una postazione fissa con un bel cielo buio, va da sè che tendi a far crescere il diametro disponibile.
Se invece devi montare e rimontare, trasportare, ecc., anche nel giardino davanti casa, ed hai anche poco tempo, ma tanta voglia, usi di più un tele facilmente accessibile e trasportabile, piuttosto che uno più grande e magari passi al fotografico che ti fa vedere cose che l'occhio non percepisce.
Tutto è relativo.


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MessaggioInviato: giovedì 5 gennaio 2012, 22:55 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Dipende...
Se uno vuole sfruttare a fondo sistematicamente quello che può fornire un telescopio da 20cm sotto un buon cielo probabilmente non gli basta una vita intera, considerando che il tempo che si riesce a dedicare all'osservazione è per vari motivi limitato.
Però poi ci sono altri fattori (non tutti e non del tutto giustificati) che portano a non accontentarsi mai del proprio strumento ed a cercare sempre qualcosa di meglio, cosa che succede comunque in molti altri aspetti della vita.

Donato.


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MessaggioInviato: giovedì 5 gennaio 2012, 23:17 
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Iscritto il: giovedì 18 febbraio 2010, 15:37
Messaggi: 1042
Tipo di Astrofilo: Visualista
doduz ha scritto:
Se uno vuole sfruttare a fondo sistematicamente quello che può fornire un telescopio da 20cm sotto un buon cielo probabilmente non gli basta una vita intera, considerando che il tempo che si riesce a dedicare all'osservazione è per vari motivi limitato.


Ecco appunto. Perciò mi sembra esagerato che un tele del genere sia considerato a volte il minimo indispensabile, specialmente quando lo si consiglia ad un ragazzo/a giovanissimo/a che non sa neanche dove stia la stella polare.
La mia vuole essere una riflessione per dire di andarci piano a consigliare telescopi di grande diametro a chi non ha la minima esperienza nell'osservazione del cielo. Che non sa magari neanche la differenza tra i vari tipi di telescopi. Tutto questo quando già con diametri minori si riesce a vedere abbastanza perché un neofita si faccia le ossa.

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MessaggioInviato: giovedì 5 gennaio 2012, 23:43 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2883
Località: LV426/Acheron
Non è solo questione di che cosa si può vedere, ma anche di come si vede.

Vedere M13 risolto in stelle finissime a 400x o vedere "attraverso" M92 ti fa cambiare cambiare il tuo concetto di "risolto in stelle". Le galassie e le nebulose cominciano ad avere personalità propria. Puoi tentare di vedere la testa di cavallo. NGC 6946 da un cielo favorevole non solo mostra le spirali ma sembra anche che di vedere nodi di stelle sulle spirali. E si potrebbe continuare.

Sono passato da uno Sc di 20 cm al dobson da 40 cm, prima di finire la lista del 20. Ma un conto è come si vede nel 20 altro come le stesse cose si vedono nel 40. 7 anni dopo sono passato a 60 cm, il più grande che posso trasportare, e anche le vecchie conoscenze sono cambiate di nuovo. http://visualreports.blogspot.com/2010/ ... -giau.html

Non parlo solo delle cose cavaocchi. Anche quelle che si vedono in 20 cm sono altra cosa in 40 o 60. Anche la Luna, anche i pianeti.
La Luna, non solo appare colorata in varie tonalità di Cobalto, ma osservata a 265x in un ETHOS a 100° di campo fa davvero pensare di essere là a guadarla da un oblò. Non è solo quanti crateri si vedono ma anche quanto sono netti, e ti rendi conto che se è vero che la Luna ha alto contrasto e regge alti ingrandimenti anche in un piccolo telescopi, è altrettanto vero che alcune cose sulla Luna sono a basso contrasto e solo con l'apertura generosa le vedi.E' un altro vedere. Pianeti idem: un conto è Giove "tirato" e "pallido" a 300x, altro è vedere dettagli fini quasi quanto le migliori foto di Guidi, con colori che vanno dal cremesi al malva (tanto per capire le sfumature). Per non dire di vedere la "faccia" sulla Eskimo, la forma della "medusa", gli occhi del gufo, i filamento del granchio, le spirali in quasi tutte le galassie, la testa di cavallo a forma di testa.....

Ovviamente non si arriva a 60 cm per caso. Quando nel 2003 ho preso il primo 40 cm ero una mosca bianca. L'altra settima ho visto per la prima volta un dobson da 60 cm in vendita su astrosel (già sparito). E' un percorso. Ci ho messo 7 anni da 40 a 60 cm, due anni da 20 a 40 (segno che forse 20 tanto soddisfacenti non sono). Non è solo una questione di telescopio: è una questione di stile osservativo (parlo di visuale). Bisogna capire che cosa è un cielo buio, che cosa è il seeing buono (che non è quello che si ha per forza sul balcone), bisogna vedere se si è disposti a a raggiungerlo, caricare tutto in macchina, stare fuori a -20°C... ma "vedere ad occhio nudo la nebulosa Laguna tramontare sulle creste dei monti, non sparire nella foschia", è una cosa che può ripagare lo sforzo.


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MessaggioInviato: venerdì 6 gennaio 2012, 0:20 
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Iscritto il: giovedì 7 ottobre 2010, 14:12
Messaggi: 2250
Località: Cecina (LI), Toscana
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io sono d'accordo con Metis del fatto che è sempre giusto cominciare con diametri piccoli per farsi le ossa all'inizio :)
Se successivamente si è intenzionati a vedere meglio allora secondo me è giusto salire di diametro in base alle proprie esigenze osservative :)

Cioè... mentre si fa uso del proprio piccolo strumento, col tempo si scopre quali sono i soggetti del cielo che si preferisce. Se i soggetti preferiti diventano i globulari è giusto salire di un certo diametro, tipo minimo 250/300mm, per vederli ben risolti in stelle. Se invece sono interessato a vedere le spirali delle galassie, allora salgo ancora di più di diametro!

Secondo me uno strumento, indipendentemente dal diametro, non può definirsi definitivo o meno. Perchè, ripeto, dipende solo da ciò che si vuole osservare.
Se si è intenzionati a vedere bene le galassie e le nebulose, ben venga il diametro, ma solo dopo anni di esperienza. Prima è meglio partire con diametri piccoli!

Ripeto però, questo è solo un mio punto di vista.

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Fortunatamente, secondo la moderna astronomia, l'universo è finito: un pensiero consolante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose. Woody Allen


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MessaggioInviato: venerdì 6 gennaio 2012, 0:43 
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Iscritto il: domenica 31 luglio 2011, 19:06
Messaggi: 988
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Secondo me la questione del diametro è solo un'assunzione di consapevolezza che la si usa in sotituzione della tangibile privazione.

Qual'è la regola che sancisce la proibizione di un telescopio da 11" o 12" per esempio ad un neofita?
Quale sarebbe la differenza d'uso?

Che differenza c'è tra una EQ5 ed una AP900?
Quanti pseudo astrofili sanno fare un puntamento senza GOTO?????? :?: :?: :?:

Capisco un'attrezzatura semi se non del tutto professionale ma comunque nulla vieta l'acquisto e l'uso.
Io non credo molto nella teoria della gavetta nell'Hobby!

E come dire " prima di avere una bella donna devi stare con dei cessi formidabili e scalare piano piano" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

A chi non piacerebbe direttamente la bella donna? E perchè no? Sicuro è più difficile trattare lei che un telescopio!

Sono stato un pò OT ma ogni tanto ci vuole svegliare la piazza! :mrgreen:

Ciao

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Osservatorio Astronomico Caserta Conte Dracula

http://www.meteocaserta.net


Ultima modifica di contedracula il venerdì 6 gennaio 2012, 0:46, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 6 gennaio 2012, 0:45 
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Iscritto il: giovedì 23 luglio 2009, 20:43
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Località: Terra dei fuochi
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io ho un 200/1000 e lo considero un punto di arrivo.
Lo posseggo da un anno e sono arrivato a lui dopo aver spermuto il 114 all'osso e un breve passaggio per un 6".
Personalmente credo che avrò molto a che fare con lui per vari motivi.
In primis è il miglior compromesso diametro/dimensioni/trasportabilità per me.
Ci posso fare tutto quello che voglio, Hires, Deep, doppie e se serve fa anche da portaombrelli.
A me piacciono i newton.
Va giusto giusto sulla eq5.
Ho tante cosedapoter fare con questo tubo che prima di passare ad uno successivo di tempo ne passerà.
Questo certamente non significa che chi ha speso soldi per diametri maggiori sia in fallo, ilmondo è bello perchè è vario fondamentalmente deve rimanere il rispetto per la persona e pe i suoi mezzi.
Insomma chi c'è l'ha piccolo non è da considerarsi uno sfigato.

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MessaggioInviato: venerdì 6 gennaio 2012, 0:48 
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Iscritto il: giovedì 23 luglio 2009, 20:43
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Località: Terra dei fuochi
Tipo di Astrofilo: Visualista
contedracula ha scritto:


Io non credo molto nella teoria della gavetta nell'Hobby!

E come dire " prima di avere una bella donna devi stare con dei cessi formidabili e scalare piano piano" :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:



Io non sono del parere " tutto e subito"
per me la gavetta è importante per apprezzare le cose.
Se non l'avessi fatta ( e la faccio ancora) non rimarrei a bocca aperta davanti a M13 o Beta monocerotis.

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