renard ha scritto:
Comunque, dalla combinazione dei 3 master frames a 16bit esce un'immagine a 64bit con virgola mobile che immagazina tutti i dati raccolti alle diverse esposizioni e ti consente di applicare algoritmi per l'estrazione del dettaglio che su un'immagine a 16bit non darebbero gli stessi risultati.
Scommetto un chinotto che i bit sono 32 e non 64 (96 se consideri l'immagine a colori). Con poche eccezioni i programmi di trattamento delle immagini astronomiche possono lavorare con file a 32 bit per canale (tipicamente FITS) e sono in grado quindi di applicare tutti i tipi di calcolo anche su queste. Viceversa alcuni programmi di fotoritocco utilizzati da molti astroimager quando la dinamica delle immagini è a 32 bit per canale limitano il numero di operazioni applicabili.
Ma il punto è che riscalare la profondità di un'immagine ripresa, ad esempio, ad 8 bit in 32 bit non ne aumenta affatto la dinamica un po' come copiare la stessa immagine monocromatica sui tre canali R, G e B non la fa diventare a colori. Per disporre di immagini con una dinamica reale di 32 bit a mia conoscenza ci sono solo tre strade:
1. Riprendere con un sensore in grado di campionare a 32 bit, e non credo ne esistano, almeno tra quelli accessibili agli astrofili.
2. Sommare o mediare in virgola mobile molte immagini. Ipotizzando di partire da immagini a 16 bit la somma di due produce un risultato con una dinamica di 17 bit, la somma di quattro di 18 bit, la somma di otto di 19 bit e così via.
3. Effettuare una HDRI, che sarebbe poi una composizione di immagini riprese con tempi di posa assai diversi.
Immagina un istogramma ed immagina di dividerlo in due parti. Fai una prima posa con un tempo in grado di coprire la parte di sinistra, ovvero con il sensore che satura quando la luce che entra nella camera è al 50% del valore massimo. Fai una seconda posa con un tempo più basso, nella quale invece il sensore saturi solo al 100%, ovvero al valore massimo di luce che entra nella camera. Il processo HDRI porrà i dati della prima ripresa nella parte sinistra dell'istogramma, mentre nella parte destra porrà quelli della seconda ripresa. Questo in teoria, siccome però nella pratica il sensore raramente è perfettamente lineare servono almeno tre immagini a 16 bit con pose adeguate per produrre una HDRI a 32 bit. "Pose adeguate" significa che la più lunga saturerà il sensore col 50% circa della luce massima dell'immagine, la seconda con il 75% circa mentre la terza non dovrebbe saturarlo (quindi un po' più del 100%).
Concordi?