Quello che dice Andrea è vero. Dal nostro punto di vista (superficie terrestre) tutti gli oggetti dello spazio sono per noi approssimabili come infinitamente distanti.
Quindi teoricamente non si discute sul fatto che posso mettere a fuoco un qualsiasi oggetto dell'universo (la stella per la sua puntiformità è il più appropriato), ed utilizzare quel fuoco su qualsiasi altro oggetto
Tuttavia non posso non negare cosa faccio praticamente, ovvero rifinisco sempre un po' in fuocheggiatura sui pianeti.
Anzi, spesso metto a fuoco direttamente sul pianeta, basandomi sulla mia percezione visiva a seconda dei micro spostamenti della manopola di messa a fuoco
Ovviamente con seeing inferiore a 7/10 la messa a fuoco è molto difficoltosa ad alte focali, poichè i dettagli vanno continuamente fuori e dentro il fuoco.
Questo non è però sufficiente ad affermare che sia falso che il fuoco è lo stesso per tutti gli astri ed i pianeti. Può ad esempio verificarsi che, a causa degli effetti distorcenti del seeing, certi dettagli planetari mi possano sembrare più a fuoco andando "leggermente" fuori fuoco, o più semplicemente il tele è andato leggermente fuori fuoco durante lo spostamento tra stella usata per la messa a fuoco e pianeta, o ancora la messa a fuoco sulla stella non è stata fatta in maniera super accurata
Se ci pensate bene, anche la messa a fuoco con la maschera di hartmann può non essere perfetta, perchè la simmetria delle linee la giudichiamo noi "ad occhio". Mentre la tecnica della misurazione del diametro apparente minimo stellare (FWHM) la trovo più veritiera ed efficace
In conclusione,
per i poteri conferitomi dal mio titolo di dottore in fisica (

), posso affermare che le leggi teoriche sono corrette, ma dobbiamo tenere conto di altre variabili soggettive ed umane che possono perturbare "l'equazione del fuoco perfetto"
