Il problema vero è che qui stiamo trattando di una ristrettissima classe di strumenti, e non di diametri e focali qualsiasi. I diametri vanno da 120 a 130 e la focale gira intorno a f/7,5, decimo più decimo meno. Allora mi chiedo come cambia la resa se c'è vetro 51 o 53, se ci sono 2 lenti o 3 (o 6 nel Tal!), come possiamo orientarci in base a questi dati, cosa conta la casa di provenienza. Lasciamo perdere la meccanica e il peso, tanto il mio amico ha deciso di farsi fare dal tornitore una forcellina con moti micrometrici sui due assi tipo quelle per i binocoli o binoscopi e qui c'ha ragione

) La foto per lui, se verrà, è un surplus occasionale. Quindi anche se il campo non è spianato, lui vuole vederci "chiaro" entro la metà interna del campo. Se con due lenti si fanno tutti gli acromatici, perchè molti dichiarati apocromatici hanno pure loro due lenti? Che miracoli si possono fare con 2 sole lenti? E perchè a volte se ne usano 3? Per correggere meglio la cromatica o per tentare di spianare un pò di più? Ci vorrebbe una tabella oggettiva di rendimento associata ad ogni rifrattore tipo "cromatica 0,87 sferica 0, 75 curvatura 0, 56 - valori da 0 a 1) così come le pubblicità delle automobili sono piene di dati oggettivi (potenza 130KW accelerazione da 0 a 100 9 sec. consumo 12 Km/l velocità max 190 Km/h non so se mi spiego..)
