fabio_bocci ha scritto:
Ognuno ha i suoi gusti. Però non si tratta di esprimere i propri gusti
Sarebbe di mio gusto vendergli il mio 180 Intes, con a garanzia le immagini che ho tirato fuori. Ma non sto seguendo i miei gusti.
Per vedere del deep senza annoiarsi dopo una manciata di notti, o per vedere le "palline" planetarie con un ingrandimento decente e sfruttabile, bisogna salire di diametro. Ma non di un paio di cm! L'ho capito rapidamente e a mie spese.
yourockets ha scritto:
ma i dobson veloci hanno un coma pazzesco
F/ 5 generalmente è ancora ritenuto accettabile da molti, in un territorio al limite, senza bisogno di correttori di coma(in visuale):
<<...No Paracorr was used but the stars were steely points edge-to-edge. ...>> Frase tratta da:
http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... in/4723588A pagina 5 del topic suggerivo il VX10L, con rapporto focale addirittura f /6,3: dunque in pratica visuale niente coma!!!
Riguardo alla scomodità di inseguire a forti ingrandimenti, col dobson, a volte credo si esageri, soprattutto in Italia (eccetto il sito dobsoniani). Guardate qua:
http://dobsoniani.forumfree.it/?t=55304313D'accordo che chi scrive è molto esperto, ma almeno 200- 300 x non sono un problema, con un po' di pratica e oculari a largo campo.
Riguardo alla presunta poca differenza tra un 200 e un 250 mm, segnalo l'abisso di qualità tra le immagini planetarie generalmente tirate fuori con dei C8 e quelle tirate fuori con tele da 235-250 mm.
A questo si aggiunga il livello di qualità di questo modello (C8) che in vari esemplari è mediocre.
Il C8, inoltre, per la sua compattezza, ha un'ostruzione enorme che dà immagini "sbiadite" dei pianeti rispetto a un Newton dobson.
Molti report osservativi sul deep entro i 200mm, segnalano spesso batuffoli indistinti (e non ammassi globulari, nebulose ecc.). A meno che non ci si limiti a M31, nebulosa di Orione ecc. ...che comunque a 250 mm guadagnano parecchio.
Saluti,
Pietro