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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 15:01 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16957
Località: Dove mi portano le stelle
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E quanto costano questi strumenti blasonati fatti con ottiche costruite in Russia (da ditte che producono lenti per conto di osservatori astronomici e non per fare occhiali)?
Le lenti fatte in grande scala costano poco (relativamente) ma valgono in proporzione.
Come ho scritto (ma forse non hai letto) queste lenti possono andare bene per il visuale ma nel momento in cui si "tira la corda" i difetti vengono immediatamente a galla. Questa è la realtà, al momento.
Uno sw 120ED ha un buon rapporto prezzo prestazioni ma è llimitato nel suo uso. Un TSA 120 costa molto più, ne fanno ovviamente molti meno, ma prima di arrivare ai suoi limiti ne devi fare di strada.
Poi si può discutere che è un tripletto invece di un doppietto ma questo significa che per ottimizzare certe prestazioni il doppietto comincia a soffrire e ci vuole altro vetro.

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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 15:21 
Non so, per esempio un AEM tripletto Lomo?
Ovviamente non stiamo parlando degli ED80 di Skyeatcher... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ho letto, eccome...
ed ho semplicemente detto che "fare le lenti per proprio conto" non è il motivo ne del costo ne della qualità superiore, in uno strumento, come è stato erroneamente scritto.
E la prova del nove è che ci sono moltissimi strumenti ottimi e costosi, di marche che NON si sono fatte le lenti in casa.
Mi pare abbastanza chiaro, no?


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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 15:41 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16957
Località: Dove mi portano le stelle
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Mi sa che parliamo due lingue diverse.
Cerco di spiegarmi meglio
Per semplificare vi sono tre categorie di produttori di rifrattori apo:
Chi fa tutto in casa
Chi fa fare le lenti a terzi (produttori di elevata qualità ottica come per esempio Lomo o Lzos)
Chi fa fare tutto a terzi o vende parte della propria strumentazione a terzi che mettono su il proprio nome.
Nel primo caso la quantità prodotta è limitata. I costi di ingegnerizzazione sono elevati, gli standard qualitativi predisposti sono elevati (ergo più scarti) per poter giustificare comunque il maggior costo del prodotto.
Nel secondo caso vengono acquistati da terzi solo i gruppi ottici ma i produttori non realizzano in grandi quantità e comunque hanno standard qualitativi come al punto 1. Considerando il guadagno del produttore di ottica si vede come, a parità di prodotto, il prezzo non si discosti molto fra il caso 1 e il caso 2
Nell'ultimo caso abbiamo una produzione industriale in serie di ottiche dove gli standard possono essere buoni ma non ottimali. La produzione in serie infatti comporta dei compromessi per poter essere competitiva sul mercato.
E' ovvio che una produzione su larga scala abbatte i costi ma richiede anche di poter distribuire il più possibile i prodotti realizzati. Ecco perché una buona parte della produzione viene ceduta "bulk" o rimarchiata ad altre ditte. Il prodotto è lo stesso (salvo magari qualche gadget diverso o un allestimento diverso sulla medesima ottica), sostanzialmente, ma non arriveremo certo al prodotto di alta qualità.
E' come per le montature. Una EQ6 è prodotta in quantità enormi. Ha un buon carico, una discreta resa, un ottimo rapporto prezzo prestazioni. Ma se vuoi affidabilità, ragionevole certezza che il prodotto abbia certe caratteristiche (per esempio valore dell'EP e andamento del medesimo senza bruschi andamenti), capacità di funzionare anche in condizioni particolarmente difficili, devi mettere mano al portafogli e andare su prodotti meno industriali e più artigianali.
A quel punto sorge il compromesso. Il portafogli contiene un certo numero di banconote e devi scegliere come utilizzarle. E ognuno sceglie secondo le proprie esigenze.
Ma la qualità costa. Non l'operaio di per sé, ma di quanto deve l'operaio lavorare "bene" e per quanto tempo per produrre un oggetto di qualità.
Una cosa sono due ore di lavoro e un'altra sono venti (ma non perché l'operaio non sa lavorare ma perché il lavoro richiede molto più tempo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 16:03 
Non, parliamo la stessa lingua... infatti la frase di cui parlo non è la tua, ma questa:

R152 ha scritto:
La taka e la tec lavorano in proprio le ottiche. Ecco perché hanno un alto costo.
Le altre aziende si appoggiano a terzi per ottenere obiettivi in cella che poi verranno intubati (vedi WO) oppure telescopi completi che poi andranno a rimarchiati (TS, astro-professional, la stessa meade con la serie5000).


Che è il "solito" sistema di confrontare un Taka con uno Skywatcher...
anche senza alcuna ottica un Taka è mostruosamente superiore ad uno SkyWatcher...
solo di meccanica.
Ribadisco il concetto...
la Taka e la Tec hanno costi alti NON perchè lavorano in proprio le ottiche...
tantopiù che come già detto molti balsoni intubano ottiche di terzi ottenendo strumenti ottimi e costosissimi.
La Taka e la Tec hanno costi alti perchè non scendono a compromessi coi loro prodotti.
La Taka e la Tec hanno costi alti perchè producono strumenti di fascia alta.
Anche li producessero in Cina, in fabbriche cinesi, con manodopera cinese e materia prima cinese, sul mercato arriverebbero comunque Signori Strumenti...
la William Optics può anche far produrre i suoi telescopi a mano, in Vaticano, facendoli assemblare e testare da Nicole Kidman nuda...
ma il risultato finale sarebbe comunque un W.O.
La filosofia aziendale è diversa, sono diversi gli obbiettivi (hahaha... bel gioco di parole... hehehe)
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 16:20 
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Iscritto il: venerdì 30 marzo 2007, 12:44
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Scusa Fede, mea culpa :oops:
Con quel "lavorano in proprio le ottiche" volevo dire che si attengono a standard aziendali (quindi metodi di lavorazione propri) che sono molto più elevati di quelli riscontrabili in altre aziende.
spero di aver chiarito il concetto :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 16:31 
Hemmm... nono, scusa me...
non devi mica scusarti!
Forse sono sembrato un pilino "aggressivo"...
non era mia intenzione!
:oops: :oops: :oops:

Comuqnue il concetto è chiaro, direi.
E questi standard aziendali fanno proprio partedella "filosofia" di una azienda...
per capirci, una Tec produce strumenti in cui "crede"...
una SkyWatcher produce quello che la gente vuole... :wink:
Sono sue visioni completamente diverse...
pur restando entrambe le aziende "oneste"...
pur non essendo nessuna una azienda di "filantropi"...
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 16:40 
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Iscritto il: venerdì 30 marzo 2007, 12:44
Messaggi: 560
Località: Oria (BR)
Ma no, che aggressivo?! :wink:
Mi scuso per la mia mancanza linguistica :oops: :mrgreen:
Comunque posso dire che, l'ultima cosa che hai scritto, calza perfettamente al discorso ed è molto eloquente... esemplifica tutto ciò che è stato detto 8) :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: lunedì 2 gennaio 2012, 21:13 
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Iscritto il: lunedì 17 gennaio 2011, 18:28
Messaggi: 69
Località: Paese TV
Tipo di Astrofilo: Visualista
Come dice Fede si tratta appunto di "creare il mercato" per Tec o Taka o di essere "dominati dal mercato" per SW e simili.
Creare un prodotto e proporlo con il rischio di non venderlo ma che stranamente è sempre richiesto, o creare tanti prodotti che compaiono e scompaiono in continuazione e che richiedono continue variazioni sul tema per essere venduti.

La differenza è tutta qua. Dominare o essere dominati dal mercato.

Ciao
Oreste


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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2012, 14:18 
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Iscritto il: venerdì 22 aprile 2011, 10:46
Messaggi: 478
Località: Lucca
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vorrei vedere se un Takahashi non fosse migliore di un SW, peccato che costi 3 volte tanto. E' come paragonare una Alfa Romeo ad una Porsche, certo che la Porsche è troppo meglio, peccato che costi 3 volte L'Alfa Romeo! Insomma è tutta questione di quanto si vuole investire, ti serve un'alfa romeo oppure una Porsche? A me basta e avanza l'Alfa, per altri la Porsche è una necessita', poi si puo' stare a discutere per l'eternita', i prezzi ed i prodotti li conosciamo tutti, ognuno scelga per le sue necessita' e possibilita'!

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 Oggetto del messaggio: Re: Doppietti FPL53
MessaggioInviato: martedì 3 gennaio 2012, 19:38 
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Iscritto il: mercoledì 19 marzo 2008, 9:47
Messaggi: 1089
Località: Messina
Ehm....ragazzi il mio discorso era molto più tecnico. Lo so benissimo che un taka vale di più (e per questo costa di più) ma io parlo del doppietto FPL53: esiste un unico progetto per farlo (cioè curvature delle superfici, indici di rifrazione ecc.) e nel farlo si tende alla perfezione (cioè il massimo che in teoria è possibile ricavare da un doppietto FPL53) e quando si riesce a raggiungere il massimo lo si fa pagare caro e va alla Tec invece se non si riesce perchè per errori di lavorazione ha qualche difetto e allora lo si manda alla Skywatcher? Oppure esistono diversi progetti di doppietti FPL53 e quello che ce l'ha più avanzato realizza i migliori doppietti e li fa pagare cari come apo mentre chi possiede un progetto "facile ma appena sufficiente" li produce in gran numero e li vende come semi-apo o ottimi acro? La resa cromatica dipende dal tipo di progetto o solo dalle lavorazioni? Perchè solo una lente è in FPL53 e non tutte e due? Questo è l'aspetto che volevo discutere.

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OSSERVO CON:
binocolo 8x30 (in vendita per passaggio a strumento inferiore)


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